Prete e poeta, Angelo Casati ha un rapporto d'amore assoluto con il testo evangelico. Il suo non è un commento esegetico, ma una lettura esistenziale. Un testo che non fa sconti all'ipocrisia e al fariseismo, ma - con dolcezza e tenerezza - ci permette di alzare lo sguardo oltre la prigionia di una quotidianità senza speranza.
Angelo Casati ama definirsi un «curato di città». Le fatiche, le paure, le ansie delle donne e degli uomini che ha incontrato nelle strade della sua parrocchia milanese di San Giovanni in Laterano gli hanno donato le domande - anche scomode - da rivolgere a quella «buona notizia» scritta da Luca.
Ne esce un libro commovente e insieme sapienziale, provocatorio e spirituale: per riscoprire un vangelo non più prigioniero delle paure ecclesiastiche e dei conformismi clericali.
I giorni della settimana santa potranno essere vissuti con un compagno di viaggio speciale: Angelo Casati, ci conduce con il suo stile poetico e profondo nel cuore dei giorni di Pasqua. La Pasqua può essere attesa e vissuta nella lettura quotidiana di questo percorso adatto alle meditazioni di singoli come alle veglie di gruppi.
Un viaggio nei giorni del mistero pasquale, nel cuore della fede cristiana. Angelo Casati ci accompagna nei giorni cruciali della vicenda di Gesù, nel luogo decisivo di ogni incontro con Lui. Le sue meditazioni accendono una luce delicata e poetica sui giorni della settimana santa. La sua Via Crucis scandisce i principali momenti della Passione di Gesù per trasformarli in orizzonti di libertà.
Nota biografica
Prete, poeta, teologo, Angelo Casati ha dedicato gran parte dei suoi ottant’anni all’ascolto dei cammini della gente e della parola di Dio. Un cammino che restituisce nei suoi libri, nei quali alla delicatezza e intimità del suo stile aggiunge il coraggio e la coerenza del suo cammino di fede.
Don Angelo Casati in questo libro ripercorre le letture bibliche che vedono la comunità riunita nelle domeniche e nelle festività dell'anno C del ciclo liturgico. Il suo commento ama scavare nella miniera del Primo e del Secondo Testamento, portandone all'aria aperta dei nostri giorni qualche pagliuzza dell'oro che vi riluce. Scritto con linguaggio essenziale ma profondo, con incredibile capacità di andare al cuore delle vicende e delle persone, il volume è una raccolta di meditazioni e preghiere, sotto forma di dense omelie. Chiunque può essere interessato a lasciarsi coinvolgere dal "soffio dello Spirito". Mai come in questo caso un sacerdote propone percorsi senza limitazioni, adatti a tutti.
"Sono persuaso che l'intera crisi della sessualità sia profondamente legata al potere e al modo in cui il potere funziona nella Chiesa, a tutti i livelli, dal Vaticano al sagrestano della parrocchia. Non è il potere di Gesù, che era mite e umile di cuore. Ogni istituzione umana ruota intorno all'uso del potere […]La Chiesa purtroppo è spesso stata contagiata dalla medesima cultura del controllo […]. Quella cultura del potere che si ritrova alla radice della crisi delle violenze sessuali, la violenza del potere esercitata ai danni dei piccoli e dei vulnerabili. Non avremo una Chiesa sicura per i giovani finchè non impareremo da Cristo e diventeremo di nuovo una Chiesa umile, in cui siamo tutti pari, figli dello stesso Padre. E' allora che daremo ristoro alle nostre anime".
