Questo libro rilegge uno degli episodi più straordinari della storia culturale fra Oriente e Occidente, la traduzione greca della Bibbia, la leggenda che l'ha narrata e le riscritture di questa. Una storia lunga molti secoli che ha attraversato con ostinazione culture, epoche storiche e mondi diversi e che ha segnato, a partire dal Vicino Oriente antico, il destino dell'Occidente. Battaglie culturali, ideologiche, filologiche, linguistiche ne hanno costituito la trama, nel tentativo di dare forma a un libro molteplice e ibrido e proprio per questo così simile a noi, così vicino alla nostra differenza originaria. L'autore ci parla di originali che non si trovano ma che forse non è necessario trovare. Di traduzioni che valgono come fonti e di fonti che sono contradittorie. Racconta come proprio la Bibbia, il grande codice della letteratura occidentale, sia vissuta per migliaia di anni attraverso le sue riscritture, come abbia avuto molteplici redazioni e diversi autori, diversi canoni, diversi originali. Come se il suo messaggio più profondo fosse che la verità non è immobile ma diventa vera solo nel momento in cui tocca la realtà di coloro che hanno reso le parole qualcosa di concreto, interpretandole, traducendole, comunicandole e vivendole.
Riuscì Salomone, il figlio prediletto di Davide, a dimostrarsi all'altezza della leggendaria eredità paterna? E cosa fece di tanto speciale da conquistare l'ammirazione della misteriosa regina di Saba? Un biblista di fama internazionale e un illustratore d'eccezione si confrontano in un percorso storico alla scoperta dei personaggi della Bibbia. Attraverso le grandi imprese che assicurarono a Israele prestigio e splendore, conosceremo la proverbiale saggezza e l'abilità politica del re, che garantirono al popolo ebraico un memorabile periodo di pace e stabilità. Un racconto appassionante alle origini della nostra civiltà e della nostra religione.
Che cosa avevano in comune Elia ed Eliseo? E come riuscirono a diffondere la parola del Signore in un paese sconvolto dalla superstizione e da falsi miti? Un biblista di fama internazionale e un illustratore d'eccezione si confrontano in un percorso storico alla scoperta dei personaggi della Bibbia.
Ripercorrendo gli episodi più significativi della vita dei due grandi profeti, conosceremo il valore esemplare della loro testimonianza di fede, per difendere i più poveri dalle ingiustizie sociali e dai oprassi dei potenti. Un racconto appassionante alle origini della nostra civiltà e della nostra religione.
La religione biblica è una Rivelazione di tipo storico. È un seme deposto nel terreno del nostro mondo e della nostra storia, è una parola affidata a persone e a eventi situati entro le nostre coordinate spazio-temporali; è poi, col cristianesimo, Verbo divino che si fa carne in un uomo concreto, Gesù di Nazaret. Per questo, la Bibbia si svolge nella storia, s'interessa di scienza, riflette usi e costumi, adotta lingue e stili. Eppure non è un manuale di storiografia, né una cronaca, né un testo di scienza o di pura e semplice letteratura. In essa s'intrecciano, infatti, in modo compatto storia ed eterno, spazio e infinito, carnalità e spiritualità, fisica e mistica, immanenza e trascendenza, uomo e Dio. In queste pagine si cerca di raccogliere e verificare criticamente i dati storici e geografici che la Bibbia presenta, confrontandoli con i documenti e con i reperti storici a noi pervenuti. Un viaggio in sessanta tappe, partendo da un ambito spaziale delimitato com'è quello della Mezzaluna Fertile, l'area del Vicino Oriente nel cui grembo anche le guide, i re, i profeti, i sapienti ebrei, Gesù e i suoi discepoli vissero e operarono. Certo, Gerusalemme sarà il centro vitale, ma l'orizzonte spesso s'allargherà, fino a raggiungere Roma e persino "gli estremi confini della terra". (At, 1,8)
L'edizione di ventidue studi inediti, insieme alle quaranta gouaches bibliche, è l'occasione per meglio comprendere l'importanza della Bibbia nel lavoro di Marc Chagall. Gli studi e le gouaches, creati all'inizio degli anni Trenta, sono i due cicli pittorici all'origine di tutta l'opera grafica di Chagall sulla Bibbia, un impegno che si concluderà solo dopo la Seconda guerra mondiale con le edizioni di Tériade. Se è esplicita la funzione preparatoria nei confronti delle acqueforti, il volume ravvisa anche l'aspetto anticipatorio del monumentale progetto del Messaggio Biblico, che darà vita al Musée national Marc Chagall di Nizza. Nel 1930 e nel 1931, anni degli studi e delle gouaches, l'artista teme per il popolo ebraico in Russia e in Europa, ma anzitutto considera di trovarsi in un mondo "senza Profezia" e drammaticamente oscurato. Per Chagall la Bibbia è essenzialmente il testo dei Profeti, anche se la sua scelta iconografica verterà su Genesi ed Esodo. Il suo impegno di pittore, attraverso le Figure della Bibbia, intende riportare nel mondo quello sguardo di Profezia, di cui denuncia l'assenza. Questo lavoro nasce da incontri con gli autori e gli editori organizzati da Meret Meyer al Comité Marc Chagall di Parigi. Il volume posiziona studi e gouaches, opere di forte e autonoma rilevanza estetica, all'interno dell'itinerario artistico di Chagall e ne mette in luce l'impegno storico-politico, infine sviluppa una lettura iconografica che esplicita le fonti filosofiche e figurative dell'artista.
