Tanti volti, tante storie, tante esperienze incontrate: giovani che fanno fatica, ma che ci credono e si impegnano, che sognano il futuro mentre costruiscono il presente. Le pagine del libro sono il tentativo ideale di raccogliere le intuizioni, le preoccupazioni e i passi concreti di tutti coloro - e sono molti! - che in giro per l'Italia continuano a scommettere tutti i giorni, convinti che non "siamo venuti al mondo per vegetare, ma per lasciare un'impronta" (Papa Francesco). Il libro è un racconto di realismo e di speranza, frutto della consapevolezza che sia compito nostro, mio e tuo, e non di qualcun altro, dare il meglio per costruire un mondo più bello.
I diritti devono essere, come gli alimenti, fondamentali, naturali, inalienabili e universali. Il diritto al cibo è un diritto civile e politico, economico e sociale atto a promuovere l’uguaglianza, la libertà e la dignità di tutti gli uomini e le donne. Ancorare il cibo ai diritti è necessario per sottrarlo al ruolo di merce su cui esercitare il gioco d’azzardo della speculazione finanziaria o la distrazione come agrocarburante. È invece necessario garantire alle donne e agli uomini, ovunque nel mondo, accesso e controllo sulle risorse naturali ed economiche con cui produrre, curare e far circolare gli alimenti.