Il volume raccoglie i contributi scritti in memoriam di Giuseppe Mari (1965-2018). Era professore ordinario di Pedagogia generale presso l'Università Cattolica di Milano, ma anche docente presso l'Istituto Universitario Salesiano di Venezia e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano. Fecondo studioso, di grande acume e umanità, certamente interessato alle dimensioni fondative, senza tuttavia trascurare le sollecitazioni più attuali che attraversano il mondo dell'educazione. La sua riflessione sa coniugare puntuali riferimenti di filosofia dell'educazione, incarnandoli in un contesto pratico-esperienziale sempre attento a raccogliere e rilanciare le questioni che interrogano coloro che sono impegnati fattivamente nei diversi ambiti educativi. Infatti, il contributo instancabile di Giuseppe Mari è stato sempre attento nell'accogliere la complessa sfida cui l'educazione è chiamata nella ricerca e costruzione della vita buona.
Il volume è il frutto di una riflessione e di un lavoro condiviso sul tema dell'osservazione, che ha coinvolto professionisti ed esperti su campo, oltre agli stessi docenti del corso di studi in Educatore nei servizi per l'infanzia dell'Università di Bologna. Siamo partiti dalla volontà di riflettere sull'identità e quindi sulle ragioni stesse del nostro percorso di laurea triennale, innanzitutto per evitare il rischio della frammentazione e della disorganicità di un'offerta formativa molto ricca e differenziata, e insieme per promuovere negli studenti e nelle studentesse la consapevolezza del senso e del significato di una professionalità educativa rivolta alla prima infanzia. Una professionalità estremamente delicata e complessa che richiede la costruzione di buone prassi, orientate alla maturazione di competenze che trovano proprio nella capacità di osservare quell'elemento-chiave, che costituisce per noi il perno, l'asse portante, su cui si incentra il lavoro delle educatrici/ori nei nidi e nei servizi 0-3. I capitoli che compongono il volume affrontano infatti l'osservazione da diverse angolazioni, che convergono su ricorrenti parole-chiave (responsabilità, cura, ascolto, empatia, preoccupazione, sospensione del giudizio, attenzione), e che rimandano a costrutti teorici, a pratiche, strumenti, sperimentazioni. Eleggendo l'osservazione a nucleo tematico, trasversale, che fa da trait d'union tra gli insegnamenti teorici, i laboratori, l'attività di tirocinio, il volume valorizza la feconda interdipendenza tra il piano della teoria, quello della ricerca e quello della pratica, risultando dunque un imprescindibile strumento in grado di accompagnare le studentesse e gli studenti dei corsi per Educatore nei servizi per l'infanzia.
Contributo a più mani al dibattito sulle ragioni che sostengono l'istituto familiare, il volume persegue l'obiettivo di un'analisi oggettivamente condotta, con l'apporto di varie discipline, sulla base di recenti indagini statistiche e dei rapporti del Centro Internazionale Studi Famiglia. L'approccio metodologico estrae la famiglia dai confini della categoria del privato, facendo emergere in maniera ineludibile l'intreccio tra famiglia e società. Apre il volume un ampio saggio introduttivo che contestualizza lo studio nel dibattito politico e legislativo attuale.