L'atto della lettura sottende mille significati, non è solo un'operazione intellettuale astratta. Chi legge mette in gioco il proprio corpo e si relaziona con un certo spazio. Modi diversi di leggere si rivelano spia di diverse mentalità e culture, di trasformazioni nei rapporti sociali: corre ad esempio una differenza sostanziale tra la lettura ad alta voce degli antichi e quella silenziosa dei moderni, così come i cambiamenti storici intervenuti nel supporto fisico dei testi - dal codice antico alla tecnologia digitale - hanno innegabilmente trasformato anche il nostro modo di leggere e di concepire il libro. "Gli autori non scrivono libri: essi scrivono testi che diventano oggetti scritti - manoscritti, incisi, stampati e, oggi, informatizzati maneggiati in maniere diverse da lettori in carne e ossa le cui modalità di lettura variano secondo i tempi, i luoghi, i contesti. È questo il processo, troppo spesso dimenticato, posto al centro di questa opera, la quale mira a rintracciare, all'interno delle sequenze cronologiche considerate, i mutamenti fondamentali che hanno trasformato le pratiche di lettura nel mondo occidentale e, al di là di esse, i rapporti con lo scritto."
Argomenti trattati nel volume: Le biblioteche ellenistiche (L. Canfora); Biblioteche private e pubbliche a Roma e nel mondo romano (P. Fedeli); Scuola, 'scriptorium', biblioteca e Cesarea (G. Cavallo); Le biblioteche nel mondo bizantino (N. G. Wilson); La biblioteca di corte di Carlo Magno (B. Bischoff); Le biblioteche del XII secolo negli inventari dell'epoca (B. Munk Olsen); Gli umanisti e la biblioteca pubblica (L. Gargan); Biblioteca, libri, scritture nella Napoli aragonese (A. Petrucci).
Dalla lettura silenziosa nella Grecia antica alle novità introdotte con la stampa, alla rivoluzione elettronica che stiamo vivendo, il libro mette in evidenza i fondamentali mutamenti che hanno interessato le modalità della lettura. Guglielmo Cavallo (Carovigno, Brindisi, 1938) è professore di Paleografia greca nell'Università "La Sapienza" di Roma e socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei. Roger Chartier (Lione, 1945) è Directeur d'Etudes all'Ecole des Hautes Erudes en Sciences Sociales.
"Nei secoli dell'alto Medioevo alle masse afflitte da fatica, da carestia (...) e perciò da malformazioni e da malattie, non si offriva altra speranza che quella di ricever qualche miracolo: anche un libro si credeva potesse farne, ed anzi ne fece (...)" (dall'Introduzione di Guglielmo Cavallo). Nel testo sono presenti contributi dei massimi studiosi come Guglielmo Cavallo, Armando Petrucci, Bernhard Bischoff, Giorgio Cencetti, Guy Fink-Errera, Hans Lülfing, oltre a note; bibliografia; aggiornamento bibliografico; Tavole.
Dal rotolo di papiro o di pergamena al codice, dalle biblioteche del mondo ellenistico agli 'scriptoria' dei monasteri e delle sedi vescovili, tutti gli aspetti del mondo editoriale nell'antichità: tirature e prezzi, i vari generi di lettura, le edizioni-pirata, la diffusione dei libri sino al tramonto dei secoli bui.