"Apriamo il Vangelo di Gesù, guidati dalle riflessioni del Vescovo Mons. Enrico dal Covolo, e torniamo con gioia nelle braccia del Padre. RinnoviamoGli la nostra fedeltà e la nostra fiducia di figli. La misericordia non è un a priori kantiano, ma è la presenza reale e storica del Risorto nella Chiesa e nel mondo, unico Redentore dell'uomo." (Dalla Presentazione di S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi)
Quest'anno il cammino pastorale degli universitari di Roma sarà guidato dal Vangelo di Marco, che verrà annunciato nelle celebrazioni eucaristiche domenicali. L'itinerario proposto da S. E. Mons. Enrico dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, è un agile sussidio per iniziare o proseguire l'itinerario della lectio divina. Non sarà difficile aprire le pagine del volume e raggiungere l'obiettivo: Veramente, quest'uomo era figlio di Dio.
"Da queste pagine emerge la passione di Mons. dal Covolo per l'educazione delle nuove generazioni, vocazione che egli ha sempre vissuto e alla quale è sempre rimasto fedele nella molteplicità dei ministeri che ha esercitato." (dalla Presentazione)
Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, mons. Enrico dal Covolo è nato il 5 ottobre 1950 a Feltre, in provincia di Belluno. È stato ordinato sacerdote il 22 dicembre 1979 a Milano. Insegna alla Facoltà di Lettere cristiane e classiche dell'Università Pontificia Salesiana, di cui è stato Preside-Decano, e in seguito ricerettore della medesima Università. Nel 2003 don Pascual Chàvez, Rettore Maggiore dei Salesiani, lo ha nominato Postillatore generale per le cause dei Santi della Famiglia Salesiana. Autore di numerose pubblicazioni dedicate ai Madri della Chiesa edite dalla LAS (Libreria Ateneo Salesiano), ha pubblicato "In ascolto dell'altro" il volume che raccoglie le meditazioni degli Esercizi Spirituali predicati al Papa e alla Curia Romana nel febbraio 2010. Mons. dal Govolo collabora con la storica trasmissione di informazione religiosa "Ascolta si la sera" in onda su Rai Radio1.
Il Vangelo di Luca, che sarà proclamato nelle celebrazioni eucaristiche domenicali del prossimo anno liturgico, offre agli universitari la chiave interpretativa fondamentale per il loro cammino di fede.
Il sussidio curato da mons. Enrico Dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, ci offre un percorso di riflessione e di preghiera che conduce all'incontro personale con il Signore, dove il cuore di ciascuno di noi può davvero gioire e riposare in Lui in un dialogo di profonda amicizia e, soprattutto, di reciproca stima. La lectio divina è via privilegiata per accostare con frutto e con fede le sacre Scritture. È quanto si intende proporre, con questo sussidio, agli universitari, invitandoli a intensificare quella relazione personale con il Signore che costituisce la sorgente dell'impegno di testimonianza e di servizio nella comunità accademica.
Il grido di Giobbe - ovvero lo scandalo del dolore innocente - percorre la storia dell'umanità dall'inizio alla fine, e incrocia 'tragicamente' Dio, l'uomo e il cosmo nella questione più importante di tutte: il senso dell'esistenza umana.
"Nel piccolo libro che peresento si raccoglie, insieme alla ricordata Conferenza di mons. dal Covolo su Giobbe, un altro suo scritto, che ne costituisce la II Parte e reca il titolo: La Pasqua di Cristo nel Vangelo di Matteo. Così mons. dal Covolo sviluppa quanto nella chiusa della Conferenza teatina aveva già sufficientemente toccato: oltre al primo Giobbe, c'è un altro Giobbe, il Crocifisso. Egli, […] alla 'nona Ora', in un pomeriggio di odio e di sangue, ha gridato il suo affidamento al Pade, ma anche il suo preoccupato allarme per la sorte di Adamo".