Questo libro unico nasce dallíincontro di due biblisti cattolici che vivono e lavorano a Gerusalemme. Alain Marchadour, assunzionista francese, e David Neuhaus, gesuita israeliano, riprendono con chiarezza la gravosa questione della Terra promessa nella nostra storia, proponendoci uníindagine appassionante dei testi biblici, del pensiero dei Padri della Chiesa, fino agli avvenimenti che hanno condotto alla situazione attuale: la crescita impetuosa dellíantisemitismo, la tragedia della Shoah, gli interventi coloniali nel Vicino Oriente, la creazione dello Stato di Israele e il dramma dei rifugiati palestinesiÖ
Si tratta di una medesima terra che i palestinesi chiamano Palestina, gli ebrei Israele e i cristiani Terra Santa. Di questa terra gli autori ripercorrono anche la storia travagliata sino ai nostri giorni mettendo in evidenza il rischio di un utilizzo fondamentalista delle Scritture, reale ostacolo allíincontro e al dialogo.
Gli autori non eludono nessuno dei gravi e dolorosi problemi. Sottolineano líimportanza della lettura storica e critica dei testi per smorzare la violenza e líutilizzo fondamentalista delle Scritture. Esaminano con rigore la posizione della Chiesa, sino ai documenti pi˘ recenti, per verificarne la coerenza e orientare alla pace e al dialogo.
´Si comprende líimportanza di questo libro e la sua utilit‡ per tutti coloro che hanno a cuore la terra della Bibbia, líavvenire degli Ebrei e dei Palestinesi, e la pace nel mondoª.
(dalla prefazione di Carlo Maria Martini)
La bottega di Raffaello fu la più notevole e complessa impresa artistica di tutto il Cinquecento. Le Logge rappresentano uno degli esiti più alti del genio artistico e organizzativo di Raffaello, certamente il più fortunato per l'immensa eco, a Roma e nel mondo, dal Rinascimento sino al XX secolo, che questo luogo seppe creare. Ciò avvenne in due modi molto differenti che infatti ebbero diversissimi ma egualmente importanti sviluppi. Le cosiddette grottesche, anzitutto, divennero il paradigma imitatissimo dell'omaggio all'Antico: Raffaello era infatti partito dalle decorazioni trovate nelle "grotte" della Domus Aurea, allora di recente scoperta, reinventandole e creando un nuovo modello estetico che si sarebbe diffuso in tutte le ville signorili italiane e poi europee, sino alla replica esatta dell'Hermitage di San Pietroburgo e alla citazione del Campidoglio a Washington. Le Logge si trovano sul lato del Palazzo Apostolico di fronte al cortile di San Damaso e la Piazza di San Pietro: il richiamo all'Antico e alla sua grandezza non poteva trovare una collocazione più significativa. In secondo luogo, il soffitto delle Logge è composto da 15 vorticelle in cui gli artisti di Raffaello hanno magistralmente illustrato scene della Bibbia destinate a divenire modello, diffuso attraverso le incisioni, delle rappresentazioni bibliche offerte ai semplici, ai "poveri", cioè agli illetterati.
Questo volume è un viaggio attraverso i manoscritti della Bibbia dal II secolo al Rinascimento, sia nelle forme della scrittura e delle decine di lingue in cui è stata tradotta, che nelle immagini, veri capolavori dell'arte della miniatura. I tesori conservati nella Biblioteca Apostolica Vaticana rappresentano la più vasta collezione di bibbie per varietà di stili e di culture, e i codici qui rappresentati, alcuni per la prima volta, sono un percorso fra Oriente e Occidente e un contributo alla storia dell'arte e del pensiero.