La città si presenta oggi come nuovo soggetto e, contemporaneamente, nuovo spazio della politica. Richiede dunque una prospettiva pluridimensionale, che questo volume fa propria mutuando concetti, chiavi di lettura e strumenti di intervento da diversi campi disciplinari: storia e sociologia, scienze politiche e giurisprudenza, scienza dell'amministrazione e urbanistica. L'analisi si basa su una molteplicità di esempi empirici, centrati sul caso italiano ma estesi, in chiave comparata, al contesto europeo. Il libro è pensato sia per studenti di diverse discipline nell'ambito delle scienze sociologiche, politologiche e della progettazione urbana, sia per un pubblico di politici e amministratori locali.
Il dizionario intende offrire il più esauriente repertorio di slang USA disponibile sul mercato italiano: 21.000 voci, 27.000 accezioni e 35.000 traducenti con indicazioni dell'ambito di appartenenza e dei registri. Inoltre, un'attenzione particolare è prestata ad aree specifiche: informatica, rap, politica, sport, sesso, turpiloquio e tante altre ancora. Infine, 100 finestre informative e di approfondimento, sezione speciale sinonimi e curiosità, interni a due colori per una facile consultazione.
Emblema della città e fulcro di una delle più belle piazze del mondo, la cattedrale di Parma venne consacrata con il suo battistero nel 1106. Dai bassorilievi dell'Antelami agli affreschi del Correggio, dall'impronta del romanico padano agli influssi gotici già intuibili che tanto affascinarono Stendhal, il libro conduce il lettore nel cuore della storia dei due monumenti giustamente famosi nel mondo.
"Nemico della patria!", "Ha nelle vene aborrito sangue!", "Su, straniero, ti sbianca la paura!", "Ciel più puro e déi migliori/t'offro in Roma ov'io mi reco", "La nemica del regno già muor!", "Quel selvaggio dalle gonfie labbra"... Sono queste solo alcune delle espressioni che troviamo usate nel melodramma italiano, dal periodo del suo massimo splendore popolare e "artigianale" di inizio Ottocento, fino al crepuscolo di inizio Novecento. Il pregiudizio verso lo straniero esiste da sempre e nella tv di allora, quale era l'opera, veniva trasmesso né più né meno di come viene trasmesso oggi dalla tv del Duemila.
L'ecumenismo visto dallo straordinario punto di vista di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, particolarmente sensibile al progetto dell'unità fra le Chiese cristiane. Nel presente volume vengono riportate le pietre miliari dell'ecumenismo spirituale, quello cioè nel quale i carismi che lo Spirito Santo ha disseminato nella storia s'incontrano per celebrare l'unica grande Chiesa di Cristo. In particolare, il volume presenta i discorsi che Chiara Lubich ha condotto agli studenti, ai professori e ai responsabili del Movimento Ecumenico e del Consiglio Ecumenico delle Chiese, in Svizzera, nel 2002. La comunione fra le diverse confessioni si rivela, mirabile, nelle introduzioni che i vari interlocutori di Chiese non cattoliche hanno fatto della Lubich. In esse affiora l'unica sollecitudine: l'intenzione di procedere lungo la via dell'unità. Una via che, passando per una ecclesiologia rinnovata, trova in Chiara Lubich e nel Movimento dei Focolari il naturale battistrada.
Trento, 1943: nella città - come in tutta Italia - infuria la Seconda Guerra mondiale. È in questo contesto di morte e distruzione che nasce il Movimento dei Focolari, portatore di una spiritualità nuova nella vita della Chiesa. Il volume ritorna alle origini di questa esperienza e si apre con uno scritto - Ideale dell'unità - del 1950. Invitata a raccontare la nascita di questa realtà ecclesiale, Chiara Lubich ne comunica "'anima" in un testo breve, essenziale - che qualcuno definì un "trattatello ingenuo" -. Un testo di grande intensità emotiva legata alla forza dirompente di quanto veniva presentato: una nuova sintesi di vita cristiana, un nuovo carisma per la Chiesa e la società di oggi. Segue lo scritto di Igino Giordani - Storia della nascente Opera di Maria - in cui l'Autore ripercorre le prime tappe del Movimento dandoci, più che una cronaca, una storia "vissuta", che Giordani contempla con stupore e racconta con estrema delicatezza.
