Dalla prigione in cui era rinchiuso, il teologo Dietrich Bonhoeffer scriveva al suo discepolo e amico Eberhard Bethge parlando di «un cristianesimo non religioso» e di «un vivere davanti a Dio senza Dio». Le sue affermazioni continuano ancora oggi a pungere e interrogare il pensiero teologico e pastorale.La religione può essere intesa come un insieme di atti di culto, osservanze rituali, precetti da ottemperare, dogmi in cui credere per dare lode a Dio e ottenere la propria salvezza. Ma si dà lode a Dio osservando meticolosamente il culto e le leggi religiose o impegnandosi per la giustizia, lottando perché tutti gli uomini siano uguali in opportunità economiche e promuovendo la loro la dignità? Nulla va tolto al valore della preghiera e della liturgia, purché siano luoghi di incoraggiamento a cambiare il cuore e camminare verso il mondo.
Che la si professi o la si neghi, la fede investe l'uomo di molti interrogativi e scelte problematiche. Credere, infatti, è soprattutto affidarsi a qualcuno la cui parola e la cui presenza sembrano dare alla vita un senso o, ancora meglio, proporre una strada da percorrere con fiducia. La fede, che nel rapporto con la libertà, la felicità e la realizzazione di sé non stabilisce sempre e in modo automatico relazioni feconde, può sembrare talvolta una proposta di mortificazione della personalità, una via di rinuncia e di privazione per conquistarsi l'aldilà. Eppure la speranza della vita che supera la morte, non solo non nega, ma rivaluta l'importanza dell'esistenza terrena, la fedeltà alla terra non scalfisce la pregnanza dell'eternità, ma la rende possibile. Gesù, del resto, non ha parlato di vita eterna se non per rispondere a domande di altri e nelle sue risposte pone l'accento su un'esistenza piena e carica di possibilità. Il libro, che nasce dalla riflessione e dall'esperienza pastorale dell'autore, affronta il tema della fede in modo efficace, comprensibile e adatto a tutti. Prefazione di Ermes Ronchi.
L'imperfezione è il tema centrale di questo libro in cui Battista Borsato si discosta dagli argomenti affrontati nelle sue precedenti pubblicazioni. Accettare di sbagliare, vivere il senso del limite, saper convivere con le proprie imperfezioni ci rende più umani e anche più capaci di relazionarci con gli altri perché animati dal sentimento liberante della misericordia e della "compassione". Gesù non è venuto per i giusti (i perfetti), ma per i peccatori (gli imperfetti). Molte parabole ed episodi del Vangelo ci aiutano a entrare in questa nuova logica. L'uomo sviluppa le sue potenzialità vivendo più il senso del limite e dell'imperfezione che tendendo ansiosamente alla perfezione. Il "liberarsi dalla perfezione" sembra indulgere alla propria indolenza e al disimpegno. Invece l'impulso allo sviluppo del proprio potenziale umano è una realtà da valorizzare. La crescita umana, però, non avviene seguendo un'immagine ideale di sé, coltivando un'ideale sproporzionato, ma vivendo quello che ciascuno è, senza competizioni esasperanti e senza dover rincorrere mete al di fuori o al di sopra delle proprie capacità e delle proprie originali possibilità. Il diventare se stessi, senza sottostare a schemi, accettando i propri limiti e anche gli errori e le sconfitte è il contenuto dell'etica dell'imperfezione.
Il Cantico dei Cantici è un libro consacrato all'amore, dedicato a Lei e a Lui, l'eterna coppia che, apparendo sulla faccia della terra, viene avvolta nella felicità dell'amore come riflesso e bagliore dell'amore divino. Come dice l'autore "in verità non si potrebbe immaginare un amore più caldo,più sensuale, più incandescente di quello che vi è cantato, ed è importante che si trovi nella Bibbia, a smentire tutti coloro che si ostinano a immaginare il cristianesimo oppresso nella moderazione delle passioni!"
Molte iniziative coraggiosamente pensate e create per "evangelizzare" rischiano di essere sterili se manca il desiderio della fede, se quest'ultima non è vista al pari di un valore da cercare, della "perla preziosa", del "tesoro nascosto", ma viene piuttosto percepita quale mortificazione di sé, invito alla rinuncia, alla rassegnazione.
