Giuda Iscariota è certamente una delle figure più note (e meno amate) della Storia. Il suo tradimento verso Gesù (il "sommo delitto") lo isola dagli altri Apostoli, ne fa un reprobo, ma lo rende anche un vero protagonista simbolico del nostro immaginario. La sua fine repentina, una specie di "suicidio rituale" nella Palestina del primo secolo, cancella un uomo odioso a molti, e che molti potevano volere morto. Ma si tratta di un vero suicidio? Non tutte le fonti antiche concordano. Gli Atti degli Apostoli forniscono una versione enigmatica: "precipitando si spaccò in mezzo, e si sparsero le sue viscere". Massimo Centini analizza questa misteriosa vicenda biblica avvalendosi del metodo indiziario per cercare di ricostruire la vita di Giuda Iscariota e le tormentate circostanze che portarono alla sua morte. Svolgendo questa inchiesta, l'autore dedica anche un'approfondita analisi al discusso Vangelo di Giuda: documento della cultura gnostica che è stato al centro di vivaci dibattiti, anche fuori dalla cerchia degli addetti ai lavori.
Un'ampia ed esaustiva panoramica delle credenze religiose dell'umanità, dalle religioni della preistoria alle fedi sincretistiche del nostro tempo.
Nel corso del suo mandato in Palestina, Ponzio Pilato fu chiamato a giudicare un "profeta" la cui opera e la morte acquisteranno un valore fondamentale per milioni di persone. Quel profeta, Gesù il Cristo, Figlio di Dio, fu mandato sulla croce da Pilato secondo la legge romana, ma quale ruolo ebbe il potere dei sacerdoti giudei? E ancora: quale fu la funzione di Giuda? E quella della moglie di Pilato, Claudia Procula? E quella di Erode? Dopo la crocifissione di Cristo, perché Pilato fu richiamato a Roma? Vi giunse effettivamente, oppure fuggì in un altro paese? Se arrivò a Roma, chi lo accompagnava?