Dalle pagine qui di seguito allineate, tratte da romanzi, racconti, pagine di diario di scrittori italiani più o meno frequentati del secolo scorso, ma che lambiscono pure la nostra contemporaneità, si affacciano personaggi "diversamente eroi", come recita il titolo. Che magari non vantano certe eccezionali qualità fisiche, tra le quali sicuramente la bellezza, il vigore, una floridezza immarcescibile (punti di forza immancabili nel curriculum del perfetto eroe); che non si distinguono per imprese titaniche, gesta prodigiose. Si tratta di protagonisti o figure laterali, colpiti da qualche menomazione, diversi per aspetto fisico, non allineati dunque rispetto alla schiera di quanti si fregiano di una normalità conclamata, troppe volte tirata in ballo, evocata a sproposito, quasi alla stregua di un talismano. "Ai disabili che lottano non per diventare normali ma se stessi" si legge non a caso nella dedica che apre il romanzo "Nati due volte" di Giuseppe Pontiggia. Insomma, questi eroi diversi rappresentano l'altra faccia della medaglia letteraria.
Nel trecentesimo anniversario della nascita della massoneria moderna, avvenuta a Londra il 24 giugno 1717, un gruppo di studiosi ripercorre la storia di una Istituzione le cui vicende sono intimamente connesse al divenire d'Europa e del mondo. Dalla complessa questione delle origini della massoneria al ruolo da essa svolto nelle grandi rivoluzioni dell'età moderna e nella fase culminante dell'affermazione della civiltà europea, dagli snodi cruciali dei rapporti col movimento operaio e socialista, della grande guerra e dell'avvento dei totalitarismi sino alle vicende più recenti, 300 anni di storia della Massoneria europea sono ripercorsi in un volume che approfondisce altresì i rapporti della Libera Muratoria con la tradizione esoterica, con la cultura musicale e con le fedi religiose. Il tutto in pagine che coniugano il rigore dell'argomentazione critica con la linearità e la scioltezza della trattazione di un'opera che si rivolge non solo agli studiosi ma anche al vasto pubblico dei non specialisti.
Il volume raccoglie saggi su vari aspetti dell'opera e della memoria di Leonardo Sciascia e - attraverso sguardi inediti, riletture, confronti, prospettive, anche extraletterarie - vuol essere un contributo al dibattito attuale sull'eredità sciasciana e un omaggio a uno degli scrittori più significativi del XX secolo. Attorno ai ricordi e alle testimonianze di Vincenzo Consolo, Maria Attanasio e Nino De Vita si articolano i contributi di critici e studiosi di varie università europee. Si ripercorrono così alcune delle principali suggestioni dell'universo letterario sciasciano, sia nell'ambito delle narrazioni, della poesia e del teatro, che dei gialli, dei romanzi storici e d'inchiesta. Si prendono in esame inoltre anche forme meno studiate, come l'antologia e i testi giornalistici. L'indagine si estende poi al rapporto con la scrittura di altri autori, con la tradizione letteraria e con la cultura spagnola.
"Questo è un libro di donne, è un libro sulle donne. Un drappello di studiose tra Sicilia e Europa si avvicendarono infatti, per esplicita e opportuna scelta della Fondazione Sciascia, a trattare fra il 3 e il 4 dicembre 2010 a Racalmuto, patria dello scrittore e sede della Fondazione, un tema mai affrontato da chi pur strenuamente s'interroga sull'opera e sul pensiero di Leonardo Sciascia e sul suo lascito di moralità e di stile. Mai trattato, dunque, quel tema cui il convegno s'intitolava (Le donne, la donna nell'opera (e nella Sicilia) di Leonardo Sciascia); e semmai solo alluso a mezza bocca, per sussurrare con sussiego (e plateale ignoranza) che di donne ce n'è ben poche e poco rilevanti in quell'opera. Non potevano essere, perciò, che donne a verificare, eventualmente smentire e comunque dire l'ultima parola su quel pregiudizio, affrontandolo con tutto il peso e lo spessore della loro netta, appassionata e appassionante differenza di genere."
