Il nuovo lavoro di Camisasca è una raccolta di meditazioni che si compone di tre parti: la prima raccoglie un testo a lungo meditato sulla Liturgia nella Chiesa e gli atteggiamenti che essa genera nel fedele. La seconda e la terza si compongono di meditazioni sui tempi liturgici "forti", cioè sull'Avvento, il Natale, la Quaresima e la Pasqua, fino alle solennità di Ascensione e Pentecoste.
«La Chiesa ha bisogno di concentrarsi sull'essenziale della sua missione, sull'evangelizzazione, ha bisogno di lasciar cadere, al centro come alla periferia, in Vaticano come nelle diocesi, tanti organismi e compiti secondari, ha bisogno di vescovi e preti che vivano in rapporto con il popolo, di laici testimoni della fede nella loro professione e nelle loro famiglie, di religiosi che, nei consigli evangelici, ci richiamino alla bellezza di ciò che non passa. Quale volto avrà la Chiesa di domani? Al momento in cui congedo questo libro non sono in grado di rispondere a questa domanda. Soltanto sono profondamente convinto che ogni vera rinascita della Chiesa avviene attraverso i santi». (dalla Prefazione del cardinale Matteo Zuppi)
"In Maria vediamo l'immagine vivente dell'uomo e della donna che credono, guardando a lei possiamo capire come stare di fronte a Gesù, come vivere con lui, come seguirlo". "In questo piccolo libro ho voluto raccogliere alcune mie riflessioni sui misteri più importanti della vita di Maria e il commento alle principali preghiere e antifone mariane. In questo modo, desidero aiutare i miei lettori a percorrere con Maria il cammino stesso di Gesù, il cammino della fede, della carità e della speranza". (M. Camisasca) Una riflessione sui misteri della vita di Maria e un commento alle principali preghiere e antifone mariane.
All'inizio di tutto, quando non c'era nulla se non quell'Inizio, c'erano l'amore, la gratuità, la comunione Tutti ci chiediamo: possiamo vivere assieme in questa epoca di individualismo assoluto? Quali relazioni stabilire? Da dove può nascere la speranza di una vita in comune? Quali sono le forze che possono purificare l'amore e renderlo costruttivo? L'autore di questo breve ma profondo libro ci aiuta a ricercare, in una visione antropologica e biblica, le radici della nostra convivenza su questa terra.
«Abita la terra e vivi con fede»: il breve e poetico versetto del salmo 37 che dà il titolo a questo libro racchiude un progetto di vita per ogni cristiano, il proposito di uno sviluppo umano integrale per migliorare il mondo che Dio ci ha affidato e portare a compimento la sua opera. Viviamo in un'epoca segnata dal disorientamento, dai timori suscitati dall'incertezza economica e lavorativa, dalla preoccupazione per le catastrofi ecologiche. Un periodo di crisi, che potrebbe apparire come una corsa verso la distruzione, ma che Massimo Camisasca ci invita invece a leggere come l'occasione per un nuovo slancio umanistico che impegni in primo luogo i credenti, ovvero coloro che sono capaci di sperare, e quindi di operare. Nelle sue riflessioni, il vescovo affronta le sfide più impegnative che toccano i singoli e le comunità: l'esperienza della fragilità e della malattia; le difficoltà dell'educare; la disumanizzazione del lavoro, asservito al profitto e al consumo; la povertà della proposta politica; l'accoglienza e l'integrazione dei migranti; il rapporto dell'uomo con l'ambiente. E mostra come soltanto aprendo il cuore alla trascendenza, a Dio che è Padre di tutti, è possibile costruire una città per l'uomo. Perché, come ricorda Stefano Zamagni nella prefazione, un'economia efficiente ma non fraterna, una società civile pluralista ma non fraterna, una politica democratica ma non fraterna non sono capaci di soddisfare quel bisogno di felicità che sola può dare senso e bellezza ai nostri giorni.
Massimo Camisasca rilegge i più significativi incontri di Gesù ricordati nei Vangeli, rendendoli vivi e attuali: il cieco nato, Nicodemo, la Samaritana, Lazzaro, Simon Pietro, il Cireneo, Maria Maddalena, i due ladroni, il centurione, Paolo di Tarso. “L’incontro personale – scrive Camisasca – è stato la strada maestra che Gesù ha scelto per comunicarsi agli uomini. Ha percorso le strade della Palestina per mesi e certamente lo seguivano centinaia, migliaia di persone. Tuttavia egli non si accontentava di parlare alle folle: ha sempre scelto di incontrare volti precisi, nomi, storie. In mezzo alle folle cercava gli sguardi di coloro che lo volevano seguire, di coloro che avevano il cuore aperto. Cercava le persone. In particolar modo cercava quelle segnate dalle necessità e dai bisogni, malati, poveri, uomini o donne schiacciati dal peso delle proprie colpe. Per questi uomini, la condizione di bisogno è diventata la strada che li ha condotti a Gesù. Dio li ha incontrati per le loro domande”.
La storia dei primi 10 anni di Gioventù Studentesca raccontata attraverso le bellissime foto di Elio Ciol, molte delle quali inedite. Un grande fotografo, Elio Ciol, conosciuto in tutto il mondo ha incrociato la vita di don Giussani nei dieci anni (1954-1965) in cui il sacerdote milanese dava vita a Gioventù Studentesca, la comunità che sarebbe poi diventata Comunione e Liberazione. Di quel decennio, le foto di Elio Ciol sono una testimonianza essenziale. Le più importanti sono raccolte in questo libro fotografico, accompagnate dal racconto storico di Massimo Camisasca e dalle testimonianze di due nomi molto conosciuti e stimati all'interno del movimento di Comunione e Liberazione: la psicologa Eugenia Scabini e don Pigi Bernareggi, missionario in Brasile da 50 anni. Prefazione di Julián Carrón.