(Timothy Radcliffe)
Scritto con linguaggio essenziale ma profondo, con incredibile capacità di andare al cuore delle vicende e delle persone, il volume è una raccolta di meditazioni e preghiere, sotto forma di dense omelie. Don Angelo scava nella miniera del Primo e Secondo Testamento, portando all'aria aperta dei nostri giorni qualche pagliuzza d'oro che vi riluce, col desiderio di riscattare nelle parole sacre l'entusiasmo degli inizi, con l'anelito a legare sempre più Parola e Storia, Racconto e Strada. Una strada a volte inquieta ma sempre sorprendente, che ci vede in cammino sulle tracce del Regno di Dio. Farsi accompagnare nel cammino di ogni giorno da parole di speranza, di aiuto, capaci di alleggerire dal pesante fardello quotidiano. Chiunque può essere interessato a lasciarsi coinvolgere dal "soffio dello Spirito". Mai come in questo caso un sacerdote propone percorsi senza limitazioni, adatti a tutti.
La paura di morire, e quella di vivere. La paura di ciò che è precario e insicuro. La paura della nostra fragilità, e di quella degli altri. Don Angelo Casati, prete-poeta milanese, tocca uno ad uno tutti i tasti di quell'affanno che ci fa troppo spesso restare immobili, mentre la vita scorre. Perché vogliamo avere controllo su tutto? Perché non accettiamo la nostra provvisorietà? Le sue parole aprono piccoli squarci di luce nel buio delle nostre ansie. "Non temete!" dice il Vangelo. Ed è in fondo quello che questo suo libro prova a farci sentire.
Angelo Casati, prete, poeta, teologo, Angelo Casati ha dedicato gran parte dei suoi ottant'anni all'ascolto dei cammini della gente e della parola di Dio. Un cammino che restituisce nei suoi libri, nei quali alla delicatezza e intimità del suo stile aggiunge il coraggio e la coerenza del suo cammino di fede.
Una riflessione intensa e felice sulla vecchiaia del prete, una stagione non priva di sorprese.
Una lettura del Vangelo
fatta con semplicità e sottovoce
ma capace di indicare Gesù
che passa per le nostre strade
Gesù passa per le strade nel quotidiano più quotidiano della vita di donne e uomini, sfiora i loro sguardi, parla al cuore, suscita interrogativi e desideri profondi, spinge a fare della vita una ricerca insonne, mai conclusa. Gesù ha occhi capaci di stupore, ama la freschezza di ogni incontro e sogna davanti all’altro: egli così ci insegna a vivere. L’itinerario tracciato da queste pagine, scritte in uno stile semplice e poetico al tempo stesso, è un invito a farsi nomadi e pellegrini, “quelli della via”, alla ricerca dell’acqua viva, nella bellezza di una vita che abbia in sé il sapore e il profumo del regno di Dio.
Angelo Casati (Milano 1931), presbitero della diocesi di Milano dal 1954. Dopo aver insegnato al seminario diocesano e aver esercitato il ministero a Busto Arsizio e a Lecco, è stato per oltre vent’anni parroco a San Giovanni in Laterano a Milano. Presso le nostre edizioni ha pubblicato la raccolta di poesie Nel silenzio delle cose.
Questo libro raccoglie i testi degli interventi tenuti da don Angelo Casati a Crema, tra il 22 ottobre 2008 e il 14 marzo 2010. Questi incontri facevano parte di un percorso di ascolto e dialogo condotto da don Angelo presso il Centro diocesano di spiritualità: Parola e parole sulle strade della vita ...là dove camminiamo insieme e insieme ci interroghiamo.
Angelo Casati. Nato nel 1931, è sacerdote dal 1954 della Diocesi di Milano dove ha ricoperto diversi incarichi.
Ha pubblicato, con la stessa editrice, Diario di un curato di città; Ricordare le sue parole (raccolta di omelie e commentario del lezionario festivo dell’anno A), E la casa si riempì del profumo (anno B), Gli occhi e la gloria (anno C).
Con l’editrice Servitium ha pubblicato Sulla soglia e Coro e fuori coro.
Con l’editrice Àncora Sussulti di speranza.
-------------------
Don Angelo rianima la parola antica, ci soffia sopra e quella torna a sprigionare fiamma. Perché pure sotto lo strato di polvere, di cenere, la parola sacra ha natura di roveto ardente, brucia senza potersi consumare.
