Quali risposte offre la tradizione di sapienza del buddhismo tibetano alle domande che angosciano l'uomo moderno? In che modo antiche immagini simboliche come la Ruota della Vita possono rivelarsi cariche di profondi significati spirituali anche per chi è stato educato secondo una mentalità occidentale? Un itinerario spirituale e umano che parte dai monasteri tibetani e dalle loro colorate immagini allegoriche per giungere, in modo sorprendente e naturale, alla nostra vita e fornirci, con gli insegnamenti e le pratiche spirituali, il centro, l'equilibrio che spesso cerchiamo con tanto affanno.
Riconoscere la sofferenza, eliminare la sua origine, renderne possibile la cessazione, meditare sulla via per accedere a una terapia dell'anima, del corpo e dello spirito: in questo volume il Dalai Lama parte dal nucleo centrale del pensiero buddhista per creare un ponte tra i valori dell'Oriente e dell'Occidente e aiutarci a trovare in noi stessi la via del benessere e della serenità. Rispondendo attraverso gli insegnamenti millenari del buddhismo ai problemi che coinvolgono l'uomo contemporaneo, il Dalai Lama spiega perché nel riconoscimento del dolore e delle sue cause - la natura illusoria di questo mondo e l'attaccamento alle cose materiali - è insita la possibilità della liberazione: le sue riflessioni, arricchite da illuminanti esempi tratti dalla vita quotidiana, sono capaci di parlare a ciascuno di noi e ci insegnano a guardare nel nostro spirito per raggiungere la virtù, preziosa e possibile, della pace.
Alle donne è affidato il messaggio di speranza per il nuovo millennio.
“Lasciamo che i valori femminili sboccino nella nostra società affinché cambino la mentalità delle persone. È indispensabile per costruire una pace duratura e per il futuro dell’umanità.”
«La prossima sarà l’era della donna!» Con questa profezia il Dalai Lama allo stesso tempo rassicura e sollecita alla rinascita un universo femminile da tempo in crisi e disperso, alle prese con le troppe richieste e pressioni del quotidiano. L’eterna tensione tra figli e lavoro, le difficoltà della coppia, il tempo che manca: dov’è lo spazio per ascoltarsi, per realizzarsi, per ricercare il proprio equilibrio e la felicità? Sensibile alle inquietudini del mondo occidentale, il Dalai Lama offre parole di speranza: solo salvando se stesse le donne potranno salvare il mondo. La loro sensibilità le porta infatti a cercare l’armonia con il prossimo e a considerare la felicità degli altri come parte integrante della propria, una lezione di altruismo e apertura che si iscrive perfettamente nei valori millenari del buddismo. E questa sensibilità, coltivata e accresciuta, è l’unica e forse l’ultima speranza per costruire una società di pace e raggiungere l’autentica serenità.
In questo libro è raccolto per la prima volta il messaggio del Dalai Lama alle donne. Attraverso discorsi e interviste in cui ha espresso la sua posizione sul ruolo femminile nelle sfide della contemporaneità, si affrontano grandi problemi morali come l’aborto, l’eutanasia, la famiglia, l’amore. E si delinea l’accorata esortazione del grande capo spirituale: avviare una rivoluzione etica che, nutrita di compassione, generosità e tenerezza, consenta di rifondare la società su principi ispirati al vero benessere dell’umanità.
Quando gli uomini si abbandonano alla rabbia e all'odio, precipitano in una spirale senza fine che distrugge gli individui e le società. Solo il perdono un perdono non superficiale e formale, ma frutto della "meditazione profonda" - può spezzare quella spirale e diventare fonte di crescita a livello individuale e fondamento di una pace vera: il perdono e la compassione per il dolore e la sofferenza altrui sono indispensabili per creare un circolo virtuoso che possa migliorare l'esistenza dell'umanità. È questo il messaggio che il Dalai Lama affida a questo libro, frutto delle conversazioni con il giornalista e studioso Victor Chan. Premio Nobel per la pace nel 1989, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, è la massima autorità del buddhismo tibetano.
In un tempo in cui la religione diventa il pretesto per giustificare azioni criminali e in cui il sospetto divampa tra chi appartiene a fedi diverse, pur avendo radici comuni, la lettura di questo libro ci restituisce la speranza, la certezza cioè, che il credere nella trascendenza sia un messaggio di pace. Al tempo stesso vivere una fede intensamente significa pure raggiungere la pace interiore e trasmetterla al nostro prossimo.