Queste pagine intendono rispondere all’esigenza di offrire un’immagine il più possibile aggiornata, completa e unitaria dell’uomo, che tenga conto delle acquisizioni delle scienze e della filosofia e sia integrale nell’approccio, ma senza essere eccessivamente specialistica. Dal punto di vista del metodo la tesi fondamentale del volume è che l’uomo si conosce nella sua specificità riflettendo sulla sua esperienza, sulle sue opere, sulle sue azioni e sulle dimensioni corrispettive, e coniugando questa riflessione con i dati delle scienze in continua evoluzione. Il testo è preceduto da una sintetica storia dell’antropologia filosofica e da un’introduzione di carattere metodologico. I capitoli dal II al V sono espositivi: l’uomo si comprende tra psiche e corporeità, tra ragione e tendenza, tra natura e cultura, tra sé e gli altri, tra passato e futuro. Gli ultimi due capitoli costituiscono una ripresa sintetica in chiave riflessiva, epistemologica e metafisica del discorso svolto in precedenza. Il testo si chiude con un interrogativo particolarmente attuale alla luce dei progressi della tecnologia: in che misura è possibile una trasformazione radicale dell’uomo senza dissolvere la sua identità? Benché tutte le principali concezioni antropologiche siano considerate nell’esposizione, il volume privilegia una prospettiva integrale che si pone in continuità con la tradizione classica.
In un'epoca contraddistinta dal vertiginoso sviluppo delle biotecnologie, dall'impatto del pluralismo culturale e dal conseguente disorientamento esistenziale, la domanda "chi è l'uomo?" assume un'estrema attualità. Il volume intende rispondere all'esigenza di un testo che offra un'immagine il più possibile aggiornata, completa e unitaria dell'uomo, che tenga conto delle acquisizioni delle scienze e della filosofia e sia integrale nell'approccio, ma senza essere eccessivamente specialistico. Un tema sarà tenuto presente lungo il volume, perché aiuta a comprendere che cosa sia l'uomo: quello del dialogo, in cui emerge la persona umana nella sua dimensione psicofisica e nella sua struttura relazionale. In esso i vari ordini fisiologico, psicofisico, intenzionale, affettivo, comunicativo, linguistico, simbolico, gestuale, sono compresenti e attingono il loro più elevato livello.