E' la vita di Madre Teresa di Calcutta raccontata in musica ed in prosa attraverso i suoi pensieri, le sue preghiere, il suo lavoro, con particolare riferimento agli aspetti più semplici e più umili. La storia prende le mosse da quando Madre Teresa abbandona Loreto alla volta di Calcutta. L'entusiasmo, la voglia di dare inizio nel nome di Dio alla sua missione sono subito messi a confronto con le terribili condizioni di quella parte del mondo da sempre bisognosa di aiuto. Le malattie, la fame, la povertà, l'incontro scontro con le autorità religiose locali, i problemi, i dolori, i drammi dei singoli individui sono tutti elementi che vengono affrontati e svolti ora in musica ora in prosa con il chiaro intento di fare riflettere.
Il musical non ha la pretesa di voler essere la storia completa di Madre Teresa romanzata in chiave musicale, ma vuole recuperare teatralmente momenti importanti e significativi della vita di una piccola donna che è da considerare tra le più grandi del mondo.
Teresa, illuminata dal Signore, distribuisce il suo aiuto in un mare di sofferenza. Lotta, s'ingegna, soffre, prega e lentamente riesce a costruire solo spargendo amore, un'oasi di fede e speranza. La semplicità e la povertà sono le sue armi preferite. La messa in scena si avvale di canzoni, coreografie, balletti, giochi di luce, scenografie e costumi ricchi di suggestione.
Il doppio cd di "Ester il Musical" contenente brani e basi musicali.
La finalità di ogni musical di Cettina Marraffa, autrice di diverse opere sacre, è stato sempre quella di aiutare i giovani a riconoscere Cristo come verità della loro generazione, fondamento del loro futuro, pienezza dell’umanità a cui aspirano, dono da estendere nel loro mondo, offrendo al pubblico una vivace e sentita proposta di fede, con le forme attraenti dell’arte scenica.
Il Beato Giuliano Nakaura (1568-1633), patrizio giapponese divenuto sacerdote della Compagnia di Gesù e membro dell'Ambasciata Tensho, fu il primo pellegrino giunto in Italia da quelle terre lontane. Nel Luglio del 1585 fece visita a Cremona dove ricevette calorosa accoglienza e, in Duomo, dal loro Vescovo Niccolò Sfrondati (divenuto poi Papa Gregorio XIV). Tornato in Giappone portò con sè strumenti e musiche occidentali, forse anche cremonesi, con i quali, insieme ai suoi tre compagni di viaggio, suonò di fronte alle massime cariche politiche del Giappone che ascoltarono per la prima volta musica italiana, apprezzandola molto e richiedendo numerosi bis.
Questi fatti storici e l'incontro tra Emi Aikawa, soprano giapponese che vive a Cremona, con La Rossignol, sono all'origine del percorso musicale proposto in questa incisione, ovvero partiture proprie del grande repertorio paraliturgico di quel tempo, naturalmente eseguite con stili e strumenti d’epoca, esempi concreti che documentano il felice itinerario della fede e della musica verso la nuova epoca.
Roberto Caravella
Voce recitante Piera degli Esposti
L’Oratorio “ANGELUS AD VIRGINEM ” - per Soli, Coro, Orchestra d’archi Organo e Voce recitante - origina da una visione teologica dalle proporzioni monumentali: Il mistero della figura Mariana. Il senso profondo ed eterno che essa ha rappresentato nell’intera storia umana quale soglia tra i mondi umano e divino è reso appieno dalla musica straordinaria ed ispirata di Roberto Caravella. Il testo dell’Oratorio è tratto dalla versione latina dell’Akatisthos - il più antico Inno liturgico dedicato alla Theotokos - Genitrice di Dio. Esso è suddiviso in quattro Stanze musicali che ripercorrono i momenti fondamentali della vita di Maria: l’Annunciazione, la Natività, la Passione e l’Assunzione, cui si aggiungono altrettanti monologhi scritti dallo stesso autore per la figura del Creator e qui affidati emblematicamente alla magistrale interpretazione di Piera degli Esposti. La musica degli Apekémata (ovvero preludi per santur, violoncello e pianoforte) di cui si riveste la recitazione, generano così una potenza emozionale e narrativa capace di evocare nell’ascoltatore suggestioni arcaiche e rivelatrici.
