Il coniglio Bob vorrebbe sapere che cosa c’è dietro l’unico albero che si vede sulla linea dell’orizzonte. Il suo amico Hilbert sostiene di saperlo e si vanta di aver viaggiato in tutto il mondo grazie a un mantello speciale. Ma Bob non è così sicuro di potersi fidare… Le cose che non conosciamo accendono la nostra curiosità, ma a volte ci spaventano. Dove troviamo il coraggio di andare a vedere?
Questo libro è una festa in cui il pensiero si muove – o, meglio, nuota, duella, danza, lotta, vola – sulle orme del santo di Assisi. È come se i dipinti di Giotto iniziassero a parlare. Come se le fonti francescane prendessero all’improvviso la forma di un romanzo. Una leggerezza che sa di santità. L’incanto di un mondo possibile, l’eco delle risate del giullare di Dio, la sua passione per ogni creatura, un amore di cristallo fra lui e Chiara. E anche la sovrana noncuranza di sé nei confronti del male e della sofferenza e la spensieratezza con cui Francesco si beffa dei demoni bricconi.
Sommario
Ringraziamenti. 1. Il lamento della balia. 2. Francesco va alla guerra. 3. Un marito per Chiara. 4. Scegli il tuo nemico. 5. Assisi, due anni prima. 6. La battaglia. 7. Amore di terra lontana. 8. Prigionieri. 9. Il pretendente. 10. Il ritorno. 11. Avete un rivale. 12. L’ultima festa. 13. Francesco incontra un amico. 14. Il matrimonio è certo. 15. Altiero si vanta. 16. Il matto. 17. Il cantastorie maligno. 18. Aiutami, Gesù. 19. In punto di morte. 20. Una cosa della natura. 21. Satana la sa lunga. 22. I compagni. 23. L’incontro. 24. La doppia fuga. 25. Dio sarà riconoscere i suoi: Francesco e Innocenzo. 26. Francesco a corte. 27. La canzone di Altiero. 28. Il nuovo compagno. 29. I trucchi del Maligno. 30. In forma di giovane bellissimo: L’incendio. 31. Tiratemi fuori da questo posto. 32. L’età dell’oro. 33. San Francesco e il Soldano. 34. Francesco sul tetto: Aria nuova. 35. Un pazzo nel mondo. 36. In viaggio per la Verna. 37. Il monte della Verna: En attendant Jesus. 38. Sente Rolando che morte lo prende. 39. La guerra di Chiara. 40. Fine?
Note sull'autore
Barbara Alberti, scrittrice, sceneggiatrice e drammaturga, è autrice di numerosi libri, tra cui Gelosa di Majakovskij (Marsilio 2002), Vangelo secondo Maria (Castelvecchi 2017) e Non mi vendere, mamma (Nottetempo 2016). È anche coautrice di sceneggiature cinematografiche, tra cui Il portiere di notte di Liliana Cavani, Io sto con gli ippopotami, Monella e Melissa P. Ha collaborato con Amica, Il Fatto Quotidiano, Gioia, ha condotto su Radio24 il programma La guardiana del faro e partecipa come opinionista a programmi televisivi Rai e Mediaset.
Se il consolidarsi delle strutture ecclesiastiche e il definirsi della dottrina rappresentano spesso le angolature privilegiate negli studi sul cristianesimo antico, l'opera di McGowan riconsidera sotto una nuova luce la centralità degli aspetti celebrativi e rituali per la genesi della stessa identità cristiana. L'autore esamina il pasto, la parola, la musica (canto e danza), l'iniziazione e la purificazione, la preghiera, l'organizzazione del calendario e la nascita delle principali festività come gli ambiti in cui le prime comunità cristiane seppero celebrare e trasmettere la loro fede. Lo stile scorrevole e accattivante dell'esposizione non va a scapito della vasta documentazione, esaminata e presentata secondo un approccio rigoroso. Questa edizione del volume è stata ulteriormente arricchita nelle fonti patristiche e nella bibliografia; nuova è l'Appendice iconografica. L'opera è corredata da numerosi indici.
