Catalogo della mostra che Aosta ha dedicato al suo santo. Catalogo volto alla divulgazione della vita e dell'opera di Sant'Anselmo da Aosta, mediante la ricostruzione sintetica delle vicende umane e del pensiero di un protagonista della scena politica e intellettuale del secolo che ha visto un profondo rinnovamento della civiltà europea.
La ricerca di una “intelligenza della fede”, che già appare con chiarezza dagli inizi della storia della teologia, raggiunge un suo vertice nel secolo XIII: il secolo in cui, o per le versioni latine dagli originali o per le varie mediazioni arabe ed ebraiche, si trovano largamente disponibili le fonti del pensiero antico, soprattutto aristotelico. Questo ingresso filosofico tocca e coinvolge lo stesso sapere teologico, riguardo al quale sorge una serie di quaestiones relative al suo carattere “scientifico”, al suo statuto, alla sua proprietà e identità, alla sua connessione con le altre forme di sapere.
Da qui il senso del titolo del nostro volume "La nuova razionalità": “nuova” per i tratti sintomatici e “inediti” che la teologia assume in questo secolo.
Il volume si compone di saggi: si possono considerare come introduzioni metodologico-storiche i lavori di Jacques Verger e di Jozef Brams, che presentano, rispettivamente, le istituzioni e le connotazioni del sapere nel secolo XIII, e il grande evento della riscoperta di Aristotele, che in questo secolo si porta a compimento. Del pensiero teologico e filosofico arabo ed ebraico medievale trattano invece rispettivamente Jean Jolivet e Maurice-Ruben Hayoun. Agli inizi teologici di Oxford è dedicato il contributo di James McEvoy, mentre a Inos Biffi si deve il profilo della teologia nel suo avviarsi e istituirsi a Parigi, con speciale risalto della scuola francescana e dei grandi maestri Alessandro Halense e Bonaventura e della scuola domenicana ancora parigina e oxoniana.
Dello stesso autore sono i due capitoli che chiudono il volume: quello su Alberto Magno, che ci riporta agli studia dei Predicatori a Parigi e a Colonia, e quello, ugualmente conciso ed essenziale, su Tommaso d’Aquino, con il quale la sacra doctrina nel secolo XIII raggiunge un suo, se non il suo, vertice.
Si può in ogni caso dire che, nel suo insieme, il secolo XIII, grazie all’appassionata ricerca dell’intellectus fidei, ha provocato un vigoroso, anzi, uno dei più vigorosi progetti culturali, che in una parola potremmo definire come “umanesimo”, dalle multiformi sfaccettature.
II volume contiene una raccolta di saggi su Bernardo di Clairvaux, a illustrare la multiforme e inesauribile ricchezza della sua personalità. Dopo un suo breve lucido profilo come monaco e scrittore, ecco il tema suggestivo della verecondia nell'abate di Clairvaux e nella teologia cisterciense; poi la teologia el'estetica nei suoi sermoni Super missus est; la sua peripezia con Abelardo, nuovamente letta; quindi l'arte, Bernardo e i cisterciensi, secondo un'interpretazione più vera e originale del rapporto tra l'antropologia religiosa e l'arte; e infine una testimonianza sul vissuto cisterciense oggi sotto la guida di Bernardo. Occasione della stesura di questi saggi: il secondo Convegno dedicato all'abate di Clairvaux da parte del Centro di Studi Cisterciensi dell'abbazia romana di Santa Croce in Gerusalemme, e l'inaugurazione della Cattedra di Teologia e Spiritualità Cisterciense promossa dallo stesso Centro presso l'Angelicum, l'Università che porta il nome di san Tommaso. Ecco perché alcuni degli interventi del volumetto illustrano la figura della teologia che questi ha elaborato nella "Scuola", insieme mettendo in luce l'intima dimensione contemplativa ed esperienziale che anche il sapere teologico tomistico contiene e perciò l'affinità che unisce i due grandi maestri, che continuano a insegnare che cosa sia la "sacra dottrina" e come ci si metta sulla sua strada.
L'ambito cronologico coperto dal Dizionario si estende dal I secolo d.C. fino al termine dell'età patristica e all'affermarsi del cristianesimo di epoca più propriamente medievale: per l'Occidente fino a Beda (ca. 673-735) e per l'Oriente greco fino a Giovanni Damasceno (ca. 675 - ca. 749). Per le altre aree cristiane (siriaca, copta, etiopica, georgiana e armena), in alcuni casi concreti, i criteri cronologici sono stati più elastici in ragione dell'evangelizzazione di tali aree e della particolare natura degli scritti e delle traduzioni in queste lingue. Le voci che compongono il Dizionario sono state scelte con la preoccupazione di riflettere nello spettro più ampio possibile la ricchezza e la varietà di aspetti dell'epoca patristica. Esse includono personaggi, dottrine, correnti culturali, vicende storiche e dati geografici, elementi liturgici e di spiritualità, realizzazioni artistiche e testimonianze archeologiche. I lemmi, disposti per ordine alfabetico, risultano facilmente reperibili. Argomenti e temi di maggior rilievo hanno richiesto una suddivisione interna delle singole voci, per permettere un approccio differenziato e una più celere utilizzazione.
