A Chieri Giovanni Bosco visse una duplice esperienza: il periodo della scuola pubblica e quello degli studi seminaristici. Il primo è contrassegnato da un’attività disarticolata e febbrile al di sopra delle righe, in cui investe tutte le risorse di cui dispone. Il secondo è, invece, segnato dalla regolarità e dall’ascesi, in cui si obbliga al rigore comportamentale. Molto sciolto in città, forse più legato in seminario. Del resto, l’indole va governata e le doti disciplinate. Due tappe opposte e necessarie alla sua formazione, poiché grazie ad esse si affina il leader poliedrico, che non si arrende di fronte alle circostanze contrarie, e s’imposta il chierico devoto, che deve acquisire il sensus Ecclesiae nello spirito obbedienziale. Costante rimane l’ardore apostolico e la dimensione orante.
È arrivato a Chieri a sedici anni carico di essenzialità (diciamo pure in condizione di povertà!), con il bagaglio della esperienza di chi vive in campagna, con la buona volontà di chi desidera qualcosa di importante e di nuovo. È ripartito da Chieri per Torino giovane prete ventiseienne, con una spiritualità ben fondata, una cultura notevole, arricchito di ulteriori esperienze di vita umanamente profonde, con la prospettiva di fronte a sé della disponibilità generosa di rendersi aperto alle vicende e alle persone del ministero pastorale, particolarmente a favore dei giovani.
Il volume illustra e documenta il periodo della frequenza di Giovanni Bosco alle scuole pubbliche (1831-1835) e quella al seminario (1835-1841) in Chieri. Gli episodi della sua vita sono tratti dalla narrazione fatta da don G.B. Lemoyne nel primo volume delle Memorie Biografiche e da don Bosco stesso nelle Memorie dell’Oratorio. La documentazione è tratta dal Libro di Secondo Caselle, Giovanni Bosco studente. Chieri 1831-41: dieci anni che valgono una vita.
I libri di cucina spiegano come utilizzare al meglio le più diverse materie prime ma nessuno spiega come utilizzare la più diffusa e sempre presente materia prima che ci sia: l'avanzo. E il suo confratello, lo scarto. Se ben lavorati avanzi scarti permettono di fare delle preparazioni buone e interessanti. Questo ricettario vi consiglia come ben lavorare avanzi e scarti. Troverete 69 capitoli, ognuno dedicato a un avanzo o a uno scarto, da Agnello in forno e in umido a Zuppe e minestre, con un totale di 517 ricette fra antipasti, primi, secondi, dolci e salse; 32 fotografie a colori dei piatti più gustosi.
«L'idea del libro è nata al seguito di una mail di una lettrice. Che diceva, in sintesi: "Mi hanno regalato 'Cuochi si diventa'. L'ho molto apprezzato ma c'è un problema. Lei nelle sue ricette postula sempre che il lettore sappia già cucinare, non precisa quasi mai l'intensità del gas, il tipo di casseruola da usare ecc. Capisco che deve e vuole essere sintetico, ma io che non sono brava ma voglio imparare, cosa devo fare? Non me la sento di affrontare le sue ricette così come sono. Le chiedo un piacere: me ne mandi una veramente completa, a prova di errore. Faccia questo sforzo e io mi industrierò per imparare ad usare 'Cuochi si diventa'... ". La lettrice aveva ragione. E quindi, subito, quella sera, le ho scritto una ricetta veramente esaustiva e precisa, però facile da eseguire. Ero convinto di avere scritto una ricetta "perfetta", ma mi sono scusato dicendo: però è noiosa. La lettrice mi ha risposto ringraziando - ed eseguendola con successo. Ma nella risposta mi ha detto: "Non è per nulla noiosa, io la trovo utile e divertente". Altre ricette sono seguite, utili, facili e divertenti. Il gioco era comunque divertente. Alla fine ho deciso di raccoglierle in un libro, che di fatto è una scuola di cucina. La scommessa è: imparando bene questa ricette, semplici ma "a prova di errore", impari i segreti della cucina e quindi puoi iniziare a volare da solo.» (Allan Bay)
La cucina di casa italiana è cambiata di più negli ultimi trent'anni che nei due secoli precedenti. Si pensi alle tecniche nuove, come il teflon, che ha permesso praticamente di eliminare i grassi. Si pensi a come sono cambiati i prodotti, sempre nuovi e numerosi, si pensi alla frollatura della carne e alla comparsa dei pesci, al sottovuoto e alla porzionatura fatta all'origine. Questo libro vuole proprio diventare una guida alla cucina di oggi e offrire ricette semplici, realizzate con gli ingredienti effettivamente presenti nei supermercati, bandendo lavorazioni complesse ed eccessivamente lunghe. Giornalista enogastronomico, amante delle commistioni di tecniche e prodotti diversi, Bay arricchisce il suo ricettario di aneddoti e citazioni.
