La teologia dell'Aquinate, "maestro di pensiero e modello del retto modo di fare teologia". La teo-logia di san Tommaso d'Aquino - riconosciuto dalla Chiesa cattolica come il Doctor communis e riproposto nel Concilio Vaticano II e nella Fides et ratio di Giovanni Paolo II come "maestro di pensiero e modello del retto modo di fare teologia", ha ancor oggi qualcosa d'importante da insegnarci? È l'interrogativo da cui prende le mosse il presente studio come punto di partenza per un rilancio del dibattito teologico sulla Trinità. La Teologia di Tommaso, infatti, insieme a quella del De Trinitate di Agostino, è senza dubbio uno snodo decisivo nella storia della riflessione su Dio che è Trinità d'amore, a livello di metodo e a livello di contenuto. A tal fine nel volume Coda contestualizza storicamente e culturalmente l'impresa teologica dell'Aquinate, cercando di discernere, in prima battuta, la spinta e l'illuminazione carismatica che interiormente la anima e la orienta.
Si tratta del fedele resoconto di un affascinante viaggio, di un'esperienza durata quattro anni. Il libro nasce dagli incontri avvenuti due o tre volte l'anno, sui colli romani, per discutere della rilevanza del mistero trinitario.
L'obiettivo del saggio è quello di comunicare e rendere accessibile ad un pubblico di “non addetti ai lavori” il significato essenziale del discorso teologico, di un discorso, cioè, la cui parola e intelligenza hanno origine dall'esperienza di Dio che si fa nella sequela di Gesù come comunità di discepoli. Di qui il filo rosso che disegna il percorso di queste “lezioni”: Dio che si dice in Gesù Cristo, così dicendo se stesso e noi in sé. Piero Coda approfondisce alcune nozioni fondamentali (che costituiscono l'oggetto della disciplina che si suole chiamare teologia fondamentale) riguardo alla conoscenza di Dio - come possiamo conoscere Dio? attraverso quali vie? -; alla rivelazione che Egli fa di sé in modo pieno e definitivo nella storia in Gesù; allo Spirito Santo; alla Trinità e alla storia della sua esperienza e comprensione cristiana da sant'Agostino ad oggi. Il discorso si fa più “attuale” nell'ultima parte in cui si delinea il significato teologico delle diverse religioni nel disegno di Dio, e dunque in rapporto a Gesù e alla Chiesa, e si spiega l'importanza e il metodo del dialogo tra la Chiesa e le religioni.
Un dialogo serrato, condotto senza alcuna preclusione. Un tema difficile, tra i più rilevanti nell'orizzonte del Cristianesimo storico: quello del volto di Dio. Un volto mai disgiungibile dalla carne in cui il medesimo si sarebbe storicamente rivelato. Un volto che ha chiamato l'umanità a fare i conti con il proprio destino. E una carne martoriata, affidata alla libertà più radicale; la stessa che custodisce il senso ultimo di una fede da sempre sospesa al limite del naufragio e dell'abisso. In ogni caso un'esperienza-limite, che fa del Dio cristiano un vero e proprio unicum. Un irripetibile che il pensiero non può limitarsi ad accettare o rifiutare; ma deve - come fanno i due protagonisti di questo intenso dialogo - innanzitutto interrogare e nello stesso tempo svolgere nella forma più rigorosa.
Il '900 ha conosciuto una vigorosa e imprevista rinascita d'interesse per la Trinità. Da qui l'intento del saggio: rivisitare il lascito della tradizione cristiana nella consapevolezza che il volto trinitario di Dio non è un accessorio secondario del credo cristiano ma il suo orizzonte di verità ultimo e risolutivo. Dopo un'introduzione di carattere metodologico, la riflessione si sofferma sulla promessa veterotestamentaria, si concentra sulla pienezza dei tempi nell'evento di Gesù Cristo e si ripercorrono alcune figure significative della Tradizione cristiana e della storia del pensiero.
Chi è il protagonista di quel grande acconto che è la Bibbia? In verità, spiega l’autore, i protagonisti sono due, Dio e l’uomo: Dio che viene incontro agli uomini per piantare la sua tenda in mezzo a loro, e noi, gli uomini e le donne che, lungo i secoli, camminiamo in esodo dalle nostre terre e da noi stessi, verso di Lui, per abitare infine nella sua casa.
Attraverso un’acuta analisi di alcune tra le pagine più significative dell’Antico e del Nuovo Testamento, scopriamo di poter contemplare il farsi della storia di Dio nel farsi della storia dell’uomo, sino a che quest’ultima, la storia dell’uomo, diventa il luogo e il racconto della storia di Dio.
In questa introduzione alla teologia", caratterizzata da un intento sistematico, l'Autore affronta le grandi questioni dell'identita epistemologica e della metodologia scientifica del discorso teologico. " Un saggio approfondito sul significato scientifico dell'indagine teologica. La proposta risulta contestualizzata in dialogo con le istanze piu importanti del pensiero contemporaneo (sul versante filosofico, ecumenico e interreligioso), vagliate alla luce della Parola escatologica di Dio in Cristo Gesu e dell'azione dello Spirito Santo che guida la Chiesa verso la verita tutta intera". "
Rivelazione e Kenosi in Sergej Bulgakov - Sofiologia della morte (appendice)
LA FEDE HA MOTIVAZIONI OGGETTIVE O E' UN ATTO "CIECO E ASSOLUTO"? GESU' CRISTO "VERO DIO E VERO UOMO" E' UN'INVENZIONE DEI VANGELI? LA SCIENZA RIUSCIRA' MAI A SPIEGARE PERCHE' C'E' QUELLO CHE CI CIRCONDA E NON PIUTTOSTO IL NULLA? C'E' UN DESTINO CHE ATTENDE L'ANIMA AL TERMINE DELLA VITA? RACCOGLIENDO LA SFIDA DEI NUMEROSI TESTI CHE IN QUESTI ULTIMI ANNI SI SONO PROPOSTI DI METTERE IN DISCUSSIONE LA DIMENSIONE SPIRITUALE CHE DA MILLENNI ACCOMPAGNA L'UMANITA, QUESTO LIBRO INTENDE MOSTRARE CHE DIO PER PRIMO HA CREDUTO NELL'UOMO, CREANDOLO E PONENDOLO AL VERTICE DELL'UNIVERSO, E CHE PROPRIO PER QUESTO MOTIVO LO HA RESO LIBERO DI SCEGLIERE SE RICAMBIARE IL SUO AMORE.