La Collana “Il Diritto in Schemi” intende fornire un utile supporto per l’apprendimento e il ripasso delle principali discipline oggetto di esami e concorsi.
Gli “Schemi” guidano lo studente e il concorsista nello studio delle materie, aiutandolo a focalizzare l’attenzione sulle nozioni fondamentali e sugli aspetti principali di disciplina di ogni argomento, sulle analogie e le differenze tra gli istituti, sui profili meritevoli di approfondimento perché oggetto di attenzione da parte della dottrina e della giurisprudenza.
I volumi sono caratterizzati dalla schematizzazione degli argomenti, che rende possibile una chiara e immediata comprensione e un’agevole memorizzazione, ed in particolare contengono:
- schemi e tavole sinottiche;
- tabelle di comparazione tra istituti;
- box di approfondimento;
- particolari accorgimenti grafici, quali l’uso di simboli, elenchi puntati e grassetti, per sviluppare la memoria visiva.
Tali elementi rendono i volumi una guida pratica per chi vuole prepararsi alla materia partendo dalle nozioni di base e dagli istituti fondamentali o per chi necessita di un ripasso veloce nell’imminenza della prova, fungendo anche da utile strumento da affiancare a manuali e compendi.
Il volume a cura di Élise Boillet e Lucia Felici propone uno studio pluridisciplinare sulle pratiche religiose e sulla loro visibilità nello spazio urbano dell'Europa moderna, con particolare attenzione alla Francia e all'Italia. Il tema è analizzato nel suo rapporto con la nascita di teorie e pratiche di tolleranza religiosa, ma non solo. «Abbiamo dedicato il volume al tema della simulazione e della dissimulazione religiosa, alla sua complessità, addirittura ai suoi paradossi, che si riflettono concretamente nella gestione degli spazi urbani e lasciano la loro impronta nel paesaggio delle città. Queste nozioni fanno parte della dialettica tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile, mostrato e nascosto, esterno e interno, pubblico e privato, passato e presente. Esse informano le politiche religiose delle istituzioni civili ed ecclesiastiche nelle città, le quali, in modo più o meno variabile e durevole, tollerano, cioè sopportano senza punirla, la visibilità e l'udibilità della religione dell'altro o, al contrario, la spingono nella trincea della clandestinità». (Élise Boillet)
Questo libro tratta la diagnosi e l'assessment dei disturbi depressivi infantili e adolescenziali, concettualizzando le manifestazioni di malessere così come si osservano dalla prima età evolutiva fino all'adolescenza. Inoltre si propone di offrire un approfondimento aggiornato sui percorsi di prevenzione e cura. Uno spazio importante è riservato all'approccio cognitivo tradizionale così come a quelli più innovativi, che stanno acquisendo sempre più rilievo nel trattamento dei disturbi depressivi del minore: Theraplay, Mindfulness, EMDR, Role Play e Tecniche Corporeee. L'attenzione è posta anche ad approcci di cura non psicologici come quello farmacologico, mettendo in evidenza i suoi limiti e i suoi punti di forza, sulla base preziosa delle evidenze scientifiche e delle linee guida. Il testo è dedicato a "Quel minore che vive in quel determinato contesto di vita" poiché si propone di mettere in relazione i disturbi depressivi del minore al momento di vita e al contesto di crescita, prospettando la più adeguata possibilità di cura. Presentazione di Lisa Arduino, Prefazione di Laura Di Giunta.
Nell'immaginario comune permane l'idea che la fraternità tra i popoli sia un sogno, un'illusione: in effetti, come dimostra la storia di Caino e Abele, sin dalle origini la violenza accompagna l'umanità. Le ragioni sono di carattere sia strutturale - la libertà è percepita soprattutto come una condizione individuale da difendere dalla minaccia degli altri - sia culturale - prendendo le mosse dal motto homo homini lupus e dal Leviatano di Thomas Hobbes, al quale saranno contrapposti gli ideali della Rivoluzione francese. La fraternità viene dimenticata anche oggi, di fronte al fenomeno dell'immigrazione: è "chiusa", ristretta soltanto ai propri omologhi. L'individualismo pervade anche le religioni intese come sistemi, dove di comune resta solo un vago senso di spiritualità privo di identità storiche. In questo contesto le religioni possono diventare il collante dell'umanità, perché da esse si impara la capacità di percepire i fallimenti esistenziali, le patologie sociali: da questa consapevolezza sono nati i percorsi di dialogo tra gli appartenenti alle diverse fedi compiuti negli anni. È possibile ricostruire l'armonia tenendo conto che libertà e uguaglianza possono esistere solo se si dà spazio alla fraternità. Le riflessioni antropologiche, bibliche, teologiche e filosofiche contenute in questo volume ricordano che risalire alla nostra origine comune è la chiave per poter sognare un'umanità fraterna che custodisca l'uguaglianza e la libertà di tutti. Introduzione di Giacomo Canobbio, Flavio Dalla Vecchia e Raffaele Maiolini.