È possibile fare andare d'accordo dieta dimagrante e piatti gustosi? Sembrava una scommessa impensabile, ma Allan Bay, famoso critico gastronomico, e Nicola Sorrentino, dietologo, l'hanno vinta. I due autori firmano un mese di ricette ghiotte ed equilibrate, buone da ogni punto di vista: perché ridurre i grassi e gli elementi ipercalorici dalla nostra tavola senza per questo privarci del gusto è possibile. Un mese di piatti leggeri e appetitosi, con indicazioni sul come procedere anche quando la dieta è finita, per dimagrire in salute e mangiare bene. Dalla prima colazione al bicchiere di vino, dalla parmigiana di melanzane all'impepata di cozze, piatti e consigli per dimagrire, migliorare la propria salute, ritrovare la forma e il sorriso. Perché chi l'ha detto che per perdere peso si deve anche perdere il buon umore?
C'è un vecchio adagio, presente in tutti i paesi del mondo soprattutto in relazione alla cucina. Dice così: ogni scarafone è bello a mamma sua. Cioè la propria cucina, del proprio paese, della propria regione, della propria città e soprattutto della propria mamma è sempre la migliore. Ciò detto, nessuno nega che esistano altre mamme, città, regioni e paesi dove si possa mangiare bene. Scopo di questo libro è di suffragare questa asserzione e stimolare i lettori alla curiosità verso le cucine e le ricette degli altri. E lo fa presentando, in tono lieve, le cucine dei vari paesi, dalla Germania agli Stati Uniti, dalla Mongolia alla Corea. Identificandone le caratteristiche salienti, con una particolare enfasi su quelle condividibili da tutti.
A tutti i bambini piace pasticciare. A tutti i bambini piace guardare la mamma mentre cucina. Partendo da queste due semplici considerazioni, Allan Bay ha messo a punto un semplice, divertente e pratico manuale di cucina per piccoli aspiranti cuochi. Cinquanta ricette gustose, divertenti sin dal titolo, spiegate con un linguaggio chiaro da un personaggio irresistibile: un maiale cuoco di nome Allan, accompagnato da un mozzo di cucina altrettanto irresistibile.
Questo volume completa il progetto del primo libro di Allan Bay, proponendo altre cinquecento ricette. Dopo la carne, le frattaglie e le vellutate è la volta del pesce, dei dolci e delle verdure. E poi ancora le paste cotte e i risotti. A conferma dell'organicità dell'opera, la struttura del "volume secondo" è uguale, manie comprese. Il tocco in più lo danno due nuove rubriche sparse per il libro: "Politicamente Scorretto", dove si stigmatizzano i luoghi comuni degli italiani a tavola, e "Si Fa Ma Non Si Dice", dove si esaltano alcuni prodotti amatissimi da tutti, ma quasi impresentabili essendo industriali.
Questa edizione compatta presenta il libro completo della cucina italiana con oltre 3.000 ricette per ogni occasione. Le ricette sono suddivise per gruppi omogenei (antipasti, salse e sughi, minestre e zuppe ecc.). Al ricettario si aggiunge un piccolo dizionario gastronomico e un indice generale per facilitare la ricerca delle ricette.
Una panoramica dell'Africa di oggi e delle possibilita di incontri e di scambi con l'Europa. I contributi di vari autori offrono una visione ampia e rea-listica dell'Africa e fanno di questo libro un manuale che favorisce l'incontro e lo scambio tra i due continenti, quello africano e quello europeo. La vicinanza geografica tra Africa ed Europa oggi puo diventare anche culturale ed economica. L'Italia, per la sua posizione, e come un ponte sul Mediterraneo e puo favorire l'incontro e lo scambio tra i due continenti. La relazione tra il Nord e il Sud del mondo sono diventate piu frequenti. Le iniziative culturali,l'apertura dei mercati europei, l'attuazione di un nuovo partenariato con l'Africa alla luce del nuovo progetto dell'Unione Africana sono spiragli che illuminano la possi- bilita di una globalizzazione non piu colonialista e sfrut- tatrice, ma solidale e rispettosa delle differenze. E' proprio in tale direzione che questo libro, nato da un confronto tra cittadini africani e cittadini europei, offre stimoli e orientamenti. Con un intervento del Card. Carlo Maria Martini.