Come far nascere il desiderio di Dio? La ricerca di risposta è l'intento, forse ambizioso, del volume, nella convinzione che le donne e gli uomini di oggi manifestino in realtà una grande sete di spiritualità a cui è importante dare appagamento. Dio, infatti, ama l'uomo e apprezza la vita presente, ama la sua la libertà e vuole la sua felicità. «Battista e io siamo amici da tempo; pur vedendoci poco, ci diamo una mano nella ricerca del volto del Signore da presentare all'umanità di oggi. [...] Condivido la sua fiducia sulla possibilità di "accendere il desiderio di Dio" nel cuore dei nostri contemporanei, e cioè nei nostri cuori» (dalla Prefazione di L. Accattoli).
Sommario
Prefazione (L. Accattoli). I. IL DESIDERIO DI CREDERE. Come risvegliare il desiderio della fede? Educare a credere o ad amare? Come educare alla fede in famiglia? È importante per l'uomo credere in Dio? II. CRESCERE IN UMANITÀ. Educare a onorare il proprio limite. Educare alla tolleranza. Educare all'affettività. Educare a una sessualità gioiosa. Imparare a imparare. III. IL NUOVO VOLTO DI DIO. Ma Dio è cambiato? Dio ama l'uomo e apprezza la vita presente. Dio è «giusto»? Che cosa significa «giustizia di Dio»? Dio è uno che ama la libertà dell'uomo. Dio è uno che ama la felicità dell'uomo. IV. NUOVI ATTEGGIAMENTI DI FEDE. Pazienza: vivere l'incompiutezza. Coltivare il desiderio. Educarci al valore del pluralismo e al dialogo tra le religioni. C'è ancora voglia di pensare? In principio l'ascolto. La forza creatrice del perdono. Amarsi nell'imperfezione: dalla parabola del figlio prodigo (Lc 15,11-32). Aprirsi al trascendente. Il primato della persona sulla legge.
Note sull'autore
BATTISTA BORSATO è direttore dell'Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Vicenza. Presso le EDB ha pubblicato: Sposarsi nel Signore. Cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio (1989 112009); Nasce un popolo nuovo. Itinerario di preparazione al battesimo (1991 22007); Vita di coppia. Linee di spiritualità coniugale e familiare (1993 52003); Le sfide alla pastorale d'oggi. Vivere la fede e la Chiesa in modo adulto (1995); L'alterità come etica. Una lettura di Emmanuel Lévinas (1996); Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1997); Quale Chiesa? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1998); Immaginare il matrimonio (2000); Quale Gesù? La sua avventura e le sue scelte (2003); L'avventura sponsale. Linee di pastorale coniugale e familiare (2006).
Descrizione dell'opera
Matrimonio e famiglia sono le situazioni più umanizzanti dove le persone ritrovano se stesse e assaporano la gioia di vivere. Sposarsi infatti non è mortificarsi, ma piuttosto liberarsi l’uno con l’altro per scoprire e vivere ciascuno la propria chiamata. Così chiarisce Emmanuel Lévinas: «Amare è prendersi cura del destino dell’altro».
Ma le alte idealità presenti nell’amore sponsale e splendidamente ritratte nei primi due capitoli della Genesi sono oggi attraversate da gravissime ombre: cresce la tendenza a convivere stabilmente, ci si sposa senza troppa convinzione, ci si separa con facilità. Come accompagnare i giovani e gli sposi a coltivare e costruire l’amore? Sollecitate dal contatto vivo con fidanzati e sposi, le riflessioni dell’autore nascono dall’ascolto attento delle pulsioni e tensioni rilevabili nell’attuale realtà e mirano a far brillare l’utopia dell’amore in cui le persone possono non solo gustare l’ebbrezza e la passione, ma anche avvertire la presenza del divino.