La Costituzione Italiana annotata e aggiornata alle modifiche introdotte dalla legge costituzionale del 19 ottobre 2020, n.1, sulla riduzione del numero dei parlamentari. Introduzione a cura di Salvatore Primiceri. «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.» (Piero Calamandrei, Discorso ai giovani tenuto alla Società Umanitaria, Milano, 26 gennaio 1955).
Il disprezzo e il maltrattamento dell'ambiente colpisce anzitutto i più poveri, privandoli in particolare di risorse, di lavoro, di salute. L'impegno per l'ambiente, quindi, non può prescindere da una particolare attenzione per i poveri, ma anche viceversa l'attenzione privilegiata per i poveri, che deve essere prioritaria per le comunità cristiane, non può fare a meno d'ora in poi di essere sensibile sul tema ambientale.
Contiene la Conferenza Attualità dottrinale del Catechismo della Chiesa Cattolica, dopo 10 anni dalla sua pubblicazione del Card. Joseph Ratzinger. Il Catechismo della Chiesa Cattolica è un faro che illumina la strada da cui non allontanarsi per non smarrirsi. Le pagine di quest'opera sono una ricca collezione di commenti, scritti da relatori di eccezione, per approfondire i pilastri della fede cattolica. Dalle beatitudini ai comandamenti, dal Padre Nostro ai sacramenti, fino alle virtù cardinali e teologali. Alla soglia dei 30 anni del Catechismo, 23 cardinali Scola commentano e spiegano con enorme e profonda semplicità le verità della nostra fede. All'opera hanno partecipato, in rigoroso ordine alfabetico, le Eminenze: Ennio Antonelli, Angelo Bagnasco, Ricardo Blázquez Perez, Domenico Calcagno, Angelo Comastri, Paul Josef Cordes, Angelo De Donatis, Salvatore De Giorgi, Kevin Joseph Farrell, Zenon Grocholewski, Edoardo Menichelli, Francesco Monterisi, Gerhard Ludwig Müller, Carlos Osoro Sierra, Mauro Piacenza, Béchara Boutros Rai, Giovanni Battista Re, Franc Rodé, Leonardo Sandri, Robert Sarah, Angelo Scola, Jean-Louis Tauran, Peter Kodwo Appiah Turkson.
Solo chi trova uno sguardo che lo educa può proporsi come educatore. Questa è la sfida che accompagna ogni momento dell'insegnante-educatore-testimone e che provoca, nei momenti di lucida coscienza, come un senso di vertigine per la responsabilità della missione: aprire alla vita e al suo senso! Questo volume, che raccoglie i percorsi formativi del Servizio per l'insegnamento della religione cattolica della diocesi di Milano, si propone due obiettivi principali: fare memoria dei passi fatti insieme per crescere come insegnanti e realizzare, innanzitutto tra i docenti di religione, una sorta di «verticalità» tra gli ordini scolastici.
