Lo scenario geografico dell'economia mondiale è profondamente mutato in questi ultimi decenni: l'emergere di nuove aree produttive, la rottura di equilibri consolidati, le trasformazioni politiche, la crescente interdipendenza tra le varie regioni del globo hanno prodotto nuovi scenari. Geografia dell'economia mondiale, rivisto e aggiornato in questa sua quinta edizione, coniugando tra loro i fattori di natura politica, strategica, culturale e sociale, illustra in modo sistematico le profonde trasformazioni territoriali dell'economia dalla scala locale a quella globale e stimola alla riflessione sul significato delle tendenze in atto e sulla loro evoluzione. Questo manuale, diventato ormai un testo di riferimento nella didattica della disciplina, guida nello studio della geografia economica, delineando un quadro chiaro e completo dei rapporti tra le diverse forme dell'economia e gli spazi geografici del pianeta.
Nell’economia complessa e globalizzata che pervaderà il nuovo millennio, la conoscenza territoriale è destinata a rivestire un ruolo di sempre maggior rilievo. Il suo impatto non potrà essere trascurato né dalle imprese, il cui comportamento strategico sarà tributario in misura crescente di soluzioni volte a interagire con ambiti d’azione più estesi e nel contempo più differenziati, né dalla stessa elaborazione teorica (economica e manageriale), dato che la dinamica competitiva si consuma sempre meno fra singoli soggetti o economie nazionali, e sempre più fra sistemi territorializzati che andranno esercitando una funzione decisiva nella creazione del valore economico e nella sostenibilità della stessa economia.
A questa istanza di conoscenza rispondono in larga misura le scienze del territorio e la geografia economica in particolare, di cui il volume offre le chiavi e permette di addentrarsi nel linguaggio e negli strumenti di un sapere che, di fronte alle nuove sfide conoscitive, si caratterizza per apertura concettuale e pluralismo teorico.
Chi sono gli Slavi e da dove provengono? Costituiscono un'unica entità etnica, linguistica e culturale, una sorta di blocco solidale rispetto ai popoli latini e germanici o tra essi vi sono profonde differenze religiose, politiche e istituzionali? Per dare risposta a questi interrogativi che la storia recente ha riproposto in tutta la loro urgenza e drammaticità, Francis Conte risale alle origini di quei popoli che si addensarono nelle pianure dell'Europa orientale e ne studia nelle diverse epoche le grandi correnti degli scambi e dei traffici commerciali, i metodi di lavoro e gli stili di vita, le strutture sociali, le grandi tendenze spirituali.