A cura dell'Istituto Patristico Augustinianum di Roma
Il Dizionario è diviso in tre volumi: questo terzo volume raccoglie i lemmi dalla P alla Z. Tutti i lemmi hanno subìto interventi, sia di aggiornamento del testo, sia nella biografia, e come precisa la presentazione di questa nuova edizione, ne sono stati aggiunti circa 500.
I testi pubblicati in questo volume costituiscono vere e proprie pietre miliari della letteratura cristiana delle origini, sia per la loro importanza teologica e morale, sia per la loro antichità. La Didachè, in particolare, è tra gli scritti più antichi: l'Autore, anonimo, intende presentare l'insegnamento di Dio, rivelato nella Sacra Scrittura. Prima Lettera di Clemente Romano ai Corinzi, scritta intorno al 95-98 d.C. ed attribuita a papa Clemente, non è una lettera, ma un'omelia che ha conosciuto un'enorme diffusione nell'antichità. Il messaggio di fondo della Lettera è che bisogna essere «umili e senza vanagloria, volendo più obbedire che comandare». A Diogneto è uno scritto anonimo nel quale si traccia un profilo della mentalità cristiana e dei suoi princìpi basilari.
Con il nome di Sibilla si indicava nel mondo antico, greco e romano, pagano e cristiano, fino al Medioevo, una tipologia di profetessa invasata che per volere del dio ed in preda alla possessione divina annunciava "tristi cose". Nel passaggio dal mondo pagano a quello cristiano, le profezie della Sibilla mutano di contenuto: la Sibilla continua a profetare poiché posseduta da un Dio (ora non più Apollo, ma Jahwé); i suoi oracoli sono sempre espressi in esametri e contengono l'annuncio di catastrofi che colpiranno l'umanità che ha tradito il volere divino, ma il suo è soprattutto l'invito alla conversione, poiché solo chi si affida alla “grazia” di Dio otterrà la salvezza. La presente raccolta degli Oracula Sybillina - 4230 esametri greci divisi in 12 libri - è il risultato di epoche differenti: i primi otto libri costituiscono la sezione più antica e furono probabilmente riuniti nel VI secolo da un "sibillista" senza rispettare alcun criterio filologico o cronologico. Il secondo gruppo di libri è di carattere prevalentemente storico: presenta un congruo numero di notizie storiche e/o frutto di creazione letteraria, relative al passato biblico e alla storia dei popoli e dei regn
La Lettera agli Ebrei, che presenta nell'ambito del Nuovo Testamento caratteristiche peculiari nella forma, nel contenuto e nello stile - costituisce un testo fondamentale per il suo profondo messaggio cristologico e offre un contributo notevole alla comprensione di Gesù come sommo sacerdote. I Curatori hanno scelto di fondare questo volume sul Commento alla Lettera agli Ebrei composto da Giovanni Crisostomo (347-407). Si tratta del primo commentario esaustivo sulla Lettera, che ha esercitato una profonda influenza sull'interpretazione successiva del testo sia in Oriente che in Occidente, e la cui eloquenza retorica è stata a lungo e ampiamente riconosciuta. Il volume offre quindi una selezione di commenti estremamente varia per generi letterari, tempi e contesti culturali, spaziando dal primo al nono secolo e dalla tradizione orientale a quella occidentale. Un tesoro di antica sapienza per la Chiesa di oggi.
E' un testo redatto nel primo secolo dell'era cristiana, fondamentale per ricostruire lo stile di vita dei cristiani e il rapporto tra di essi e il mondo in cui operavano. Si tratta anche di un testo di grande raffinatezza letteraria e stilistica.
In questi atti sono raccolti i contributi del terzo Forum Steiniano con tema il linguaggio di Edith Stein. Diversi studiosi, infatti, analizzano i diversi aspetti e rilevanze del linguaggio di Edith Stein da quello biblico a quello fenomenologico.
L'opera divide i lemmi in tre volumi. Tutti i lemmi hanno subito interventi rispetto alla prima edizione del 1984, sia di aggiornamento del testo, sia nella biografia, ne sono stati aggiunti circa 500.
Una raccolta di brani che rientrano nei generi letterari dell'Historia monachorum e del bios.
"C’è chi ti ascolta. Non esitare a pregare. Chi ti ascolta è dentro di te: è una delle frasi più celebri di Agostino. Filosofo, teologo, mistico, poeta e pastore, Agostino è stato il più grande Autore latino dei primi secoli dell’era cristiana e certamente una delle figure che hanno esercitato una profonda e duratura influenza in ogni campo della cultura occidentale. Nessuno come lui ha saputo capire la natura umana, e la sua stessa avventura esistenziale – simbolo dell’eterna ricerca di Dio da parte dell’uomo – è capace ancora oggi di commuovere, emozionare, insegnare. Nel 1650° anniversario della nascita, la raccolta di 365 frasi di Agostino vuole essere un omaggio e un’occasione per scoprire o riavvicinare un “uomo incomparabile di cui un po’ tutti … ci sentiamo discepoli e figli” (Giovanni Paolo II).