Sommario
Prefazione. Premessa. Che cosa si intende per «pastorale» matrimoniale? Perché è importante la pastorale familiare? La famiglia sta cambiando: linee culturali emergenti. Perché sposarsi? Perché sposarsi in Chiesa? Il progetto di Dio sul matrimonio. Quale fedeltà? Quale indissolubilità? Vivere il dono della sessualità. Valore e senso del piacere. I figli tra rinvio, rinuncia e pretesa. Gli sposi e i loro genitori: quale equilibrio? Fidanzamento: imparare a vivere l’alterità. Volti e percorsi dei fidanzati che chiedono di sposarsi. Identità della coppia animatrice. Le convivenze coniugali: come guardarle? Una lettura disincantata e propositiva. Divorziati risposati: quale pastorale? Quale pastorale dei divorziati risposati è oggi possibile? Quali prospettive per il futuro? Rinnovare la coppia per rinnovare la Chiesa. Qual è il ruolo della famiglia nell’iniziazione cristiana? Tempi della preghiera e vita di coppia e di famiglia. Famiglia soggetto politico. Atteggiamenti di fondo verso cui educarci ed educare fidanzati e sposi. Ci sono segni di speranza nell’attuale situazione matrimoniale e familiare? Bibliografia.
Note sull'autore
Battista Borsato è direttore dell’Ufficio di pastorale familiare della diocesi di Vicenza. Presso le EDB ha pubblicato: Sposarsi nel Signore. Cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio (1989 122004); Nasce un popolo nuovo (1991); Vita di coppia. Linee di spiritualità coniugale e familiare (1993 52003); Le sfide alla pastorale d’oggi. Vivere la fede e la Chiesa in modo adulto (1995); L’alterità come etica. Una lettura di Emmanuel Lévinas (1996); Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1997); Quale Chiesa? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1998); Immaginare il matrimonio (2000); Quale Gesù? La sua avventura e le sue scelte (2003).
L’interesse per la figura di Gesù è oggi in continuo aumento: la sua persona suscita fascino e attrazione anche in quanti non si professano credenti, il suo comportamento, le sue scelte e prese di posizione, rispetto agli usi del tempom, sono ricchi di spunti così interessanti da aver spinto gli studiosi a interrogarsi su cosa abbia ancora da dire l'uomo Gesù, che la fede nei secoli ha alquanto trascurato per esaltarne la divinità. Con il consueto stile agile e immediato, l’autore espone la ricchezza delle nuove acquisizioni di biblisti e teologi, adattandole alla sensibilità dei fedeli e alle loro esigenze di vita, affinché non restino patrimonio degli specialisti, ma diventino alimento della liturgia e della pietà della Chiesa.
Note sull'autore
Battista Borsato è parroco e direttore dell'Ufficio pastorale diocesano di Vicenza per il matrimonio e la famiglia. Fa parte della redazione della rivista Matrimonio. Ha pubblicato volumi di grande successo, tra i quali segnaliamo presso le EDB: Nasce un popolo nuovo (1991); Sposarsi nel Signore. Cammino di riscoperta del sacramento del matrimonio (1989, 112002); Vita di coppia. Linee di spiritualità coniugale e familiare (1993, 41999); Le sfide alla pastorale d'oggi. Vivere la fede e la Chiesa in modo adulto (1995); L'alterità come etica. Una lettura di Emmanuel Lévinas (1996); Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1997); Quale Chiesa? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti (1998); Immaginare il matrimonio (2000).
Amare è compiere l'esodo dall'io all'altro, è la chiamata a lasciare la propria terra (il proprio io) per camminare verso un'altra terra (l'altra persona). È lo stesso dinamismo che si compie nell'atto di fede. Parlare dell'amore dell'uomo e della donna significa dunque toccare la struttura dell'essere umano come aperto all'altro. L'amore è percepire che l'io non è tutto, non basta a se stesso e sente il desiderio dell'altro: una porta, questa, dietro la quale se ne possono aprire tante altre, fino a quella che immette all'Altro che è Dio. Nei vari capitoli del volume l'autore tenta di scrutare e disegnare questo intreccio in cui le varie realtà - amore umano, fede, Chiesa, mondo - si illuminano reciprocamente quasi a prospettare che nessuna di esse può chiarirsi e crescere senza le altre. La relazione matrimoniale è inoltre paradigma delle relazioni che dovrebbero irrompere anche dentro la Chiesa, perché diventi comunità nuziale, dove prima dei ruoli ci sono le persone, prima dell'organizzazione c'è la comunione, prima del passato c'è la tensione al futuro.