Questo CD è una raccolta di canti per la Santa Messa, dalle melodie semplici e coinvolgenti appositamente composte per essere cantate in coro. Anche i testi, creati nel rispetto delle norme liturgiche, possono essere un valido aiuto per le celebrazioni Eucaristiche, soprattutto dei giovani. I canti sono stati sperimentati in varie comunità parrocchiali con grande riscontro.
Ora vengono proposti in un CD per dare l’opportunità ad un numero sempre maggiore di comunità di pregare cantando attraverso melodie musicale e testi che sprigionano la gioia di una comunità che vive nella luce del Cristo risorto.
Le poesie di Giovanni Paolo II interpretate da Vittorio Gassman
Lingue: italiano, inglese, spagnolo, polacco, tedesco
Il Maestro Mario Duella, virtuoso d’organo e ricercatore dei suoni degli organi storici restaurati, esegue all'Organo Bianchi una raccolta di brani, versetti e sonate per messa composte da autori del XVIII e XIX secolo.
L’organo della Chiesa di San Sebastiano a Bulliana di Trivero è l’opus 52 della produzione di Camillo Guglielmo Bianchi, lodigiano, allievo dei Serassi. Viene progettato nel 1875 e collaudato da Giuseppe Capitani l’11 e 12 giugno dell’anno successivo. Concepito come “grande” stante il numero dei registri, è mantenuto in piena attività stipulando regolari contratti con gli organisti fino al 1888. Nel febbraio di tale anno un’eccezionale nevicata rende inagibile l’edificio e nei lavori di restauro deve essere coinvolto anche l’organo, che viene ricomposto, pur con disposizione invariata, dai Successori Bianchi e collaudato dal maestro di cappella della Cattedrale di Biella Giuseppe Gurgo Salice il 6 settembre 1891.
La disposizione dell’organo rispetta pienamente i criteri estetici degli organi italiani dell’epoca, ossia: un Ripieno che si spinge sino alle Trigesime con un doppio Principale alla base; i Registri da Concerto che comprendono un numero adeguato di ance, di flauti, di cornetti. Come di consueto la pedaliera, intesa come “prolungamento” degli amalgami della tastiera piuttosto che corpo a sé, prevede i soli Contrabbasso e Rinforzi e i Timpani. Con tutto ciò, rimane un esempio altamente significativo dell’arte di Camillo Guglielmo Bianchi che gli interventi dei Successori Bianchi e di altri organari nel Novecento ci hanno tramandata in tutta la sua essenza.
Alberto Galazzo
Nel tardo Rinascimento, l’ingegno musicale italiano raggiunge la più alta delle espressioni: nasce il “recitar cantando”, vengono concepite l’opera in musica e l’oratorio, la musica strumentale acquisisce propria dignità e vengono pubblicati libri fondamentali per la danza (che continua ad essere l’arte prediletta dalla nobiltà). I capolavori si susseguono in un crescendo stupefacente: musica, canto, ballo divengono “segni” indicatori di ambienti e di convenzioni sociali poiché cantare, suonare e ballare sono attività che occorre fare con altri.
Il tema è la festa e lo spazio scenico è quello del grande Salone di palazzo, della Chiesa o del giardino nobile. Ispirandosi all’idea monteverdiana, che vuole la musica “serva all’orazione”, il programma propone un significativo viaggio nel concetto di amor sacro, ovvero canti e musiche del repertorio paraliturgico, e di amor profano, con sonate e danze proprie del divertimento cortigiano.