A centocinquant'anni dalla morte, la figura di Gustavo Modena (1803-1861) mantiene ancora tutta intatta l'importanza e il fascino di chi ha cercato di cambiare radicalmente il teatro, segnando per questo in profondità la storia della scena dell'Otto e Novecento. Intellettuale a tutto tondo, "inventore" sulla scena del realismo e del grottesco, dotato di eccezionali risorse espressive, prefiguratore di una forma di protoregia d'attore, infaticabile sperimentatore e creatore, maestro d'attori e riformatore del teatro, la storia delle arti sceniche degli ultimi due secoli, senza di lui, sarebbe stata molto diversa.
Questo volume è il prodotto di una ricerca interdisciplinare sui processi migratori. Nei saggi che contiene, diversi approcci, che fanno riferimento all'antropologia culturale, all'economia politica, alla filosofia, alla linguistica, alla sociologia e alla storia contemporanea, propongono fondamenti teorici e risultati empirici che consentono di riflettere sul significato dell'invisibilità degli immigrati e sulle forme in cui la loro partecipazione sociale diventa (o può diventare) visibile. In questi saggi, vengono presentati alcuni tra gli ambiti di ricerca più importanti nell'analisi dell'inclusione sociale degli immigrati.
La raccolta differenziata dei rifiuti attraverso il metodo del "porta a porta" si presenta da diversi anni come una sfida alla quale sempre più amministrazioni locali accettano di non sottrarsi. Oltre all'importanza di aspetti di natura tecnica ed economica un ruolo cruciale ai fini del successo è giocato dalla comunicazione. L'operazione che affrontiamo in questo manuale collettaneo ha l'obiettivo di essere una guida pratica per tutti quegli attori che si trovano a dover implementare un servizio di raccolta dei rifiuti attraverso il metodo del "porta a porta" e fornire una serie di strumenti ed indicazioni, sia tecnico-operative che teoriche, riguardo alle strategie di comunicazione migliori da attuare. Mediante il confronto e l'illustrazione di buone pratiche realizzate in Italia il manuale più che porsi come una guida tout court da recepire in maniera standardizzata presenta una cornice strategica all'interno della quale - a seconda dei casi e del contesto - è possibile individuare e riconoscere alcuni step fondamentali funzionali ad una buona riuscita del servizio.
I complessi e fragili paesaggi del Mediterraneo vengono sottoposti ad una crescente pressione antropica e all'effetto dei cambiamenti climatici, fenomeni difficili da cogliere attraverso gli strumenti interpretativi usuali. Territori ad alta vocazione agricola, anche se sempre più minacciati dall'incombente avanzata della città diffusa, vengono plasmati da siccità prolungate e da condizioni di aridità sempre più accentuate. I tratti più tipici di questi paesaggi risultano, allora, a rischio per la crescente domanda idrica. L'agricoltura rimane l'elemento in grado di bilanciare utilizzo produttivo sostenibile e conservazione del territorio in ambiti rurali altrimenti soggetti alla transizione verso un periurbano fatto di paesaggi indistinti, non più agricoli, non ancora urbani.
A partire da una serie di riflessioni sociologiche, antropologiche, metodologiche e pedagogiche, il libro propone un approccio integrato tra metodi di ricerca e strategie didattiche al fine di valorizzare la scuola come luogo in cui decostruire una conoscenza - che ad oggi sul tema dei figli dell'immigrazione e la gestione della "differenza" appare ancora molto stereotipata e inadeguata - e promuovere, invece, nuovi strumenti concettuali, prospettive analitiche e strategie di intervento nei processi di inclusione o integrazione di questo particolare segmento della popolazione straniera.
Sicilia Risorgimentale vuole raccogliere il contributo attuale di studiosi siciliani e non, per focalizzare il contributo specifico dei patrioti siciliani nella fase pre unitaria, e nella preparazione dell'impresa dei Mille. A questo contributo storiografico si lega il vasto movimento culturale romantico-risorgimentale che ha permeato la temperie culturale nella letteratura, nell'arte, nella filosofia, nelle scienze, nel diritto fino a creare una coscienza nazionale maturata definitivamente a partire dai moti del 1848 e dal loro fallimento. Importante il contributo di questi precursori preunitari sul concetto di federalismo, di costituzionalismo, di volontarismo e di partecipazione popolare, poiché su questi principi si fonderà il vasto movimento risorgimentale che in Sicilia, a differenza di altre regioni italiane, avrà carattere di massa, trascinando in questo moto vorticoso altre realtà titubanti del meridione d'Italia nei confronti della monarchia sabauda.