Nell'orizzonte della fede in Dio, che chiama tutte le cose all'esistenza e dona la vita ai morti, matura la visione biblica del mondo e della storia e si compongono in modo armonico le diverse dimensioni dell'essere umano: "corpo, anima e spirito". La Parola di Dio, che crea l'essere umano a sua "immagine e somiglianza", preannuncia la venuta di Gesù Cristo, il Figlio, l'immagine - eikôn - del Dio invisibile, la Parola diventata carne, nella quale si contempla la gloria del Figlio unico di Dio Padre, "pieno di grazia e verità" (Gv 1,14).
«Non avete detto di me cose rette». Quante volte abbiamo letto questo deciso rimprovero rivolto da Dio agli amici di Giobbe... Ma talora questa frase ha il potere di suscitare in noi un piccolo terremoto. Afferma che gli amici, nel tentativo di giustificare Dio davanti alle sventure vissute, ne rappresentano un volto non rispondente alla realtà. Si denuncia, pertanto, un evidente contrasto tra due volti di Dio: quello immaginato dagli uomini e quello vero che Dio stesso ha deciso di rivelare. Il libro intende smascherare alcune errate rappresentazioni del volto di Dio presenti nella Sacra Scrittura, in modo da far emergere la vera identità del Dio biblico.
Come può essere plausibile chiedere a un giovane che è attratto verso lo stesso sesso e che è anche un cristiano pieno di zelo, che deve dire per sempre no al sesso? Come può essere plausibile chiedere a Jane, una donna di mezz'età che ha ritrovato una famiglia grazie alla relazione con un'altra donna, di rinunciare a una tale relazione che le ha portato così tanta gioia? E come si può continuare a insistere sul fatto che l'insegnamento della Bibbia (la sua etica sessuale) indica che il sesso è solo per il matrimonio tra un uomo e una donna, e che quindi entrambi dovrebbero rimanere single o celibi? Questo libro parla di come rendere plausibile questo tipo di vita cristiana per loro, per altri come loro e per il resto di noi.
Questo libro si propone dare i criteri che hanno ispirato la storia dei testi sacri che, a parere dell'autore, non corrispondono necessariamente a quelli della moderna storiografia, dal momento che questa non pone sufficiente attenzione ai criteri della storiografia antica, proiettando la propria metodologia d'investigazione a quella che ha ispirato testi del passato. Tuttavia la ricerca moderna ha permesso un salto qualitativo nella comprensione concreta e vitale del passato con lo sviluppo delle scienze ausiliari. In tale senso l'autore cerca di cogliere le coordinate che hanno guidato gli autori della storia biblica, che hanno dato origine ai testi sacri.
Il volume presenta i caratteri essenziali della visione politica del mondo biblico, nell'Antico e nel Nuovo Testamento, evidenziando come il paradosso della croce di Cristo costituisca la chiave di volta per il passaggio da una logica di dominio a una logica di servizio.
Competenza unita a chiarezza espositiva, per capire i passi incompresi e incomprensibili di Vangelo e dintorni.
Quando Dio chiama stabilisce un rapporto personale in vista di una missione specifica. Il chiamato è attirato dal Signore come Abramo, “l’amico di Dio”, o come Paolo di Tarso che si sente «afferrato da Cristo» (Fil 3,12). Gesù si manifesterà ai discepoli in un clima di grande amicizia: «Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici» (Gv 15,15). Questo rapporto di amicizia produce una trasformazione permanente della vita e della missione.
La novità del volume sta nell’attenzione ai diversi livelli della vocazione biblica. Infatti, un asse verticale (la chiamata di Dio) si snoda in un asse orizzontale (i messaggi per il popolo, nelle varie circostanze) e percorre un asse esistenziale (la vocazione prende tutta l’esistenza del chiamato). Il volume presenta degli spunti sul lungo itinerario d’inculturazione della Parola in Israele e nella comunità cristiana; non offre, dunque, dei “sussidi” pronti per l’uso pastorale, ma piuttosto uno strumento per approfondire e aggiornare la “formazione permanente” nel campo biblico, attraverso questa grande finestra vocazionale. Alcune pagine richiederanno una lettura più attenta, “a piccoli sorsi”, necessaria per assimilare aspetti nuovi.
