30 aprile 1945, Adolf Hitler si suicida nel suo bunker, mentre Berlino viene bombardata dagli alleati. Poco dopo, anche il ministro per la propaganda, Joseph Goebbels, si toglie la vita, e quel che resta del terzo reich passa nelle mani dell'ammiraglio Karl Dönitz. Il nazismo sembra finalmente sconfitto, eppure la guerra prosegue per altri dieci giorni. Questo libro vuole raccontare cosa successe in quel lasso di tempo brevissimo, ma davvero significativo e cruciale per le sorti dell'intera Europa e dell'Occidente in genere. Un resoconto giorno per giorno che analizza, per la prima volta in maniera così ravvicinata, gli avvenimenti e le dinamiche interne all'alleanza delle tre superpotenze - Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Sovietica - che avevano lottato insieme contro il nemico comune, ma che di lì a poco si sarebbero allontanate bruscamente. Lo storico Michael Jones ci offre una narrazione dei dieci giorni che cambiarono la storia del mondo, andando a individuare le prime tracce di come tutto sarebbe inevitabilmente cambiato nell'immediato dopoguerra.
La cura del creato, l'economia "integrale" al servizio dell'uomo, la pace, ma anche la gioia della fede: Papa Francesco ha dato al suo pontificato una forte impronta innovativa, proponendo con insistenza una serie di temi centrali sia per i cattolici, sia per il mondo contemporaneo in genere, che sono diventati il fulcro del suo messaggio. Per comunicare in modo semplice ed efficace, papa Bergoglio fa ruotare la sua predicazione attorno a una serie di espressioni-chiave, capaci di ispirare e di indirizzare la vita pubblica e privata dei credenti. Questo libro raccoglie tutte le "parole che cambiano il mondo", veri e propri distillati del messaggio di Francesco, tratti dai suoi discorsi o dalle sue preghiere. Un prezioso esempio di speranza che ci accompagna giorno per giorno, aiutandoci a ritrovare la pace e la serenità. Leggere ogni giorno una parola di speranza è il modo migliore per ritrovare la motivazione e la serenità Tra gli argomenti trattati: la speranza che non delude, credere nell'impossibile, il risveglio della gioia, viviamo di misericordia, riconsegnare il tempo a Dio, l'impronta nella storia, rivoluzione e memoria, l'amore resta, una mano verso l'altra, tempo di grazia, la pace disarmata, la verità è un modo di esistere.
Nessuno può negare che il corso della storia sia stato spesso determinato dall'esito di una o più battaglie. Il mondo può cambiare, a seconda di chi vince uno scontro militare, e di sicuro cambia la vita dei combattenti, la carriera degli ufficiali e dei comandanti. E, nel caso degli assedi, cambiano anche le sorti dei civili, sottoposti a privazioni inaudite e a un destino feroce. 1001 battaglie, distribuite tra tutte le epoche e tutte le latitudini, possono dare un'idea abbastanza esauriente dei vari scenari che compongono la storia dell'uomo, dei protagonisti - generali, re, imperatori - che hanno impresso una svolta allo sviluppo del loro Paese o regno con clamorose vittorie, oppure ne hanno sancito il declino con i loro errori. Ma anche la storia degli Stati e degli imperi più longevi, capaci di grandi sforzi bellici all'apogeo della loro potenza come di disastri devastanti durante la loro decadenza. Riviviamo così nel dettaglio le imprese più celebri come le meno note di grandi personaggi quali Giulio Cesare, Gengis Khan o Napoleone, e i conflitti più famosi come le guerre puniche, la Guerra dei trent'anni o dei Cent'anni, e battaglie d'epoca napoleonica, i grandi massacri della prima e della seconda guerra mondiale, fino ai nostri giorni.