Il volume raccoglie una serie di contributi che mettono a confronto con l'oggi i temi che furono propri del beato Odoardo Focherini, martire della fraternità e della speranza, deportato nel campo di concentramento di Flossenbürg e morto, a 37 anni, nel sottocampo di Hersbruck nel 1944. Giovane carpigiano di origini trentine, primo giornalista a essere beatificato dalla Chiesa cattolica, negli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale si impegnò in prima persona e riuscì a mettere in salvo molti ebrei. La straordinarietà del suo esempio risiede nel fatto che egli non fu un eroe predestinato al gesto esemplare, ma un cristiano comune che visse secondo il Vangelo come un laico autentico. Dai vari interventi emerge con chiarezza l'attualità della sua figura, capace di aprirsi all'altro, opporsi all'antisemitismo, scegliere di non omologarsi alla cultura dominante. Contributi di Ermenegildo Manicardi, Luigi Lamma, Erio Castellucci, Giovanni Rossi, Guido Dotti, Milena Santerini, Giorgio Vecchio, Alessandro Rondoni, Roberto Righetti, Brunetto Salvarani.
Gli adesivi rimovibili all'interno del volumetto cartonato permettono ai piccoli di divertirsi più e più volte nel completare le simpatiche illustrazioni con i personaggi e gli elementi mancanti. I brevi testi, redatti con un linguaggio semplice e adatto ai bambini in età prescolare (dai 2 ai 6 anni), raccontano la storia del Natale, dall'Annunciazione alla visita dei Magi. All'interno un poster in cartoncino del presepe, anch'esso corredato di stickers, da staccare e conservare. Età di lettura: da 3 anni.
Oltre 300 lettere, molte delle quali pubblicate per la prima volta in questo libro, compongono il copioso epistolario tra don Primo Mazzolari e i vescovi della sua diocesi di Cremona: Geremia Bonomelli, Giovanni Cazzani e Danio Bolognini. Si tratta di un vero e proprio patrimonio di spiritualità, che permette di approfondire le diverse stagioni del ministero sacerdotale del parroco di Bozzolo e di mostrare il suo rapporto filiale con l'autorità ecclesiastica, senza nascondere incomprensioni e crisi. Anche i vescovi fanno emergere i loro diversi temperamenti e il loro differente approccio nei confronti di Mazzolari. L'epistolario è un utile tassello per approfondire la figura del parroco, ma anche per sondare la spiritualità cristiana come luogo di incarnazione e di decisioni, soprattutto in merito al tema tanto discusso dell'obbedienza. Le lettere mostrano la fatica della fedeltà al vangelo e rivelano schiettezza, apertura di cuore, fiducia, sostegno, dubbi, incoraggiamenti, condivisione, ragionevolezza. Un quadro di fede e di amore alla Chiesa tutt'altro che scontato.
Una navigazione tra le tante isole dell'Italia multireligiosa consente di esplorare il pluralismo confessionale che si sta faticosamente affermando anche nel Paese in cui "non possiamo non dirci cristiani". È una ricerca sui ponti di comunicazione e sui luoghi di incontro che favoriscono l'integrazione e la coesione sociale in un tempo attraversato anche da radicalismi e fondamentalismi, ma anche un'indagine per cogliere gli elementi di continuità, le fratture e le novità nelle espressioni religiose degli italiani. A partire dall'"effetto papa Francesco", che ha avviato dinamiche sorprendenti e inedite sia all'interno della comunità cattolica sia nei circuiti del dialogo ecumenico.
Teologi, biblisti e filosofi di diverse Chiese cristiane e diverse religioni riflettono sulla fragilità di Dio. L'occasione è offerta dal primo anniversario di un fatto di cronaca, il terremoto che ha sconvolto l'Emilia-Romagna nel maggio 2012 e che ha provocato domande cui è arduo rispondere. Non è difficile comprendere perché il solo pensiero di un sisma produca un senso di ansia e non occorre aver letto Kierkegaard per sapere che l'angoscia è prodotta dal possibile e non dal reale. Accanto a mille problemi urgenti e materiali, quell'evento suscita una riflessione sulla fragilità degli esseri umani, delle comunità e delle Chiese nei confronti di ciò che è imprevisto e imprevedibile e mette a nudo la povertà che in genere sorregge le sicurezze, anch'esse, alla prova dei fatti, estremamente fragili.