Attraverso l’ascolto, la meditazione e la pratica della Scrittura, nell’armonia corale della Tradizione, sono fiorite in Israele e nella Chiesa le più diverse vocazioni e missioni, dando frutti straordinari in ogni secolo, per il bene di tante persone. Il dono dello Spirito agisce efficacemente e, con l’adesione personale, conduce a una profonda trasformazione del cuore in un rinnovato itinerario personale.
Rafael Vicent è nato a Burriana (Castellón – Spagna). Dopo la Licenza in Teologia a Salamanca, ha insegnato nel Centro Teologico Salesiano “Martí-Codolar” (Barcellona). Ha conseguito il Dottorato in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma nel 1992. Attualmente è docente di Antico Testamento e Lingua Ebraica nella Facoltà di Teologia e cura il settore biblico dell’Istituto di Teologia Spirituale dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Si vuole individuare nella Bibbia la portata del valore del nome, cioè che cosa implica nel testo sacro il significato e la portata della denominazione data alle realtà umane, da parte dall'uomo, e, in qualche modo, da dio stesso.
L'autore presenta una grande galleria di figure che hanno esercitato a vari titoli una leadership nel popolo di Israele e nella Chiesa primitiva. Il presente volume parte dall'Antico Testamento per giungere al Nuovo Testamento dove domina la figura di Gesù di Nazareth, che ha inaugurato una leadership rivoluzionaria e controcorrente. Dopo di lui altri sono stati chiamati ad essere pastori e guide nella Chiesa, come Paolo di Tarso. L'esercizio della leadership nel nome di Cristo e del Vangelo, oggi come allora, conosce fasi di entusiasmo e stanchezza, di grande dedizione e di deplorevoli cadute.
Accostarsi al libro della Bibbia significa incontrare una Persona che si mette in relazione con l'oggi di ogni essere umano; la parola di Dio del testo sacro è viva, tutta vibrante della forza di Colui che è il Vivente; penetra fino in fondo alla complicata natura spirituale dell'uomo, svelando e giudicando ogni inclinazione del cuore e invitando ciascuno a essere ciò che la parola trasmette. Queste pagine vogliono aiutare il lettore a considerare la Bibbia non come un libro destinato a far memoria del passato, ma come parola vivente di Dio rivolta a noi oggi, parola di proclamazione della fedeltà e dell'opera di Dio che deve suscitare l'incontro con Colui che parla. Mediante l'ausilio delle fonti linguistiche, storiche e archeologiche, si analizza un contesto lontano da noi nel tempo e nella cultura, per scoprire la vitalità del testo sacro. Nella prima parte sono affrontati gli aspetti comuni a tutti libri della Scrittura mediante nozioni di geografia e archeologia, di religione e di letteratura, di storia del popolo di Dio e delle sue istituzioni; successivamente sono trattate le questioni dell'ispirazione biblica, del canone, dell'inerranza, dell'esegesi e dell'ermeneutica.
"Esponi le cose che sono conformi alla sana dottrina" (Tt 2:1). La chiesa ha una lunga tradizione di teologia sistematica, vale a dire di studio della teologia e delle dottrine organizzato intorno a categorie standard quali: la Parola di Dio, la redenzione, Gesù Cristo etc. Questa voluminosa Introduzione ha una serie di peculiari aspetti: una forte enfasi posta sulle basi scritturali di ogni dottrina e insegnamento, un'esposizione chiara, con i tecnicismi ridotti al massimo, un approccio contemporaneo che si confronta con soggetti di particolare interesse oggi, un tono amichevole, che si appella tanto ai sentimenti quanto allo spirito e all'intelligenza, frequenti applicazioni alla vita e risorse per l'adorazione.