Personalità brillante, tra le più riconosciute nel Seicento, Jacqueline Pascal è «figlia e sorella esemplare, monaca per scelta» e giovane dal precoce genio poetico, come si legge in queste pagine. Sono raccolti, in ordine cronologico, i suoi scritti scelti tra i primi versi, i sonetti e una fitta corrispondenza con i membri della famiglia: il padre, la sorella Gilberte, le nipoti, e non per ultimo il fratello Blaise, del quale traccia un inedito ritratto e con cui scambia lettere che lasciano trasparire la dualità di un rapporto fatto di complicità ma anche di scelte e punti di vista differenti, capaci di generare veri e propri "uragani", per poi lasciare nuovamente spazio al sereno. Sono queste le memorie di una giovane che rinuncia alla vita mondana per indossare le vesti di suor Jacqueline de Sainte Euphémie e dedicare tutta la propria esistenza alla ricerca spirituale, al servizio a Dio, che realizza attraverso la mansione di educatrice interna al monastero. Testi dai quali non può non trasparire l'aria di fermento culturale in atto nella abbazia di Port-Royal, culla della Riforma cattolica e del giansenismo, del quale racconta la storia che si intreccia a quella di donna e monaca: alla storia di un'anima.
Il volume narra la vita di Don Bosco in forma semplice e vivace, attingendo dalla vasta documentazione e dalle numerose testimonianze dell'epoca; e colloca la vicenda del santo nella storia sociopolitica ed ecclesiale del tempo.
Un noto scrittore e un affermato cartoonist presentano la biografia di Don Bosco a fumetti. La vita del grande educatore scorre sotto gli occhi come un piacevole spettacolo, interessante per ragazzi e adulti.
piacevole storiella educativa che conferma l estro crestivo e la capacita comunicativa, anche attraverso gli scritti, di teresio bosco.
toccante descrizione che testimonia la realta e le suggestioni evocate dall apparizione della madonna a tre giovani ragazzini; testo vibrante e coinvolgente.
Si vuole individuare nella Bibbia la portata del valore del nome, cioè che cosa implica nel testo sacro il significato e la portata della denominazione data alle realtà umane, da parte dall'uomo, e, in qualche modo, da dio stesso.
La riflessione dell'intera vita di padre Sertillanges è riassunta in questa sua ultima opera, rimasta incompiuta, che affronta la ponderosa tematica del male. È su questo che il domenicano riflette, da storico del pensiero e da meditativo, perché non diventi una paralizzante malattia dello spirito - rischio del periodo in cui scriveva, successivo alla seconda guerra mondiale, ma anche di ogni tempo di crisi, compreso il nostro. Il primo volume espone criticamente la storia del problema del male: dalla preistoria all'antico oriente, da Grecia e Roma classiche al pensiero cristiano, da Cartesio e Kant al pessimismo francese, fino all'esistenzialismo. Nel secondo l'autore presenta la visione cristiana della teodicea: l'origine del male, il problema capitale dei rapporti fra Dio e la sua creazione e il peccato originale come spiegazione del male. Si sforza di rispondere alle obiezioni sollevate dall'insuccesso iniziale di Dio, dallo scacco della riparazione, dalla protesta dell'abisso e dal prezzo della libertà. Ma è il richiamo alla meditazione nell'ultimo capitolo, "Il mistero", a offrire più di ogni altro il timbro con il quale il pensiero di Sertillanges incrocia la questione, le lotte con cui si è tentato di fronteggiarla e il grido degli uomini.
Il nostro intento è di valorizzare il Messianismo con Messia, e non un generico Messianismo, più o meno senza Messia, come si è talvolta presentato, che implica una "salvezza in genere", presente o futura, certamente presente e determinante nella Bibbia, ma che non designa il carattere messianico in qualche modo personale, e, per noi cristiani, cristologico del testo sacro.
Il presente volume offre una panoramica sugli studi riguardanti la tradizione sinaitica della Bibbia e una analisi dei testi biblici che ne trattano, in relazione alle culture coeve.