La Chiesa è diventata una sconosciuta per l'uomo contemporaneo, una straniera, come ha scritto il poeta T. S. Eliot più di ottant'anni fa nei Cori da "La Rocca". Si parla poco di lei, o meglio, se ne parla in termini politici o scandalistici, perdendo il senso della Chiesa come corpo di Cristo, indissolubile dalla sua persona. E allora come comprendere oggi chi è la Chiesa? Come cercare e amare il suo volto nella storia? Massimo Camisasca risponde a queste domande puntando al cuore dell'esperienza cristiana: la bellezza dell'amicizia con Cristo. Lo fa ripercorrendo la nascita della comunità ecclesiale al tempo di Gesù, a partire dai primi che lo incontrarono: Maria, i discepoli, le donne, gli apostoli. «Lo scopo di questo piccolo libro è di far amare il corpo di Cristo. Non si può amare Cristo se non si ama la Chiesa».
Il racconto della nascita e dei primi trent'anni di vita della Fraternità san Carlo. Un piccolo libro, volutamente sintetico, che esige meditazione e riflessione. Un testo che sarà utile anche alle generazioni che verranno, testimonianza del pensiero di Camisasca sulle questioni fondamentali che riguardano la vita e la natura della Fraternità. Perché siamo nati? Che cos'è la Fraternità san Carlo? Qual è il volto a cui dobbiamo mantenerci fedeli? si domanda l'autore in questo volume. Queste pagine rappresentano inoltre la gratitudine di Camisasca a tutti coloro che hanno condiviso con lui l'esperienza della Fraternità e a cui deve il maturare della sua coscienza.
La scoperta di essere amato è l’esperienza più importante della vita. Ed è quella che ci rende capaci di amare. Quando si vive la gioia di essere accolti, si diventa capaci di accogliere. È questo il messaggio di questo agile volume in cui Massimo Camisasca parla per la prima volta direttamente alle famiglie che accolgono ragazzi in affido. Il libro contiene anche alcuni estratti di lettere scambiate con queste famiglie e costituisce, più in generale, una riflessione sul tema dell’accoglienza. “Nel nostro tempo in cui tanto si dibatte attorno alla convivenza fra uomini e donne di diverse culture, etnie, lingue e religioni, queste pagine vogliono offrire un itinerario semplice di accoglienza dell’altro. Qualunque persona è altro da me, ed è un segno del mistero che mi chiama, un segno di Dio nella mia vita.”
L'autore
Massimo Camisasca, nato a Milano nel 1946, è stato ordinato prete nel 1975. Conobbe don Luigi Giussani al liceo e divenne responsabile prima di Gioventù Studentesca e poi di Comunione e Liberazione. È stato presidente diocesano dei giovani di Azione Cattolica di Milano. Insegnante di filosofia nei licei, all’Università Cattolica di Milano, alla Pontificia Università del Laterano a Roma, dal 1993 al 1996 è stato vicepreside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, di cui è stato superiore generale. Dal 2012 è vescovo di Reggio Emilia - Guastalla. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Comunione e Liberazione, una storia del movimento in tre volumi (2007), e inoltre Il tempo che non muore (2001), La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio (2003), Questa mia casa che Dio abita. Riflessionisulla vita comune (2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana (2005), Sentieri d’Asia illuminati. Lettere ai missionari (2006), Il nuovo Occidente. Lettere ai missionari (2008); Don Giussani. La sua esperienza dell’uomo e di Dio (2009); Padre. Ci saranno ancora sacerdoti nel futuro della Chiesa? (2010), La casa, la terra, gli amici. La Chiesa nel terzo millennio (2011), Scuola di preghiera. L’esperienza della liturgia (2013).
Nel chiassoso disordine della nostra vita quotidiana a volte ci imbattiamo in vere e proprie aperture di senso, spazi rivelatori che restituiscono un frammento, per quanto infinitesimale, dell'irripetibile creazione originaria. Anche oggi, dietro le innumerevoli distrazioni in cui siamo immersi, il mistero rimane intatto per chi sa predisporsi all'ascolto. Massimo Camisasca, confermandosi straordinario promotore culturale e guida spirituale, ci conduce attraverso un percorso di crescita che, come nella vita di un albero, trae il proprio nutrimento da valori radicali ed essenziali - il significato primordiale dei colori, delle parole, dei volti e dei sentimenti umani - e si sviluppa aprendosi a uno sguardo luminoso e stupefatto, per arrivare ad abbracciare completamente, oltre la dimensione del bello e, quindi, della verità e del bene, la possibilità di un progetto di vita. Prefazione di Aldo Cazzullo.
Questo libro si compone di parole e immagini, che vanno lette e guardate assieme, con lo stesso metodo: senza correre, sostando. Le parole di don Massimo Camisasca e le foto di Elio Ciol, in parte edite e in parte inedite, vogliono accompagnare. Sì, questa è l'espressione giusta, accompagnare, fare compagnia, indicare dentro e oltre le cose la luce che riscalda e illumina la strada.