Le grandi masse e anche molta parte della classe dirigente delle società odierne continuano ad avvalersi di una spiegazione della realtà che si richiama al sistema simbolico forgiato dal cristianesimo in età antica e medievale. Nel suo sorgere, la modernità si è trovata in Europa di fronte a società in cui l'organizzazione urbanistica ruotava attorno ai simboli religiosi. Nella struttura cittadina, la centralità fisica della cattedrale e la disposizione spaziale delle chiese principali e degli edifici del potere esprimevano un'organizzazione gerarchica in cui il cristianesimo sanciva simbolicamente ogni aspetto. Il tempo era scandito da una complessa organizzazione cultuale e la stessa rappresentazione del cosmo aveva una struttura fisico-sacrale che abbracciava l'intero universo. Pur contrassegnando una svolta radicale rispetto a questa antica eredità, il mondo moderno ha dovuto creare un'incessante dialettica tra antico e nuovo nel continuo confronto con un tenace sistema simbolico religioso che non è riuscita a sostituire. In questo modo, il cristianesimo ha assorbito la modernità e ne è stato contemporaneamente assorbito.
In un'epoca, come la nostra, in cui l'umanità non si fonda più su alcun principio d'ordine superiore, è importante riscoprire la traccia veritiera di una perduta Tradizione, celata nel simbolismo degli antichi, oggi lontano dalla nostra mentalità perché rifugge da qualunque verità non contingente. La saggezza ci riconduce ai simboli sia perché essi sono destinati a sopravvivere a tutte le generazioni, sia perché costituiscono le fondamenta della psiche umana. Per Mircea Eliade, infatti, i simboli appartengono, con il mito, alla sostanza della vita spirituale, sono connaturati all'essere umano e adempiono una funzione importante: la riscoperta di quel lontano passato che l'umanità tuttora ignora, quel paradiso perduto, quell'altra dimensione spirituale più ricca rispetto al mondo chiuso del nostro momento storico. Perciò, affinché l'uomo possa prendere coscienza del suo nuovo posto nell'universo, è necessario rintracciare la verità archetipica dei simboli più antichi, tramandatici nei secoli attraverso culti, miti, leggende di tutti i popoli del mondo.
Lo scopo principale di questo libro è quello di velare e rivalutare il senso perduto dei numeri e delle lettere, delle figure e dei corpi geometrici, risalendo, attraverso la scoperta delle loro misteriose origini e dei loro reconditi significati, a quando, nella notte dei tempi, la divina potenza creatrice ne fece dono all'uomo. L'esame dell'autore, da molti decenni studioso della materia, si basa su una vasta conoscenza di tutti i prodotti culturali delle civiltà antiche, e ha il preciso scopo di ricondurre ad una sintesi di pensiero e a un linguaggio di tipo universale, base del progresso e dell'evoluzione dell'umanità.