Un diario per la scuola primaria: Nonn Chisciotte. È la storia di un nonno speciale che accompagna il saggio nipote in un divertente viaggio alla scoperta delle novità del mondo moderno: un invito a non lasciarsi abbagliare dal mondo dei computer e dei cellulari, per riscoprire la bellezza del rapporto con le persone e soprattutto dell'amicizia, anche fra generazioni diverse.
«Neraprimavera mi pare più un album rock che una raccolta di racconti. Anche il numero delle tracce è quello canonico: dodici brani, più una manciata di poesie che funzionano da jingles introduttivi. Non un concept album, con tema unico svolto in diversi movimenti, bensì proprio una raccolta di canzoni varie per argomento, genere e arrangiamento. [...] Il tono della scrittura non è "alto", ma neppure sciattamente internettiano. Diciamo che le parole sono strumenti funzionali al servizio di estrose situazioni che hanno il ritmo e la "visualità" di uno story-board o una sceneggiatura a fumetti (e ce le vedrei, alcune di queste storie, disegnate da una Mabel Morri o qualche altra matita emergente del nostro fumetto indie). Non meraviglia quindi che il montaggio cine-video sia, tra i diversi linguaggi frequentati, quello in cui la giovane autrice più si identifica (cut!), quello che meglio esprime l'insieme sinestetico delle sue pulsioni creative». (Dalla prefazione di Vittore Baroni)
Chiara d'Assisi fu la prima donna a scrivere una regola originale per le donne, rifiutandosi di declinare al femminile una preesistente regola maschi le: una regola stupefacente, piena di dolcezza, tesa a comprendere più che a giudicare e punire. Di lei scrissero soprattutto uomini: il biografo, il papa e le gerarchie ecclesiastiche, scrissero tutti per farla dimenticare. Chiara consumò la vita dietro le mura del monastero di San Damiano. Contrariamente a quanto avrebbe desiderato, fu costretta alla clausura, ma la sua solitudine fu abitata da molti affetti e da una fortissima tensione spirituale. Nelle pagine di Chiara Frugoni, le voci fresche e vivaci delle consorelle e dei testimoni laici del processo di canonizzazione raccontano una santa assai diversa dal ritratto agiografico ufficiale. Accanto a loro, parla Chiara stessa, questa volta ascoltata con orecchio fine di storica dalla Frugoni, che intreccia fonti scritte e figurate: miniature, tavole, affreschi, alcuni dei quali restaurati con risultati sorprendenti. Documenti noti, tra le cui pieghe si nascondeva una biografia diversa.
Il libro racconta, in forma di diario, l'esperienza traumatica di Ilaria, un'adolescente che vede crollare tutto il suo mondo quando i genitori si separano. Ilaria è un'adolescente come tante, con un linguaggio tipico e dai rapporti sociali multipli; non ha un rapporto facile con i genitori, soprattutto con la madre. Quando la madre - perché il padre preferisce sparire - le comunicherà la loro separazione, Ilaria vive tutto questo come un tradimento soprattutto del padre e decide di fuggire dalla sua amica del cuore. Il padre torna, ma ormai Ilaria è delusa dai suoi genitori. Soprattutto non riesce ad accettare la realtà. Un'esperienza così destabilizzante e dolorosa la obbligherà a crescere in fretta. Il titolo del libro "Perché mi fate questo?" riassume la tempesta di sentimenti e di ribellioni che il divorzio dei genitori può provocare nella vita di un'adolescente. L'autrice traduce con molta sensibilità il dolore e lo smarrimento di una adolescente che deve fare i conti con la fine del matrimonio dei genitori. Questo titolo è il quarto volume della collana Strettamente Personale, una collana per adolescenti, la cui particolarità, oltre alla forma diaristica, è legata al contatto diretto con la realtà e con il tessuto sociale relativo al tema di cui si parla nel racconto. Età di lettura: da 13 anni.