Imparare ad amare e aiutare gli altri non è sempre facile. Ma la ricompensa è grande e duplice: la felicità interiore e la possibilità di costruire un mondo migliore. L'applicazione pratica della compassione è il tema principale intorno al quale ruota la saggezza di Sua Santità, che ha fatto dell'amore per il prossimo una missione e una ragione di vita. In questo libro si esprime con sincerità e semplicità per spiegarci come tradurre questo concetto in azione. Attraverso i racconti, profondamente coinvolgenti, dei suoi incontri con personaggi di tutte le estrazioni sociali, dai mendicanti ai colleghi Premi Nobel, il Dalai Lama si mostra nella sua piena umanità: grazie alla storia della sua toccante amicizia con un irlandese non vedente, la sola persona che ha definito "il mio eroe", comprendiamo come sia possibile superare qualsiasi circostanza avversa. Sulla base di un assiduo confronto con neuroscienziati, psicologi e pedagoghi, fornisce prove inconfutabili del fatto che un'educazione radicata nell'altruismo e nella compassione offre benefici illimitati. "La felicità è negli altri" è un ritratto estremamente personale e una ispiratissima lezione di vita: aprire il nostro cuore e la nostra mente agli altri è il sentiero più certo per giungere a un'autentica felicità.
La mente è fondamentale in ogni esperienza umana. Coltivare una mente saggia, approfondendo la comprensione di noi stessi attraverso la contemplazione e il pensiero razionale, è la condizione indispensabile per raggiungere l'armonia con il mondo e, di conseguenza, una felicità duratura. Le pratiche buddiste hanno tale obiettivo ed è per questo che, da sempre, pongono l'accento sulle attività di training mentale - in particolare la meditazione - in grado di offrirci una via percorribile verso la serenità interiore. Grazie allo stile unico del Dalai Lama - fatto di calore e di profonda umanità - gli insegnamenti della tradizione risuonano come preziose verità in accordo con la sensibilità di uomini e donne di oggi, e non soltanto per chi ha abbracciato il Buddismo. Postfazione di Richard Gere.
"Io stesso sono un religioso, ma la religione non può, da sola, fornire una risposta a tutti i nostri problemi." A dirlo, inaspettatamente, è il leader spirituale della sesta confessione al mondo, il buddismo. In questo libro il Dalai Lama lancia un messaggio rivoluzionario: per superare gli scontri fra religioni, le polemiche tra atei e credenti, il razzismo e l'intolleranza in nome della fede, l'unica soluzione è andare al di là della religione. Unendo la profonda conoscenza degli altri credi alle più recenti scoperte della scienza, Sua Santità giunge a una conclusione tanto semplice quanto illuminante: non possiamo cambiare il mondo limitandoci alla preghiera; oggi è necessario affidarsi a un diverso sistema etico che, trascendendo ogni credo, affondi le radici nella compassione, nella tolleranza e nel rispetto reciproco. Le problematiche che dobbiamo affrontare sono molto più complesse del contrasto fra ateismo e religiosità. La nuova via suggerita dal Dalai Lama è quella di congiungere la compassione (il principio spirituale da cui nascono gli altri valori interiori) alla ragione per dare origine a un sistema di etica laica che - indipendentemente dalla fede o dalla sua assenza - informi le azioni di tutti, dalle persone comuni a chi ha compiti di responsabilità e governo. Solo apprezzando la nostra comune umanità potremo vivere in armonia e trovare la felicità.
Riconoscere la sofferenza, eliminare la sua origine, renderne possibile la cessazione, meditare sulla via per accedere a una terapia dell'anima, del corpo e dello spirito: in questo volume il Dalai Lama parte dal nucleo centrale del pensiero buddhista per creare un ponte tra i valori dell'Oriente e dell'Occidente e aiutarci a trovare in noi stessi la via del benessere e della serenità. Rispondendo attraverso gli insegnamenti millenari del buddhismo ai problemi che coinvolgono l'uomo contemporaneo, il Dalai Lama spiega perché nel riconoscimento del dolore e delle sue cause - la natura illusoria di questo mondo e l'attaccamento alle cose materiali - è insita la possibilità della liberazione: le sue riflessioni, arricchite da illuminanti esempi tratti dalla vita quotidiana, sono capaci di parlare a ciascuno di noi e ci insegnano a guardare nel nostro spirito per raggiungere la virtù, preziosa e possibile, della pace.
