Questo saggio del card. Caffarra indica nell'amore la via alla riscoperta di se, condizione di una vita pienamente adeguata alla dignita dell'essere uomo.
La libertà costituisce certamente una delle sfide poste oggi dalla questione antropologica. Essa si trova allo snodo di scelte e comportamenti che riguardano la scienza, l'economia, la vita sociale. Le riflessioni sull'argomento riportate in questo libretto si sviluppano con argomentazioni profonde e stringenti. In una visione aperta al trascendente è difficile sfuggire alle conclusioni tratte con grande rigore logico sul senso vero della libertà umana.
Il volume raccoglie una serie di interventi di mons. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, sul tema dell'educazione delle giovani generazioni e dei suoi contenuti: una grande questione, coltivata nelle famiglie di sempre, frequentata dalle grandi correnti di pensiero di ogni tempo ma oggi purtroppo accantonata perché ritenuta addirittura "impensabile" dai "grandi" maestri del pensiero più applaudito sui media. La prima parte riporta il testo di una relazione tenuta da mons. Caffarra il 29/4/2004 al Convegno Regionale del CSI, insieme a un testo pronunciato subito dopo dallo stesso Arcivescovo all'indirizzo dei genitori; la seconda parte raccoglie quattro importanti interviste apparse successivamente su quotidiani nazionali.
Presentazione del libro di Alessandra Borghese e del cardinale Carlo Caffarra
“L’esperienza della fede fa nascere in me il desiderio di scoprire sempre più la verità”. Con queste parole Alessandra Borghese, giornalista e scrittrice, ha riassunto le motivazioni che l’hanno spinta a chiedere al cardinale. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, di scrivere questo libro, intitolato “La verità chiede di essere conosciuta”, che consiste in un dialogo a tutto campo nel quale il cardinale interviene su alcuni dei temi che più interessano l’uomo dei nostri tempi. “Mi interessava scrivere questo testo – ha proseguito la giornalista – per capire meglio cos’è la proposta cristiana e per riproporla a tutti in modo semplice. Il cardinale ha risposto a tutte le domande che gli ho posto, senza paura di esprimere giudizi controcorrente e scomodi rispetto alla mentalità comune. Per me è stata un’esperienza umana e spirituale importantissima”.
Il cuore dell’incontro è stata la testimonianza del cardinal Caffarra, il quale ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto a scrivere questo volume che, come ha detto Alberto Savorana, portavoce di Comunione e Liberazione e moderatore dell’incontro “è un testo con un titolo molto simile a quello del Meeting di quest’anno, perché la verità è sempre un avvenimento, non un discorso”.
“Ho accolto la proposta di Alessandra Borghese per due ragioni: – ha precisato il cardinale – la prima è che, diventando prete, ho contratto un debito con ogni uomo, quello di parlare di Gesù Cristo, nella certezza che quando un uomo lo incontra è salvo. Il libro è una grande occasione per pagare, in parte, questo debito e per parlare anche della Chiesa, perché l’uomo senza la Chiesa non incontrerà mai Cristo, ma l’idea che si è fatto di Cristo. La Chiesa è la presenza di Cristo vivo in mezzo a noi”. Caffarra ha poi spiegato la seconda ragione che lo ha spinto a scrivere il libro: “L’Occidente secolarizzato per la prima volta nella storia sta tentando di edificare la sua umanità come se Dio non esistesse, riponendo la sua salvezza solo in se stesso. Questo è l’evento più drammatico della storia dell’umanità, che conduce l’uomo alla disperazione per ostinazione, come la chiamava Kierkegaard. Questo è il secondo grande tema del libro, nel quale si testimonia come è possibile incontrare la presenza di Cristo come risposta alle esigenze più importanti dell’uomo”.
Secondo il cardinale, che si è commosso nel raccontare episodi della sua esperienza a testimonianza delle sue affermazioni, “esistono fatti, non dottrine, come i santi o i momenti più grandi della vita che permettono di incontrare questa Presenza oggi: la grande liturgia della Chiesa (di cui il libro parla diffusamente) è il più grande di questi fatti, perché rende il Mistero visibile e presente”.
Caffarra ha concluso il suo intervento commentando il titolo del Meeting: “Il cristianesimo è un incontro, un avvenimento. Se non è così la proposta cristiana si riduce ad una predica noiosissima”.
(M.C.)
Rimini, 25 agosto 2009