La fine dell'ancien regime e i recentissimi eventi di un panorama internazionale dominato dalla globalizzazione e da nuove e violente tensioni segnano rispettivamente il termine a quo e ad quem di due secoli in cui l'identità del mondo contemporaneo ha assunto differenti connotazioni. Con un quadro di riferimento mondiale, l'autore mostra le interazioni tra i processi internazionali e le realtà nazionali e locali, pur privilegiando le vicende europee e italiane. Pensato come testo base per l'insegnamento della storia contemporanea nelle università, il volume ripercorre, in modo chiaro e sintetico, l'arco dei principali eventi e problemi che hanno attraversato l'età contemporanea. In questa terza edizione il panorama si allarga alle conseguenze della crisi mondiale del 2008 e al persistente predominio dei mercati finanziari, al tramonto dell'Unione europea, alle grandi migrazioni, alla riduzione della democrazia, ai nuovi conflitti nel Medio Oriente e in Africa, alla diffusione dei terrorismi, fino alle difficoltà attuali della situazione italiana.
Espressione di una politica fatta di passioni civili e di rigore intellettuale e morale, Enrico Berlinguer continua a rappresentare per molti una figura unica e affascinante. Al fallimentare sistema sovietico contrappose un modello che coniugava strettamente comunismo, libertà, democrazia e pluralismo. Insieme ai leader del socialismo nord-europeo, Willy Brandt e Olof Palme, comprese che i problemi più drammatici del mondo venivano dagli squilibri tra il Nord del benessere e il Sud della fame. La sua condanna del consumismo più sfrenato andò di pari passo con la costante denuncia della "questione morale", intesa quale degrado del sistema politico e istituzionale italiano. Non possiamo sapere come sarebbe andata la storia d'Italia se Berlinguer non fosse scomparso prematuramente nel 1984. Sappiamo com'è andata dopo la sua morte.
La fine dell'"ancien regime" e i recentissimi eventi di un panorama internazionale dominato dalla globalizzazione e da nuove e violente tensioni segnano, rispettivamente, il termine "a quo e ad quem" di due secoli in cui l'identità del mondo contemporaneo assume i suoi connotati peculiari e spesso contraddittori. Con un quadro di riferimento mondiale, l'autore mostra le interazioni tra i processi internazionali e le realtà nazionali e locali, pur privilegiando le vicende europee e italiane. Pensato come testo base per l'insegnamento della storia contemporanea nelle nuove lauree triennali, il volume ripercorre l'intero arco degli eventi e dei problemi che hanno attraversato l'età contemporanea. In questa nuova edizione dedica particolare attenzione agli eventi degli ultimi anni, dall'11 settembre 2001 alle guerre irachena e afgana, dalla forte crescita delle economie asiatiche e dei paesi emergenti all'ultimo quindicennio italiano.
All'indomani della guerra e della dissoluzione dello stato monarchico-fascista,la nuova classe dirigente democratica e il mondo del lavoro, pur tra profondi contrasti politici e sociali, riuscirono a trasformare una nazione disfatta in un grande paese avanzato. Poi, dagli anni sessanta, i forti conflitti interni e i pesanti condizionamenti internazionali, in un clima avvelenato dal terrorismo e dalle stragi, frenarono quell'impulso, facendo prevalere le resistenze alle riforme sociali e al governo dello sviluppo. Con la fine del mondo bipolare, un sistema politico estenuato dalla corruzione è crollato insieme ai partiti democratici fondati con la repubblica. Ma neanche la fine di quella che è stata chiamata impropriamente la "prima repubblica" ha portato ad una vera rigenerazione del sistema, lasciando il campo, invece, a una sempre più pronunciata personalizzazione e spettacolarizzazione della politica. Con il risultato che l'identità della nostra democrazia repubblicana, pur avendo ormai un'età superiore all'Italia liberale e una durata tre volte più lunga del regime fascista, rimane ancora incerta. E non sembra fuori luogo oggi, all'alba di una crisi di dimensioni mondiali, riconsiderare la storia più recente del nostro paese al fine di individuare le questioni tuttora irrisolte, alla ricerca di soluzioni che ci portino ad affrontare il futuro con spirito costruttivo.