A 50 anni dall'apertura dei lavori del Concilio Vaticano II, la questione dell'ermeneutica conciliare suscita ancora un profondo dibattito fra gli storici e i teologi.
Il presente volume raccoglie i più importanti interventi di vescovi e teologi croati nel Concilio Vaticano II che spaziano: dalla teologia, agli studi mariologici, alle scienze sociali e alla diffusione della Parola di Dio.
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno Internazionale sull'Eredità del Magistero di Pio XII che si è tenuto a Roma nel novembre del 2008 in occasione del cinquantesimo anniversario della morte del grande pontefice.
Nel Suo discorso alla Curia romana del 22 dicembre 2005, Benedetto XVI aveva operato una distinzione tra due interpretazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II: la prima erronea, definita come "ermeneutica della discontinuità e della rottura", che "ha causato confusione" nella storia della Chiesa; la seconda, giusta e feconda, definita come "ermeneutica della riforma, del rinnovamento nella continuità", che invece, "ha portato frutti". La risoluzione di quello che John W. O'Malley ha definito il grande "enigma interpretativo" del Concilio Ecumenico Vaticano II passa attraverso la ricostruzione precisa e meticolosa dell'attività dei suoi protagonisti, delle loro reti di contatti e delle loro opinioni, dell'evoluzione del loro pensiero tra il 1962 e il 1965. I diversi, e ben documentati, contributi raccolti in questo volume gettano nuova luce sulla partecipazione di numerosi vescovi, conosciuti o meno, provenienti da tutte le parti del mondo, e di qualche osservatore non cattolico, perito privato o ancora giornalista cattolico al Vaticano II. Come tali essi permettono di capire meglio le dinamiche dell'assemblea conciliare svelando interessanti piste di ricerca per il futuro.