Scrive la mia poetessa preferita, la russa Marina Zvetaeva: "Solo nell'entusiasmo l'essere umano vede con precisione il mondo./Dio ha creato il mondo in entusiasmo". Don Angelo riscatta nelle parole sacre l'entusiasmo degli inizi. Lui ama le avventure del Primo Testamento e del Secondo, si fa portatore del senso del magnifico azzardo di credere. Non è riparo, arrocco, trincea, l'esempio che dà il Cristo, ma scelta di sbaraglio e opposizione ai poteri del tempo, politici e religiosi. Pratica la libertà che non è pista battuta, ma apertura di traccia in neve fresca. Don Angelo è discepolo di questa libertà
Erri De Luca
------------------
Ospitare la libertà è pensare in modo aperto.
Il pensare presuppone cammino e svelamento. Contesta la verità immobile; accetta il limite, ma guarda sempre oltre; riconosce le ombre che oscurano il pensiero e la vita e ricerca le luci.
Nel segno della libertà, Angelo Casati percorre sentieri che toccano l'esistenza di ogni persona, a partire da alcune parole-chiave evocative.
Racconta volti, incontri, sensazioni…
gli amici di Crema
I cori oggi per lo più sono monocordi e assestati con ossessione sul lamento. Dentro e fuori le chiese. Quasi la terra fosse grigia, il cielo incolore, le case disabitate dallo Spirito. Terra grigia, cieli incolori, case disabitate o occhi spenti, gelidi, superficialmente fermi alla crosta delle cose e della vita? E non sarà l’assenza di cuore a farci camminare, occhi spenti, senza stupori per il vento dello Spirito che filtra ancora oggi per fessure segrete? Lui un giorno disse: «Beati i vostri occhi perché vedono». Perché vedono le fessure del vento.
«Fogli d’anima», per usare un’espressione cara a don Angelo, sulla vita, che possono essere letti in qualsiasi momento e in qualsiasi momento offrire spunti di profonde riflessioni.
"La famiglia di Nazaret, se stiamo al Vangelo, è ben lontana dalle nostre rappresentazioni oleografiche, dalle nostre declamazioni liturgiche: dove della famiglia di Nazaret si ricorda "la vicenda dei giorni operosi e sereni". Trovate nel Vangelo un episodio, uno che sia uno, un episodio che riguardi i giorni operosi e sereni di quella famiglia. Una famiglia molto lontana dal colore delle immaginette e per fortuna, per grazia, molto vicina al colore della vita. E dunque ci possiamo specchiare e confrontare. Vorrei ripercorrere, solo sfiorandolo, il brano del Vangelo di Luca che racconta di un figlio, il figlio di Maria e Giuseppe, il figlio di Dio, smarrito e ritrovato, raccogliendo qualche provocazione".
La mia anima beve
silenzio.
Pulsa la luce leggera
come lampada fioca
alla punta estrema
del cuore.
“Leggendo le poesie di don Angelo Casati si prova una sensazione rara: oggetti della vita di tutti i giorni giacciono lì silenti, e lì giacciono le parole che li definiscono. All’improvviso la parola è detta e l’oggetto si colora, si anima e l’occhio che prima lo osservava ecco che lo assume e lo conduce fino al cuore: il grembiule di una casalinga, il vano di una finestra, il rintocco di una campana, la ressa di un autobus, l’asfalto di un marciapiede, le rocce di una terra santa sono altrettanti luoghi di un annuncio di vita per la vita. Non conta la pretesa nobiltà dell’oggetto, non conta la sua grandezza o maestosità, non conta il suo apparire né l’imporsi. Conta la purezza dello sguardo che vi si posa, conta la finezza dell’udito che lo ascolta, conta la docilità del cuore che lo accoglie”
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Angelo Casati (1931), presbitero della diocesi di Milano dal 1954. Dopo aver insegnato al seminario diocesano e aver esercitato il ministero a Busto Arsizio e a Lecco, è da oltre vent’anni parroco a San Giovanni in Laterano a Milano.