Il perdono racchiude molti significati e può essere guardato da varie prospettive. Questo libro si accosta ad esso col particolare sguardo della psicoanalisi che, oltre ad essere un metodo di cura, è anche un modo originale di pensare l’essere umano e la sua mente. Visto in questa ottica, il perdono di sé e dell’altro risulta figlio della comprensione, cioè di quello sguardo caldo e umano che non si accontenta di agguantare il colpevole per inchiodarlo alla sua colpa, ma va a scandagliare nelle pieghe della vita delle persone (compresa la nostra) per cogliere le ragioni profonde e spesso inconsce dei loro gesti. Perdonare non significa azzerare la responsabilità e la colpa per rendere tutti buoni e innocenti, ma semplicemente «umanizzare il colpevole», cioè vederlo nella sua dimensione umana restituendogli la sua storia, la sua malattia, i suoi traumi, chiunque esso sia, noi o gli altri.
Non ci si può imporre di perdonare perché «fa bene alla salute», perché «bisogna darci un taglio». Nell’ottica psicoanalitica il perdono, quando riesce, scaturisce spontaneamente come conclusione di un lungo e faticoso viaggio attraverso le parti più nascoste di sé e degli altri. Per questo è stato scritto che il perdono è «un dono dell’analisi».
Queste pagine rappresentano dunque un contributo a vivere la comprensione, la benevolenza e la misericordia nei confronti degli altri ma anche di noi stessi, perché anche noi abbiamo bisogno di perdonarci per il male che ci siamo procurati e per il dolore che abbiamo causato ad altri, magari inconsapevolmente.
Per più di quarant’anni ho raccolto nella stessa stanza di analisi le sofferenze delle vittime ma anche dei carnefici, tutti alla ricerca di aiuto per guarire le ferite subite e fare i conti con quelle inferte a creature innocenti e inermi, compreso a se stessi. Sarà a loro che spesso lascerò la parola durante il libro, ma soprattutto nella terza parte in cui troveranno posto i percorsi analitici di otto persone con cui ho condiviso per anni la sofferenza e la fatica.
Sei adorazioni eucaristiche per ripercorrere il messaggio e la testimonianza di Giovanni Battista, il profeta dell'Avvento: - La nascita di Giovanni Battista (Lc 1,5-25.57-66) - Voce di uno che grida nel deserto (Lc 3,1-6) - Che cosa dobbiamo fare? (Lc 3,10-14) - In mezzo a voi sta uno che non conoscete (Gv 1,6-8.19-27) - Il Verbo si fece carne (Gv 1,14-18) - Ecco l'agnello di Dio (Gv 1,29-34). Uno strumento adatto per la preghiera personale e comunitaria davanti all'Eucaristia.
Perché non riconosciamo più il mondo in cui viviamo? Perché il mondo ci appare lo stesso, ma anche completamente diverso: un mondo incomprensibile che funziona secondo logiche sconosciute? E perché in questo mondo nuovo accadono cose in grado di ribaltare destini e realtà in tempi e modi una volta impensabili? Sono alcuni dei temi affrontati in questo libro.
In un percorso interdisciplinare, tra filosofia, sociologia, pedagogia, Mauro Ceruti tratteggia il “tempo della complessità”, il nuovo continente umano e la nuova epoca in cui ci troviamo a vivere. Un’epoca radicalmente diversa da tutte quelle che l’hanno preceduta.
Mauro Ceruti è uno dei pionieri nell’elaborazione del pensiero della complessità. I suoi scritti, tradotti in tutte le più diffuse lingue del mondo, hanno segnato il dibattito filosofico degli ultimi trent’anni. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Il vincolo e la possibilità (2009).
Il manuale si rivolge agli studenti degli insegnamenti di Basi di dati dei corsi di laurea in Ingegneria, Scienze dell'Informazione, Informatica e presenta i concetti fondamentali sulle basi di dati, sui linguaggi di interrogazione e di gestione, sulle tecniche e sui metodi di progettazione, e sulle tecnologie e architetture per la gestione dei dati. Tutto il materiale è stato rivisto e aggiornato e in particolare prevede un nuovo capitolo sui big data, inquadrando questa tematica come la naturale evoluzione della disciplina. Dopo aver illustrato le motivazioni del recente successo dei big data e la loro relazione con la scienza dei dati (data science), si illustrano le problematiche legate alle nuove tecnologie, tra cui Hadoop, MapReduce, Spark e Hive; il capitolo si conclude con una breve descrizione dei sistemi NoSQL. È presente una forte rivisitazione del capitolo relativo all'uso dei dati su Web, seguendo un'evoluzione tecnologica che vede prevalere l'importanza delle RIA (Rich Internet Applications), la maggior enfasi sui servizi REST, e lo sviluppo di ambienti per la gestione di piattaforme mobili. Ciascun capitolo ha un ricco apparato di esempi svolti che aiutano lo studente nell'apprendimento e numerosi esercizi per l'autoverifica, molti dei quali aggiunti in questa nuova edizione. Per la quinta edizione sono stati inoltre sviluppati ex novo 400 esercizi in formato digitale contenuti nella piattaforma Connect, che costituiscono per gli studenti un utilissimo strumento di apprendimento e autovalutazione. Sul sito web legato al manuale, al link highed.mheducation.com/sites/8838694451, sono disponibili i seguenti materiali: il Capitolo 19, Basi di dati a oggetti; le Appendici su Microsoft Access, sistema DB2 e Postgres; le soluzioni degli esercizi presenti sul libro; i lucidi per la preparazione delle lezioni in formato PowerPoint per i docenti adottatoli.