Luglio 1945. I tre uomini più potenti del mondo Truman, Churchill e Stalin, a capo di USA, Gran Bretagna e Russia, siedono al tavolo delle trattative alla fine della seconda guerra mondiale, a Potsdam. In quell'occasione, il presidente americano informa Stalin che gli Stati Uniti sono pronti a usare un'arma devastante: la bomba atomica. Ma il leader sovietico non sembra troppo sorpreso da questo tragico annuncio. Anche l'URSS sta preparando le sue testate nucleari, grazie all'opera di uno scienziato sfuggito alle persecuzioni naziste e rifugiatosi in Gran Bretagna: il dottor Klaus Fuchs. In possesso di informazioni di vitale importanza per americani e inglesi, il famoso progetto Manhattan per lo sviluppo della bomba atomica, Fuchs decide invece di affidare ogni dato in suo possesso al KGB. E il suo lavoro di spionaggio, oltre alle sue indiscusse conoscenze tecniche, cambieranno per sempre il mondo: da quel momento, infatti, due grandi blocchi si fronteggeranno per quasi cinquant'anni. È la scintilla della guerra fredda, combattuta su un piano totalmente diverso da quello del conflitto appena conclusosi: non avviene più sui campi di battaglia, ma a colpi di codici cifrati, agenti segreti, spionaggio e controspionaggio.
È corretto che un bambino a due anni si intrattenga per ore davanti al tablet e a dieci anni abbia uno smartphone? I videogiochi vanno vietati o solo limitati? La tecnologia, insomma, farà male o farà bene? E siamo sicuri di avere gli strumenti per valutare le conseguenze, negative e positive, dell'utilizzo dei nuovi strumenti digitali da parte delle giovanissime generazioni? Attingendo alle ultime ricerche nei campi della psicologia, filosofia, economia e pedagogia, questo libro dimostra come grazie al digitale, ai videogiochi, a internet e ai social, i bambini saranno in grado di creare nuovi modelli di cittadinanza globale, di connessione e comunità. I genitori, gli insegnanti e gli educatori devono imparare a inquadrare questi cambiamenti epocali, modificando abitudini, schemi mentali e aspettative. Shapiro offre consigli concreti e pratici ai genitori su come educare i bambini in modo efficace e fornisce strumenti e tecniche per utilizzare la tecnologia in modo da coinvolgere i bambini e aiutarli a imparare e crescere. Confrontando il presente con le grandi rivoluzioni tecnologiche del passato, il libro ci restituisce un'immagine consapevole e ottimistica del futuro delle giovani generazioni, riconoscendo in loro la potenzialità per creare un mondo più aperto, iperconnesso, una prospettiva che gli adulti di oggi possono a stento immaginare.
Il volume raccoglie insieme due opere tra le più note del grande scienziato: l'eccezionale scoperta che apriva alla scienza nuovi orizzonti di ricerca e sperimentazione verso rivoluzionarie creazioni e i dubbi, gli interrogativi, i pensieri dell'uomo che ha dato nuove leggi fisiche all'universo, non solo sul modo di concepire lo spazio e il tempo, ma sull'alternativa tra progresso e autodistruzione che oggi si pone ai popoli della terra. Due opere per conoscere Einstein: lo scienziato che ha rivoluzionato la nostra idea del tempo e dello spazio, l'uomo dal grande impegno civile, preoccupato per le sorti dell'umanità.
I teoremi matematici interessano solo gli scienziati e le aule universitarie? La risposta di questo libro è: no! E infatti chi leggerà queste pagine si troverà a fare un viaggio appassionante nella storia delle teorie matematiche che hanno cambiato il mondo e che interessano chiunque. Spesso è stata l’esigenza umana di risolvere un problema apparentemente impossibile a dare l’impulso alla formulazione di alcuni dei più celebri teoremi matematici. Altre volte la loro scoperta è stata del tutto casuale o accidentale. La matematica, poi, grazie all’aiuto di altre discipline – la filosofia per prima – è stata in grado di dare un ordine al mondo, così come lo conosciamo, fornendo una spiegazione teorica a tutti i fenomeni che ci circondano. Si può quindi comprendere la bellezza con la teoria dei frattali, misurare la distanza di punti irraggiungibili con il teorema di Talete, o, ancora, calcolare in modo esatto il numero delle perdite riportate dopo una battaglia con il teorema cinese dei resti. Tramite questo libro chiunque lo voglia potrà avvicinarsi a teorie che riteneva distanti e astruse, alle curiosità che le riguardano e alle vite di chi le ha rese note.
