Traducido del original italiano (La vigna di Nabot. Saggio di etica politica, Caccuci Editore, Bari 2001) por Pedro Miguel García Fraile.
¿Puede la ética primar en la política? ¿Se puede poner límite a los abusos de poder? ¿Qué papel juegan las opiniones y las pasiones personales en la administración de la polis? ¿Cuáles son los ídolos de los gobernantes? ¿Qué importancia tiene la educación en todo esto? ¿Cómo puede transformarse una institución vendida al mal en otra orientada al bien común? ¿El presente ensayo pretende responder a todos estos interrogantes presentando los contenidos fundamentales de la ética política católica, tal y como ha sido elaborada por el Magisterio Social de la Iglesia.
Rocco D’Ambrosio (Cassano delle Murge, 1963), sacerdote de la diócesis de Bari, es profesor de Ética Política en la Facul-tad de Ciencias Sociales en la Pontificia Univ. Gregoriana de Roma y en el Instituto Teológico Pugliese de Molfetta. Ha publicado diversos ensayos de filosofía política y colabora con distintos organismos eclesiales, en tareas de formación social, política y laboral.
Il grembiule e lo scettro sono due simboli di realtà complesse: la Chiesa e la politica. Il primo relativo al servizio che la comunità cristiana presta in nome di Gesù. E poi lo scettro. Il simbolo del potere conferito a coloro che hanno la responsabilità di provvedere, in varie forme e tempi, al bene comune, alla giustizia e alla pace della società. Il terreno dove si incontrano chi serve con il grembiule e chi legittimamente comanda con lo scettro è il mondo. Annunciare e testimoniare il vangelo in politica è arduo. Partendo dalle sfide concretamente poste dalla cronaca, queste pagine provano a ridisegnare il modo di "essere nel mondo" dei laici maturi che, proprio perché incarnati nella libertà dello spirito conciliare, restano immuni da nostalgie integralistiche.
Vivere nelle istituzioni è impegnativo quanto comprenderle. Alcune volte le istituzioni ci appaiono come realtà che riusciamo a capire senza molte difficoltà, altre volte come dei meccanismi complicati ed oscuri. Trattando ogni giorno con istituzioni piccole e grandi, in alcuni casi, sperimentiamo di essere inseriti in realtà dove la dignità di ognuno è rispettata, in altri, invece, ci sentiamo pezzi di un ingranaggio freddo e disumano. Conservando l'ottica antropologica ed etica, il saggio affronta il rapporto tra persona e istituzione chiarendo i sei concetti fondamentali di ordine, giustizia, coerenza, fiducia, identità, sicurezza, la loro incidenza sulla vita personale come su quella istituzionale.