Viviamo in un mondo inquieto, scosso da profonde crisi, non solo economiche, in cui sembrano prevalere le primordiali pulsioni distruttive che generano da sempre guerre, conflitti, odi, divisioni. Un mondo in cui la logica dominante è quella che arma l'uno contro l'altro individui, collettività e nazioni, spesso in nome di presunte superiorità culturali, religiose o, addirittura, razziali. E ancora possibile, in una realtà così segnata dalla violenza e dal dolore, parlare della felicità come di un obiettivo alla portata di tutti? Dopo aver esaminato in precedenti volumi la cosiddetta "rivoluzione della felicità" e il suo rapporto con il mondo del lavoro, Sua Santità il Dalai Lama e lo psichiatra americano Howard C. Cutler affrontano ora una nuova e ambiziosa sfida, a partire da un assunto semplice e fondamentale: poiché la natura dell'uomo è essenzialmente buona, se egli coltiverà le sue doti innate potrà realizzare se stesso e, quindi, essere felice. Secondo la concezione buddhista, infatti, la felicità è un'arte e, come tale, richiede pratica ed esercizio, al pari di qualsiasi altra competenza e abilità umana. Allenando la mente a individuare le cause dell'ansia e dell'insoddisfazione, abituandoci a riconoscere, nell'incontro con gli altri, le affinità piuttosto che le differenze, alimentando emozioni positive quali la compassione e l'empatia anziché la paura e la diffidenza, troveremo la strada maestra per raggiungere una maggiore felicità.
In un mondo come quello attuale, preda dell'incertezza, della competitività e della paura, dove gli interessi privati prevalgono spesso su quelli comuni e l'io sembra averla sempre vinta sul noi, la rinuncia all'egoismo, l'amore per gli altri e la conquista della pace interiore possono apparire valori nobili ma utopistici, irrealizzabili, se non addirittura ingenui. Con parole semplici ma inequivocabili, Sua Santità il Dalai Lama dimostra invece come si tratti di obiettivi alla portata di tutti, che possono determinare cambiamenti decisivi non solo per la vita di ciascuno di noi, ma per quella dell'intera umanità. Partendo dalla considerazione che ogni essere umano vuole la felicità e non la sofferenza, il Dalai Lama illustra gli errori più comuni che compiamo quando lasciamo che siano emozioni distruttive quali la bramosia, la rabbia, l'odio e l'invidia a guidare i nostri comportamenti, con l'unico desolante risultato di precipitare nell'angoscia e nella solitudine. La strada che porta alla pace interiore - e, quindi, alla felicità - è invece quella che va nella direzione opposta, cioè verso la compassione, un atteggiamento generato dalla consapevolezza che tutti gli uomini sono uniti da un indissolubile legame: la loro condizione di esseri umani. In questa comunità universale, il gesto compassionevole ed empatico di ogni individuo nei confronti del prossimo non può non riverberarsi, in cerchi sempre più ampi, su coloro che gli stanno attorno.
In "Conosci te stesso" il Dalai Lama illustra come allontanarsi da una percezione distorta del corpo e della mente e liberarsi così dall'errore e dalla sofferenza, per giungere a considerare il mondo in una prospettiva più realistica e fondata sull'amore. Attingendo al pensiero buddhista e proponendo una serie di esercizi graduali, ci prende per mano e ci aiuta a sviluppare la capacità di distinguere fra come appariamo a noi stessi e come siamo davvero e, quindi, ad abbandonare idee e presupposti illusori. La riflessione sulla falsa apparenza apre la via alla scoperta della vera realtà e alla comprensione di cosa significhi esistere senza fraintendimenti, stato profondo dell'essere che accresce l'amore, rivelando l'inutilità delle emozioni distruttive e del dolore. La conoscenza di sé diventa dunque la chiave dello sviluppo personale e di una relazione positiva con il mondo e i nostri simili. Tramite la concentrazione meditativa, impareremo a mettere l'intuizione al servizio dell'amore e l'amore al servizio dell'intuizione raggiungendo lo stadio supremo dell'illuminazione, tesa alla compassione e al bene altrui. Vivacizzato da aneddoti e racconti di esperienze realmente vissute dal Dalai Lama, "Conosci te stesso" è una guida per chiunque desideri compiere il percorso spirituale che porta all'acquisizione della consapevolezza di sé.
"Io stesso sono un religioso, ma la religione non può, da sola, fornire una risposta a tutti i nostri problemi." A dirlo, inaspettatamente, è il leader spirituale della sesta confessione al mondo, il buddismo. In questo libro il Dalai Lama lancia un messaggio rivoluzionario: per superare gli scontri fra religioni, le polemiche tra atei e credenti, il razzismo e l'intolleranza in nome della fede, l'unica soluzione è andare al di là della religione. Unendo la profonda conoscenza degli altri credi alle più recenti scoperte della scienza, Sua Santità giunge a una conclusione tanto semplice quanto illuminante: non possiamo cambiare il mondo limitandoci alla preghiera; oggi è necessario affidarsi a un diverso sistema etico che, trascendendo ogni credo, affondi le radici nella compassione, nella tolleranza e nel rispetto reciproco. Le problematiche che dobbiamo affrontare sono molto più complesse del contrasto fra ateismo e religiosità. La nuova via suggerita dal Dalai Lama è quella di congiungere la compassione (il principio spirituale da cui nascono gli altri valori interiori) alla ragione per dare origine a un sistema di etica laica che - indipendentemente dalla fede o dalla sua assenza - informi le azioni di tutti, dalle persone comuni a chi ha compiti di responsabilità e governo. Solo apprezzando la nostra comune umanità potremo vivere in armonia e trovare la felicità.
