La Bibbia, il Libro per eccellenza:documento storico, culturale e religioso, ma anche e soprattutto testo rivelato a cui si riferiscono le varie confessioni e comunità cristiane, nessun'altra opera nella storia dell'uomo è stata altrettanto letta, analizzata, amata e interpretata. Già nei primi secoli della cristianità l'esegesi biblica era alla base della predicazione... è per questa ragione che il solo approccio scientifico non può considerarsi sufficienti per la piena comprensione culturale dell'esegesi biblica patristica... Curati da un'équipe internazionale ed ecumenica di specialisti in patrologia, i volumi si propongono di offrire agli studiosi e a quanti desiderano nutrirsi della Bibbia alla scuola dei grandi Padri dei primi secoli un contatto diretto con le fonti, nel quadro di un genuino recupero delle tradizioni cristiane.
I commenti qui raccolti -disseminati in trattati dottrinali, omelie, lettere e scritti pastorali - costituiscono tutto cio che dalle attuali conoscenze i Padri ebbero da dire riguardo agli ultimi quattro libri del Pentateuco.
Le epistole paoline, qui contenute, costituiscono una parte fondamentale dell’annuncio e dell’insegnamento dell’Apostolo e hanno pertanto ricevuto fin dai primi secoli grande attenzione dai Padri della Chiesa latini, greci, siriaci e copti. Il volume raccoglie, tra gli altri, i commenti di Giovanni Cristostomo e Agostino - i due maggiori commentatori di San Paolo.
I Padri ci insegnano non delle cose su Dio ma ad ascoltare Dio. Luogo privilegiato di questo ascolto, non in terza persona, è la Sacra Scrittura.
Commenti dei Padri della Chiesa sui Salmi con riferimento al Sangue di Cristo.
Dai Padri della Chiesa un prezioso aiuto per la comprensione e il commento della Sacra Scrittura. Con questo II tomo si completa il commento alla Genesi.
L’opera, che fa seguito a un volume dedicato all’esegesi patristica nell’Antico Testamento, si propone di diffondere anche presso un pubblico di non specialisti il pensiero dei Padri, nutrito com’è dalla Parola di Dio, da loro incessantemente meditata, spiegata e attualizzata. Contro le tendenze separatiste di matrice gnostico-marcionita, il merito dei Padri fu di salvare l’unità dei due Testamenti, e quindi l’essenza del messaggio cristiano, grazie al fatto che essi riconobbero in entrambi la presenza e la centralità di Cristo.
Nel contesto moderno di una diffusa e qualificata ricerca sull’esegesi patristica, di fronte al disagio suscitato dalle esasperazioni allegoriche dei Padri, dalle loro spiegazioni talora un po’ deboli e non sempre precise, sorge spontanea una domanda: che valore hanno i loro commentari biblici per l’esegeta di oggi? Al di là di polemiche vecchie e nuove, ai Padri viene ampiamente riconosciuta una singolare ricchezza di spiritualità e di teologia, che non di rado scarseggia in commentari “moderni”. Il che fa ancora dell’esegesi patristica un eccezionale tesoro, capace di arricchire e in certo modo integrare l’esegesi dei nostri tempi.
L’opera, cui farà seguito un ciclo dedicato all’esegesi patristica nel Nuovo Testamento, si propone di far conoscere e diffondere il pensiero dei Padri, nutrito com’è dalla Parola di Dio, che viene da loro incessantemente meditata, spiegata e attualizzata. Sul tema il volume raccoglie contributi di alcuni tra i più esperti studiosi della materia. La Chiesa delle origini sin dal I e II secolo si trovò impegnata nella lettura e nell’esegesi dell’Antico Testamento, variamente rifiutato dalle eresie gnostiche e marcionita. L’esigenza di salvaguardare i due Testamenti portò dunque a elaborare un sistema interpretativo fortemente unitario in chiave cristologica. In particolare Alessandria, soprattutto con il grande maestro Origene, fu al centro di una progressiva elaborazione di tipo allegorico, pur sempre sostenuta da una costante attenzione filologica. Nel volume vengono presi in esame “il libro della creazione” – oggetto di un’esegesi pressoché ininterrotta da parte dei Padri –, episodi emblematici dei libri storici, quali la vicenda della maga di Endor e la storia di Naboth, i testi messianici contenuti nei libri dei profeti, il libro dell’Ecclesiaste e i il Cantico dei cantici. Chiude il ciclo un contributo originale e di attraente lettura: la simbologia del mondo animale nell’immaginario dei libri veterotestamentari.
Il volume raccoglie le catene sugli Atti degli Apostoli" di Ammonio di Alessandria, di Didimo il cieco, di Ireneo di Lione, di Isidoro di Pelusio, e le "omelie sugli Atti degli Apostoli" di Giovanni Crisostomo. "
Il testo, partendo dal modo in cui la Parola di Dio era compresa nella Chiesa antica, intende offrire alcune indicazioni affinché la Parola di Dio formi l’integrità della persona credente. Nel mistero di Dio c’è il Silenzio eterno del Padre che genera il Verbo e nel mistero del mondo c’è il Verbo che fa nascere tutto attraverso la sua Parola. Tutto si comprende in questo contesto di dialogo caratterizzato dal dono della vita. Anche la Scrittura va compresa così. La Parola di Dio che in essa si comunica non è mai limitata alle sue stesse parole: queste parole, di un valore infinito in sé, sono una via aperta all’incontro per permetterci di cogliere in tutto la Parola di Dio. Il Verbo incarnato è la chiave per aprire questi tesori. E poiché la Chiesa è il corpo di Cristo, in essa si immettono nel contesto sempre vivo di Cristo le parole che Lui ha pronunciato nel corso di tutta la storia della salvezza. È in questo sfondo che va collocata la nostra lettura della Bibbia perché sia efficace: una rivelazione che è sovrabbondante rispetto alle forme e ai simboli tramite i quali si esprime, una rivelazione che è comunicazione di vita e che impedisce così di fossilizzare le forme e i simboli in cui si esprime, una rivelazione che è un’unica e ininterrotta Parola viva, pronunciata alla creazione, risuonata nel corso della storia della salvezza, diventata uomo, diventata Passione e Risurrezione, che nello Spirito, celebrata nella Chiesa, consegnata nel Libro, pronunciata e ripresentata nel culto, trascina segretamente in sé, verso “il seno del Padre”, tutta l’umanità e tutto l’universo, modellando senza sosta il suo Corpo.
Indice: Un mistero che è oltre le forme della sua rivelazione * Una rivelazione che comunica la vita * I due modi principali della rivelazione: la natura e la Scrittura * Una lettura nello Spirito * Cristo chiave delle Scritture * Una lettura ecclesiale * Parola e sacramento * Tipi e simboli * Custodire la Parola * I frutti di questa lettura
Il libro di Giobbe racconta il dramma di un uomo giusto che, dopo essere stato colpito dalla disgrazia, è cosciente di non meritarla. L'ignoto autore del Libro non offre altra risposta se non l'invito ad accettare umilmente ciò che Dio decide, anche quando le ragioni del suo comportamento appaiono incomprensibili. A partire dalla fine del IV secolo si assiste ad un improvviso incremento dell'interesse verso Giobbe. Il volume raccoglie i commenti di Origene, Didimo il Cieco, Giuliano Ariano, Giovanni Crisostomo, Esichio di Gerusalemme, Olimpiodoro, per la parte greca; di Giuliano di Eclano, Filippo Prete, Gregorio Magno per la parte latina; per la letteratura siriaca: Efrem il Siro, Isho'dad di Merv.
Commento dei Padri della Chiesa su Genesi-Esodo.