Fare storia oggi - soprattutto comprendere e raccontare il Novecento e questi primi vent'anni del nuovo millennio - non può prescindere dagli strumenti della memoria forniti dalla tecnologia. La digitalizzazione degli archivi e la rappresentazione della storia attraverso i media audiovisivi sono due realtà ormai consolidate, che contribuiscono a trasformare il racconto storico in termini, da un lato, di conservazione, circolazione e fruizione senza precedenti dei materiali e, dall'altro, di costruzione condivisa del passato e di coscienza collettiva del presente attraverso un nuovo patrimonio di conoscenze, inedite espressioni di socialità e strategie non solo culturali ma anche politiche ed economiche. Questo volume si interroga sulle conquiste e sulle evoluzioni del discorso storico alla prova dei nuovi strumenti di comunicazione e di conservazione, riunendo i contributi di storici, studiosi dei media e professionisti del settore. Ne nasce una ricognizione a tutto tondo sui cambiamenti del mestiere dello storico, chiamato a uscire dall'ambito puramente accademico per incontrare la memoria 'pubblica' dei protagonisti e del territorio; sul ruolo degli archivi come strumenti di storytelling e identità; sui nuovi musei 'partecipativi' di fronte alla sfida e alle possibilità del web; sulle modalità con cui i broadcasters audiovisivi legano la loro specificità al tema della storia. Questioni di grande risonanza attuale, che danno vita a un dibattito effervescente tra gli studiosi, ma insieme stimolano e incuriosiscono tutti noi, rendendoci consapevoli del nostro ruolo di fruitori e insieme co-narratori del racconto storico.
Una nuova traduzione per i cristiani di tutte le confessioni, ma anche per il lettore laico.
La nuova edizione Einaudi della Bibbia si caratterizza innanzitutto per la nuova traduzione, non confessionale, frutto del lavoro di un'équipe di filologi ed esegeti fra i più autorevoli al mondo, profondi conoscitori dell'ebraico, dell'aramaico e del greco. Una traduzione che vuole rendere accessibile il testo biblico al lettore odierno, ma senza omogeneizzare le sue asperità linguistiche, culturali e teologiche.
La Bibbia è sempre disponibile a una lettura infinita, e non solo per le interpretazioni che sono sempre molte, come testimonia tutta la copiosissima letteratura dei commenti biblici, ma infinita perché diventa diversa a partire da chi la legge. Ci sono letture diverse nella fede ebraica, letture diverse nella fede cristiana, letture diverse di chi non è credente né in Dio, né in Gesú Cristo e legge la Bibbia come «il grande codice» secondo la ben nota espressione di Northrop Frye. Grande codice della cultura occidentale soprattutto, ma non solo! Per il non ebreo e il non cristiano, la Bibbia non contiene «la parola di Dio», ma resta una testimonianza scritta del pensiero umano che si esprime imputando al soggetto «Dio» parole e azioni che hanno un significato alto per l’umanità. Ma non si dimentichi che nella lettura della Bibbia anche il credente non potrà fare a meno di tutti gli strumenti umani necessari per leggerla, interpretarla e comprenderla. Nella lettura infinita c’è un cammino comune del credente e del non credente che deve assolutamente essere messo in rilievo e praticato senza sospetti. D’altronde, le chiese oggi riconoscono che la Bibbia, pur contenendo la parola di Dio, è innanzitutto parola umana, che gli autori sono autori umani, e che la Bibbia è un testo che va interpretato rifuggendo ogni lettura fondamentalista. Oggi possiamo dire che la Bibbia è la biblioteca che non divide, non separa, non apre a fondamentalismi, chiede l’affermazione della diversità, delle pluralità e dunque del dialogo perché essa è strutturalmente dialogica!
dalla Prefazione di Enzo Bianchi
L'itinerario qui presentato affronta l'affascinante tema della relazione della teologia con altre discipline, in particolare l'arte, partendo dal complesso e dibattuto tema della bellezza. L'ipotesi di fondo che ha guidato questa ricerca è il riconoscimento dell'importanza dellavia pulchritudinis nella riflessione teologica. Il presente percorso valorizza, infatti, la via della bellezza all'interno di una riflessione interdisciplinare che si dipana su diversi livelli di approfondimento: antropologico, cristologico ed ecclesiologico-sacramentale. Cercare Dio è il compito di ogni credente; è il cammino che ognuno di noi fa nella propria vita, facendosi pellegrino dell'Altissimo. Dove trovarlo? Dove si è nascosto? Edith Stein affermava che il percorso esistenziale è costellato di prove; è una vera notte senza stelle, là dove il credente è guidato solo dal desiderio di incontrare Dio. È come l'assetato nel deserto: sa che vi è l'oasi, ma non è ancora arrivato, per cui sente ancora più sete fin quando non arriva alla sospirata meta. La bellezza è paragonabile a quella sete di Dio, che si manifesta continuamente. Dalla scienza all'arte, dalla teologia alla tecnica, l'uomo cerca Dio.