"La famiglia di Nazaret, se stiamo al Vangelo, è ben lontana dalle nostre rappresentazioni oleografiche, dalle nostre declamazioni liturgiche: dove della famiglia di Nazaret si ricorda "la vicenda dei giorni operosi e sereni". Trovate nel Vangelo un episodio, uno che sia uno, un episodio che riguardi i giorni operosi e sereni di quella famiglia. Una famiglia molto lontana dal colore delle immaginette e per fortuna, per grazia, molto vicina al colore della vita. E dunque ci possiamo specchiare e confrontare. Vorrei ripercorrere, solo sfiorandolo, il brano del Vangelo di Luca che racconta di un figlio, il figlio di Maria e Giuseppe, il figlio di Dio, smarrito e ritrovato, raccogliendo qualche provocazione".
La riflessione a voce alta di un prete-poeta di fronte al segno con cui Gesu ha scelto di farsi ricordare, per lasciarci penetrare dal messaggio eucaristico. Il pane come segno di incontro, di comunione universale, come segno della presenza costante del mistero nella vita di ciascuno di noi. Le riflessioni di un prete poeta, che ci fa sentire quanto sia concreto il pane divino, ma anche quanto spesso non riusciamo a coglierne la forza liberatrice. Il messaggio di Gesu e universale, tocca tutte le persone, le storie, e vita, come il simbolo che lui stesso ha scelto nell'ultima cena. Il libro e introdotto dalle bellissime parole dell'amico Paolo De Benedetti, uno dei piu grandi esperti di ebraismo.