(dall'Introduzione di don Michele Giulio Masciarelli)
I Padri ci insegnano non delle cose su Dio ma ad ascoltare Dio. Luogo privilegiato di questo ascolto, non in terza persona, è la Sacra Scrittura.
Un sussidio di lectio divina sul Vangelo di Luca.
Storia della mariologia intende offrire una panoramica storica della riflessione fondamentalmente teologica sulla missione e la persona di Maria di Nazaret. Si tratta di una prospettiva teologica profonda-mente calata nelle varie epoche e nei singoli momenti storici. L'intento, in-fatti, è quello di descrivere e inter-pretare la mariologia e la pietà ma-riana delle varie epoche e dei vari autori illustrandone sia le concezioni antropologiche sia gli schemi rappre-sentativi sia il sistema di valori e signi-ficati a cui fanno riferimento. A tal fine l'approccio dell'opera è in-terdisciplinare, per cui, pur essendo di natura essenzialmente teologica, si arricchisce del contributo di altre di-scipline quali l'iconografia, lo studio dei movimenti spirituali, la letteratura, la liturgia, la pastorale… Un'opera di ampi orizzonti, che tie-ne conto cioè del "teologare" su Maria in Oriente e in Occidente; nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa, nella Comunione anglicana, nelle Chiese della Riforma, nei vari continenti. Elaborata prevalentemente da studiosi italiani, la Storia della mariologia si avvale del contributo di studiosi di altre aree geografiche e linguistiche.
Una problematica di fondamentale interesse storico-religioso è quella dei processi di trasformazione che, in una dialettica complessa di sostituzione e di utilizzazione di elementi, risemantizzati in un nuovo contesto religioso, segnano la fase decisiva della storia culturale del mondo tardo antico, in cui si compie il confronto fra le tradizioni religiose del mondo mediterraneo a struttura politeistica e il nuovo messaggio cristiano.
La questione è assai complessa e non può essere posta in maniera semplicistica in termini di «derivazione» e di «influssi», neppure in quei casi – come quello dei culti terapeutici tradizionali da una parte, e dall’altra le varie forme di pratiche di guarigione e miracoli connessi al culto di martiri e santi – in cui le analogie nelle modalità rituali e negli effetti pratici appaiono assai forti. Si pensi all’utilizzazione sempre più ampia della pratica dell’incubazione nei martyria e nelle chiese dedicate ai vari santi-medici, di cui è indubbia l’origine «pagana» – nei culti di Asclepio in particolare, ma anche in numerosi altri affini – e all’uso di sostanze varie per ottenere la guarigione.
All’indagine di questo quadro storico, in cui continuità e discontinuità coesistono e le diverse identità religiose e culturali, nella persistenza degli elementi peculiari di ciascuna, si modellano e si trasformano nel contatto e nel confronto reciproco in processi di lunga durata, è stato finalizzato il progetto del Convegno Internazionale su «Asclepio e Cristo. Culti terapeutici e taumaturgia nel mondo mediterraneo antico: fra pagani e cristiani», svoltosi ad Agrigento il 20-21 novembre del 2006, nell’ambito delle attività scientifiche dell’Accademia di Studi Mediterranei, di cui si pubblicano gli Atti.
Nell'itinerario formativo per i giovani universitari proposto dall'Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, la lectio divina costituisce un crocevia pastorale decisivo per la crescita nella fede. Infatti nell'assidua frequentazione della Parola il credente sperimenta la nuova esistenza, il cui Maestro interiore è lo Spirito, che lo aiuta a trasformarsi nell'immagine dell'Uomo nuovo, Cristo Signore. Il sussidio, con proposte della lectio divina sul Vangelo di Matteo, preparato dal prof. Enrico dal Covolo, offre ai giovani universitari un itinerario che li conduce a scoprire il gusto dell'ascolto, non come un semplice godimento estetico, ma come un incontro vero e reale con il Risorto