Appiccicoso? Spugnoso? Gommoso? Scopri che effetto farebbe toccare: cervello, lingua, polmoni, sangue e stomaco. Un viaggio all'interno del corpo umano fatto attraverso il tatto. Basta infilare la mano nelle cinque tasche presenti nel volume per sentire la consistenza di alcuni organi. Alla fine, dopo aver letto come funziona il cuore, come avviene la digestione, o come lavora il cervello, troverai un pop-up dello scheletro. Età di lettura: da 3 anni.
«Il filo rosso di questo volume è costituito dall'identificazione di quella "indomita tendenza" a semplificare il mondo della vita per poter disporne a piacimento, che sembra trovarsi alla base della hybris cui Homo sapiens sottopone sia l'ambiente che i propri simili. Riconciliare "tecnoscienze" e "saggezza" stipulando "una nuova alleanza" tra uomo e ambiente è per Mauro Ceruti e per la sua filosofia della complessità la via per emanciparsi dal mito dell'onniscienza/onnipotenza e costruire un'antropologia adatta a un universo tipicamente plurale, che fin dai tempi della "rivoluzione copernicana" si era rivelato privo di centro, senza confini e libero da ogni artificiosa gerarchia. Le ipotesi, le teorie, le "macchine" che l'impresa tecnico-scientifica via via realizza non vanno più intese come mezzi di rappresentazione/manipolazione di una realtà assoluta, che l'uomo può tuttavia sfruttare, ma come tentativi sempre più articolati in un reciproco processo di adattamento tra ambiente e uomo: quasi come un fiume, che si forma là dove meglio il paesaggio circostante permette all'acqua di scorrere, e insieme contribuisce a modellare il paesaggio stesso. Nell'ormai lontano 1986, dedicavo a Mauro Ceruti una splendida battuta di Friedrich von Hayek: "L'uomo non è e non sarà mai il padrone del proprio destino: ma la sua stessa ragione progredisce sempre portandolo verso l'ignoto e l'imprevisto, dove egli impara nuove cose". Oggi mi sembra giusto riproporgliela, proprio alla luce della sua idea che "Homo sapiens non è nato umano, semmai ha appreso a essere umano".» (Dalla Prefazione di Giulio Giorello).
Le famiglie, intese come contesti sociali in cui nascono e si intrecciano le relazioni interpersonali, si configurano quali luoghi privilegiati del dialogo e del confronto, ove i compiti e i ruoli delle principali figure di riferimento, come il padre e la madre, sono profondamente mutati a seguito della complessità e delle continue trasformazione della famiglia stessa. Oggi esistono diverse forme e organizzazioni: famiglie ricomposte, omogenitoriali, monogenitoriali, migranti e multiculturali. È cambiato il modo di essere genitore: le madri troppo prese da se stesse e dall'estenuante tentativo di conciliare i compiti lavorativi con quelli famigliari; i padri troppo assenti in famiglia o troppo presenti ma in modo sbagliato, e non più in grado di svolgere il tradizionale ruolo di colui che traghetta e orienta i figli nel contesto sociale. Il volume parte dalle potenzialità ancora esistenti in ogni organizzazione famigliare per valorizzarle e proporre percorsi di riflessione finalizzati proprio al recupero e allo sviluppo delle competenze genitoriali. L'intento progettuale nasce dalla necessità di sottolineare l'importanza delle trame intergenerazionali. Per quanto riguarda poi le modalità relazionali famiglie-scuola-territorio, l'obiettivo è quello di far luce sul contributo e sul supporto che i servizi territoriali, in particolare i nidi e le scuole dell'infanzia, offrono alle famiglie e all'intera comunità.
Dipendenza e senso di sé; il mangiare, l'amare e il pensare nella costituzione e nella percezione della vita; gradimento e rifiuto delle cose in quanto misure emotive dell'essere al mondo; gli altri negli incontri e nelle relazioni; gli esclusi e i dimenticati, l'umanità offesa. Questi i temi principali affrontati nel volume in una prospettiva di analisi aperta ai diversi e contrastanti aspetti della realtà e rivolta, anche, a segnalare l'incidenza del caso nel divenire delle decisioni e delle azioni e il carattere incerto e mutevole della verità.
Le parole vivono e fanno vivere ma non sono vita: la rappresentano soltanto.
Età di lettura: da 4 anni.
Natura delle forme, attesa e memoria, origine e senso della colpa, egoismo e fede, realtà e prospettiva. Un'analisi di motivi e problemi non secondari della filosofia a partire dall'idea del cominciare e del terminare, del succedersi e dell'alternarsi di condizioni, situazioni, emozioni.
Il dono e l'abbandono come eventi e forme della vita. E ancora: il fare e l'avere a che fare con gli oggetti, il vedere e il non vedere, la storia e le storie, il ricordare e il dimenticare. Un'analisi di alcuni non marginali aspetti e momenti dell'esistenza.