I MUSICISTI
ROBERTO QUINTARELLI, canto, flauti diritti
ERICA SCHERL, violino antico, castagnette
MATTEO PAGLIARI, flauti diritti, traversa, cornamusa, striduli, storte
LUCIO TESTI, ciaramelli, bombarda, storte, striduli
FRANCESCO ZUVADELLI, clavicembalo, organo positivo, ghironda
DOMENICO BARONIO, liuto, chitarrino, colascione, percussioni
Vittorio Gassman
1. Appello all'uomo che è diventato il corpo della storia
2. Il Pavimento
3. Attore
4. Fanciulli
5. La speranza che va oltre la fine
6. In memoria di un compagno di lavoro
Monica Vitti
7. Magnificat
8. Quando apri gli occhi sul fondo dell'acqua
9. Guardando il pozzo di Sichar
10. Il dialogo che si svolge in lei tra lui e la folla del muro serale
11. Canto dello splendore dell'acqua
12. Ragazza delusa in amore
Alberto Sordi
13. Lo spazio necessario alle gocce della pioggia di primavera
14. Il Negro (con Claudia Cardinale)
15. La parete
16. L'errore
17. Un emotivo
Claudia Cardinale
18. Sulla tua bianca tomba
19. Oliveti
20. Stanislao
Questo progetto ha come obiettivo quello di restituire ad un pubblico eterogeneo le atmosfere di corte del Rinascimento, un periodo storico di grande ricchezza culturale che proprio nella corte ha il suo epicentro creativo. Canto, ballo, musica e strumenti sono, nel pensiero cortigiano, dei simboli dotati di proprio valore: non semplici azioni od oggetti, ma segni indicatori di ambienti e di convenzioni sociali ben più complesse.
L'ensemble Chominciamento di gioia, nato nel 1987, trae il suo nome dall’omonima “istampitta” (danza italiana del XIV secolo) ed ha come scopo la diffusione dell’arte musicale medievale e rinascimentale europea. Una particolare attenzione è dedicata al repertorio italiano d’intrattenimento, vocale e strumentale, riproposto con scrupolo filologico collegato alla consapevolezza delle attuali modalità di fruizione del materiale musicale. L'ensemble suona su copie di strumenti in uso nei secoli dal XII al XIV, ricostruite su indicazioni organologiche e iconografiche coeve, tenendo conto della loro diffusione e dell'uso documentato in determinati ambiti geografici e temporali. Il gruppo ha tenuto concerti in tutta Italia, ha eseguito musiche di scena per spettacoli teatrali sul medioevo e sul rinascimento, colonne sonore per documentari ed ha all’attivo oltre ai CD “Peccatori e Santi”, ”Farai un vers desconvenent”, “Codex Bamberg”, “Francesco Landini - Ballate”, “Prinicipio di virtù, istampitte italiane del sec. XIV)” e numerose registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI, Mediaset e la Radio Nacional de Espana. Nel dicembre del 1997 ha partecipato al “Concerto di Natale”, tenuto alla sala Nervi di Roma, trasmesso in mondovisione da Canale 5. Sensibile alle nuove forme di comunicazione, Chominciamento di gioia ha registrato le musiche di commento del CD-ROM "L'Età dei Castelli" ed ha inciso con Angelo Branduardi il CD "Futuro Antico" per la EMI.
“...limpidezza ed energia esecutiva....un soffio vitale attraversa questo lavoro di Chominciamento di gioia.”
S. Zenni - RADIO RAI MATTINOTRE, 14 Giugno 2002
“...i musicisti di Chominciamento di gioia intendono la musica come ricerca continua...”La rosa enflorece”, l’ascolto più emozionante di questo bellissimo CD.”
G. Barbieri - RADIO RAI RADIOTRESUITE, 30 Luglio 2002
“...ce n’è tanti modi di vedere il superbo fiore nella complessa simbologia medievale. Questo meditato CD ne esamina alcuni dipanando un percorso musicale ricco e suggestivo: dalle composizioni trobadoriche alla cultura arsnovistica, il tutto con sapore leggiadro e fresco."
AMADEUS, Settembre 2002