Il 2024 si colloca al centro di celebrazioni francescane in ricorrenze di ottavi centenari: il 2019 l'incontro di Francesco con il Sultano Melek-el-Kamil, il 2021 la redazione della Regola non bollata, il 2023 l'iniziativa del Presepio a Greccio, il 2025 verrà ricordato il Cantico delle Creature, il 2026 la morte di San Francesco, il 2028 la canonizzazione del Poverello. Dunque l'anno 2024, VIII Centenario della Stimmatizzazione di San Francesco a La Verna sembra il fulcro interpretativo della sua vicenda umana e cristiana. L'evento fu fedelmente annotato dai biografi contemporanei, qualcuno pure testimone delle ferite sul corpo del santo dopo la morte, e variamente interpretato da teologi come San Bonaventura o autori francescani. In tutti si riscontra un accordo: esso ebbe caratteristiche uniche (le mantiene fin ad oggi), fu il primo tramandato nella storia della Chiesa ed è mistero. Il presente studio ha voluto rispondere ad alcune domande rimaste sospese, cercare di capire il contenuto e il messaggio del "mistero di La Verna".
"MARTA e MARIA" due sorelle, due compagne di viaggio per ogni persona che voglia vivere una vita piena in Cristo e di Cristo. Perché Marta e Maria insieme? Perché contemplazione e lavoro, perché preghiera e azione insieme? Non voglio darti una risposta bensì invitarti a riflettere. Sarà l'esperienza di Francesco e Chiara ad indicarti, giorno dopo giorno, il senso del tuo pregare, del tuo lavorare, del tuo studiare e, mi auguro delle scelte che il Signore, nel silenzio ti suggerirà di compiere. Non aspettarti niente, non cercare niente, liberati dalla mentalità utilitaristica ed efficientistica del mondo, accetta di "perdere tempo", di sciupare alcuni minuti ogni giorno col Signore. Le risposte che cerchi verranno dopo e saranno un dono dello Spirito dell'Amore che soffia dove e come vuole. Cerca di metterti nell'obbedienza allo Spirito che ti parla nell'intimo del cuore e non arrenderti se ti accorgi che la tua preghiera e il tuo lavoro non sono vissuti come li vivevano Francesco e Chiara. Questi brevi pagine vogliono essere uno stimolo, un aiuto.
Questo libro è realizzato per i giovani che vogliono approfondire la conoscenza di San Francesco attingendo direttamente alle fonti. Una di queste e di primaria importanza, soprattutto per quanto riguarda gli anni giovanili del santo, è la "Leggenda dei tre compagni", nella quale viene delineato il cammino vocazionale di Francesco.
«L’autore, attraverso il proprio linguaggio fotografico semplice e umano, passo passo ci accompagna alla riscoperta di quella struggente lode che San Francesco, voce di ogni creatura, compose a glorificazione dell’Altissimo, universalmente conosciuta come Cantico di Frate Sole. Nel proporci una lettura visiva di quel meraviglioso Canto di lode francescana, l’autore ci sollecita, di fotografia in fotografia, a non sprofondare in quello stato di apatia e di superficialità che spesso ci attanaglia ma ci spinge, con poetica emozione, a recuperare almeno in parte quell’armonia tra corpo e spirito, capace di donarci una visione condivisa con tutto il Creato».
Il quarto Festival Francescano, il primo di Rimini, è un Festival al femminile: prendendo spunto dall'VIII centenario della consacrazione di Chiara d'Assisi si è parlato di donne e soprattutto hanno parlato le donne. Un Festival plurale: l'icona potrebbe essere costituita dalla tavola rotonda che vedeva per la prima volta sedute l'una accanto all'altra - e non, come sempre, l'una di fronte all'altra - Elsa Fornero e Susanna Camusso; oppure da un'altra tavola rotonda dove tre donne, una ebrea, una cristiana e una musulmana - le abbiamo chiamate Sara, Maria e Fatima - hanno parlato del loro Dio.
Leggendo le diverse parti in cui il testo è suddiviso ci vengono sotto gli occhi nomi di persone che accompagnano, generazione dopo generazione, le tappe dell'esistenza delle Suore Francescane Missionarie di Cristo. I nomi che man mano le pagine del presente volume fanno emergere dall'anonimato rivelano volti e storie di fede inimmaginabili, tratti di carità eroica nascosta, segni di speranza certa, personalità concrete di suore che nel tempo hanno seguito Cristo e ora vivono con Lui.
Chiamiamoli Atti e non se ne parli più. Al termine di un convegno, di un simposio, di una "Tre giorni" che si rispetti, vengono raccolti e pubblicati gli interventi principali: servono non solo per la "memoria documentaria" di qualcosa di importante, ma anche per allargarne e prolungarne i benefici effetti. È quanto abbiamo fatto con i Festival Francescani del 2009 e del 2010 e quanto intendiamo fare ora per quello del 2011 che conclude il "ciclo di Reggio Emilia". Con "Francesco d'Italia", questo il claim del Festival Francescano 2011, ci siamo inseriti nelle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia, con pubblico riconoscimento della Presidenza della Repubblica e con motivazioni sempre più vaste e profonde emerse chiaramente negli interventi programmati per ricordare il rapporto tra Francesco e i francescani da una parte e l'Italia e gli italiani dall'altra.
Già in vista del terzo Festival Francescano (2011) ecco apparire gli Atti del secondo (2010): sarebbe davvero un peccato perdere tanta ricchezza, limitandone la gioiosa fruizione a soli tre giorni. Come nel Testamento di san Francesco, il ricordo non ha semplice scopo storico e archivistico, ma diventa stimolo e riproposizione per un cammino che si è avviato e che pare voglia continuare negli anni - anzi, proprio ogni anno - migliorando progressivamente: ad ogni Festival corrisponderà un libro che farà da scalino su cui poggiare per quello successivo. Questo secondo volume porta il titolo del secondo Festival: "Fratelli è possibile?"
No, non sono Atti veri e propri, è solo la continuazione di un'esperienza bella, che ha coinvolto profondamente noi organizzatori per primi, meravigliandoci per l'accoglienza straordinaria che la gente - tanta gente: venticinquesima presenze! - ha riservato a un'idea un po' pazza sulla quale abbiamo scommesso e che un po' di corsa abbiamo concretizzato. Ci è sembrato un peccato terminare quell'esperienza alla fine dei tre giorni, e allora si è pensato di prolungarla e di allargarle in qualche modo anche a chi materialmente nn era perente in piazza a Reggio Emilia nei giorni 25-27 settembre 2009.
Meditazione pensosa sulle "vie" lungo le quali Dio è alla ricerca del cuore dell'uomo questo libro coordina ricche citazioni degli scritti di Francesco e di Chiara e delle loro biografie.
Un percorso tra i gesti della "spoliazione" e della "vestizione" nell'esperienza di Francesco, e una riproposizione delle "Lodi" pregate col santo di Assisi.