La Parola e i poveri racconta la storia della lunga amicizia di Carlo Maria Martini con la Comunità di Sant'Egidio, cominciata a metà degli anni Settanta e continuata fino alla sua scomparsa nel 2012. Il libro fa emergere alcuni aspetti originali, solo parzialmente visitati, di questa grande figura della Chiesa contemporanea, aiutandoci a cogliere qualcosa in più della sua vita e del suo pensiero. La seconda parte del volume raccoglie alcuni testi di Martini, in parte inediti. Si tratta di lettere, relazioni, omelie o discorsi pronunciati nel corso di eventi a cui ha partecipato insieme a Sant'Egidio, più altre pagine relative ad anni immediatamente precedenti l'incontro con la Comunità. Il patrimonio culturale che affiora da questi scritti non riguarda solo la Chiesa ma, più in generale, il mondo, nel delicato passaggio dalla divisione Est-Ovest - eredità della guerra fredda - agli esordi della globalizzazione. Parole e pensieri che a distanza di anni risultano sorprendentemente attuali su temi come l'immigrazione, il valore degli anziani nella società, il dialogo interreligioso e la pace. Ma anche riflessioni profonde sul valore della vita nel suo momento più difficile, quello della malattia che accompagnò gli ultimi anni di Martini. Testi che ancora oggi interrogano con forza chi li legge.
Unico caso di cristianesimo "africano" non d'importazione europea, ma di antica tradizione apostolica, il cristianesimo etiopico si presenta come una sintesi originale fra l'Oriente cristiano e la realtà africana. È questa duplice appartenenza che rende la vicenda cristiana dell'Etiopia particolarmente affascinante. Poco ancora si conosce questa grande cultura cristiana che ha maturato un rapporto tutto particolare con la tradizione ebraica. I saggi raccolti nel volume permettono di conoscere l'itinerario storico, la tradizione religiosa, la ricchezza spirituale del cristianesimo etiopico. Sono i contributi di studiosi italiani e stranieri, noti per le loro competenze, e di autorità religiose, tra cui il patriarca abuna Paulos, rappresentative di un cristianesimo e una Chiesa così singolari come quelli etiopici. Emerge l'itinerario di un Novecento travagliato, tra colonialismo fascista, impero cristiano del negus Haile Selassie e afro-comunismo di Mengistu. Un cristianesimo antico si è confrontato in Etiopia con i disegni di dominazione coloniale, con il "riformismo illuminato" dell'ultimo imperatore cristiano, con la violenta repressione del regime comunista, mentre oggi vive una stagione di rinascita nel cuore del continente africano.