Joshua cresce nel villaggio ebraico di Leoncin, nell'odierna Polonia: la sua vita scorre tra estenuanti studi ebraici, regole severe e voglia di ribellione. Suo padre ha un animo ingenuo, è convinto che "Con l'aiuto di Dio, tutto andrà bene"; la madre, intelligente e brontolona, deve rimediare alle sue catastrofi. E poi c'è il nonno che passa la vita a scovare nuovi divieti; c'è il rabbino che cerca i derelitti più poveri e sporchi per accoglierli nella sua casa; ubriaconi e santi, cristiani che un giorno minacciano di sterminare tutti i figli di Israele e il giorno dopo vanno da loro alla ricerca di un buon affare; insomma, c'è tutta la vita di un mondo che per noi è perduto per sempre. Da un mondo che non c'è più è un'opera diversa dalle precedenti di I.J. Singer: in questo testo, più che negli altri, l'autore ci fa sentire il peso opprimente e confortante della Torah; ci presenta le superstizioni delle donne, il coraggio e le piccole meschinità degli uomini. Personaggi che restano impressi nella memoria, episodi semplici e indimenticabili, racconti di vita privatissima e universale. Introduzione di Moni Ovadia.
Dall'inizio dei tempi la creatività e l'ingegno scientifico si sono sviluppati di pari passo con la capacità dell'uomo di generare orrori. Sono in pochi a ricordare che, durante la Grande Guerra, il massacro sistematico che sconvolse l'Europa dal 1914 al 1918 fu proprio la causa dell'intuizione di Albert Einstein. Il grande fisico formulò infatti la sua teoria rivoluzionaria mentre imbracciava un fucile a Berlino, stremato dalla fame. Alcuni dei più brillanti scienziati dell'epoca erano impegnati a opporsi ai nazionalismi, oppure a diventare pedine nelle mani del potere, che usava la loro conoscenza per sviluppare micidiali armi chimiche. La relatività era una scoperta rivoluzionaria al punto da rimettere in discussione la concezione dell'intero universo e gli scienziati che la sostenevano vennero perseguitati, così come i giornali che ne avevano parlato. L'astronomo americano A.S. Eddington guidò una pericolosissima spedizione per provare la fondatezza della teoria di Einstein durante una rarissima eclissi solare. Il risultato di questa epica impresa rese la relatività celebre in tutto il mondo.
Non è semplice rintracciare le origini dell'attività spionistica e cospirativa. Già ai tempi dei gladiatori, riporta lo storico Livio, i senatori dell'antica Roma si avvalevano di 007 ante litteram per anticipare e sedare eventuali ribellioni della plebe, o cospirare contro nemici. Ma si deve arrivare fino all'età napoleonica per avere notizia di un servizio di informazioni moderno e gestito in modo più strutturato. Il fondatore dei moderni servizi di spionaggio fu secondo i più Wilhelm Stieber, il quale a metà dell'800 fu a capo dell'agenzia di informazione militare voluta da Bismark. Le avventurose vite di personaggi straordinari come Mata Hari, danzatrice olandese, e Lawrence d'Arabia, ufficiale inglese e paladino del nazionalismo arabo, riescono ad appassionare ancora oggi. Con l'avvento del XIX secolo molti stati si servirono di agenzie di spionaggio che rispondevano al governo centrale e che si rivelarono fondamentali nelle operazioni militari soprattutto durante i due conflitti mondiali. Organizzazioni come il KGB, la CIA, l'FBI e il Mossad sono diventate, negli anni a seguire, soggetti di primissimo piano nella geopolitica del pianeta.