Fra i poli contrapposti di un forte antropocentrismo (l'uomo come capolavoro della creazione, sul quale tutto è centrato) e di un forte evoluzionismo (l'uomo come prodotto casuale dell'evoluzione), esiste un ampio spettro di concezioni sull'essere umano. Si va dall'immagine del superuomo di Nietzsche fino alla descrizione dell'uomo come macchina intelligente, il cui cervello funziona alla stregua di un computer.
Sono concezioni che non passano accanto all'individuo senza influire sulla coscienza che egli ha di sé. Sempre meno tale coscienza è quella espressa dal filosofo francese Gabriel Marcel con l'immagine dell'uomo viator dell'infinito, alla ricerca del tutto diverso. La domanda del salmista: Che cos'è l'uomo, o Dio, ché ti ricordi di lui? difficilmente è ancora posta in questo modo, e rimane pure senza risposta.
La consapevolezza che l'uomo ha di sé esercita un decisivo influsso sul modo con cui concepisce la vita e il mondo. Quando egli fonda la coscienza di sé sulla fede in Dio e su di essa struttura il suo vivere e il suo operare, nasce l'antropologia in quanto disciplina teologica.
Nella tradizione francescana la questione antropologica è totalmente integrata nella questione di Dio.
Sommario
Prefazione. Introduzione e formulazione del problema. A. La creazione. 1. L'origine della salvezza. 2. La determinazione della salvezza nel compimento finale della creazione. B. La realtà senza salvezza. 3. L'uomo come peccatore e la miseria della vita umana. C. La nuova creazione. 4. La salvezza di Dio nel mondo e il compimento della salvezza. D. Antropologia teologica ed ethos fondamento di una prassi. 5. La salvezza di Dio e la realtà umana.. Bibliografia.
Note sull' autore
Johannes B. Freyer (1953) è entrato nella provincia Frati Minori dei Tre Re Magi di Colonia nel 1977, ha emesso la professione solenne nel 1982 e ricevuto l'ordinazione presbiterale nel 1983. Ha studiato teologia a Münster, Lucerna, Bonn, Roma e Treviri; qui conclude gli studi teologici con la libera docenza in dogmatica e storia del dogma. Attualmente è rettore della Pontificia Università Antonianum, dove insegna dal 1996. È direttore della sezione di filosofia e teologia francescana al Centro Quaracchi di Grottaferrata (RM). Ha occupato e occupa incarichi di rilievo all'interno dell'Ordine e della sua provincia religiosa.
Il manuale è il prodotto di oltre 25 anni di insegnamento ed ha lo scopo di offrire un quadro essenziale di sintesi, nel quale collocare anche i temi nuovi o di approfondimento specifico. I temi trattati sono infatti stati oggetto di vivaci discussioni negli ultimi decenni: basti pensare al controverso rapporto tra legge e coscienza. Tuttavia il corso privilegia lo sviluppo sistematico della materia rispetto alla sua presentazione in forma problematica.
Le sei parti del volume sintetizzano altrettanti trattati, ormai classici nell'insegnamento della morale cattolica: la storia della teologia morale, la sua fondazione, il soggetto dell'agire morale e le sue espressioni, la coscienza, la legge morale e, infine, il peccato nella prospettiva della riconciliazione.
Della didattica, da cui è nato, il volume conserva un andamento semplice e schematico, allo scopo di facilitare la comprensione dei concetti e dei problemi di tutta l'area della teologia morale fondamentale e generale.
Note sull’autore
Bruno Fabio Pighin, nato nel 1944, è presbitero della diocesi di Concordia-Pordenone; ha conseguito il dottorato in teologia morale, la licenza in diritto canonico e il diploma in psicologia; insegna teologia morale e diritto canonico nel seminario diocesano, affiliato alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, e all'ISSR di Padova in Portogruaro. Nella sua attività pastorale e nei suoi scritti si è interessato anche di pastorale sanitaria. Tra le opere ricordiamo Psicologia generale. Sintesi introduttiva (1977), Diritti del malato e assistenza ospedaliera (1986), Assistenza al malato "terminale" (1987), Comunicazioni difficili nella sanità (1988), La sanità nell'era tecnologica (1989) e, con S. Corrà, Il vescovo emerito. Riflessioni confidenziali e profilo giuridico (2001). Ha collaborato a numerose riviste, tra le quali Rivista di teologia morale e Orizzonte medico.