Come le ali di un uccello, l'amore e l'intuizione agiscono insieme per condurre all'illuminazione. Da questa immagine poetica di straordinaria efficacia e di fondamentale importanza per il buddhismo, Sua Santità il Dalai Lama trae lo spunto per riflettere sull'origine primaria del malessere che affligge il nostro tempo: l'uomo soffre e ha paura perché schiavo di una falsa visione di se stesso.
Ognuno di noi possiede potenzialmente gli strumenti per ottenere la felicità e vivere un'esistenza significativa, e il modo per conquistare tale obiettivo è la conoscenza di sé: ignorare la nostra vera natura equivale a farsi del male, a restare imprigionati in una concezione fuorviante ed esagerata del nostro io, degli altri, degli eventi esterni e delle cose materiali. Anche i sensi possono ingannarci, stimolando in noi passioni e azioni negative che seguiteranno a tormentarci in futuro.
In Conosci te stesso il Dalai Lama illustra come allontanarsi da una percezione distorta del corpo e della mente e liberarsi così dall'errore e dalla sofferenza, per giungere a considerare il mondo in una prospettiva più realistica e fondata sull'amore.
Attingendo al pensiero buddhista e proponendo una serie di esercizi graduali, ci prende per mano e ci aiuta a sviluppare la capacità di distinguere fra come appariamo a noi stessi e come siamo davvero e, quindi, ad abbandonare idee e presupposti illusori. La riflessione sulla falsa apparenza apre la via alla scoperta della vera realtà e alla comprensione di cosa significhi esistere senza fraintendimenti, stato profondo dell'essere che accresce l'amore, rivelando l'inutilità delle emozioni distruttive e del dolore. La conoscenza di sé diventa dunque la chiave dello sviluppo personale e di una relazione positiva con il mondo e i nostri simili. Tramite la concentrazione meditativa, impareremo a mettere l'intuizione al servizio dell'amore e l'amore al servizio dell'intuizione raggiungendo lo stadio supremo dell'illuminazione, tesa alla compassione e al bene altrui. Vivacizzato da aneddoti e racconti di esperienze realmente vissute dal Dalai Lama, Conosci te stesso è una guida preziosa per chiunque desideri compiere il percorso spirituale che porta all'acquisizione della consapevolezza di sé.
II Dalai Lama è una delle più grandi figure di maestri e insegnanti di buddhismo nel mondo, portavoce, con il suo immancabile sorriso, di questa religione a tutti i non buddhisti. In questo libro egli ci spiega le sue idee sulla meditazione, e mostra come la scienza occidentale si possa perfettamente coniugare con il pensiero buddhista. E soprattutto fa un appello a ciascun lettore perché instilli nel proprio animo un senso di responsabilità universale nel gestire ogni tipo di relazione in questo mondo sempre più frammentato.
Alle donne è affidato il messaggio di speranza per il nuovo millennio.
“Lasciamo che i valori femminili sboccino nella nostra società affinché cambino la mentalità delle persone. È indispensabile per costruire una pace duratura e per il futuro dell’umanità.”
«La prossima sarà l’era della donna!» Con questa profezia il Dalai Lama allo stesso tempo rassicura e sollecita alla rinascita un universo femminile da tempo in crisi e disperso, alle prese con le troppe richieste e pressioni del quotidiano. L’eterna tensione tra figli e lavoro, le difficoltà della coppia, il tempo che manca: dov’è lo spazio per ascoltarsi, per realizzarsi, per ricercare il proprio equilibrio e la felicità? Sensibile alle inquietudini del mondo occidentale, il Dalai Lama offre parole di speranza: solo salvando se stesse le donne potranno salvare il mondo. La loro sensibilità le porta infatti a cercare l’armonia con il prossimo e a considerare la felicità degli altri come parte integrante della propria, una lezione di altruismo e apertura che si iscrive perfettamente nei valori millenari del buddismo. E questa sensibilità, coltivata e accresciuta, è l’unica e forse l’ultima speranza per costruire una società di pace e raggiungere l’autentica serenità.
In questo libro è raccolto per la prima volta il messaggio del Dalai Lama alle donne. Attraverso discorsi e interviste in cui ha espresso la sua posizione sul ruolo femminile nelle sfide della contemporaneità, si affrontano grandi problemi morali come l’aborto, l’eutanasia, la famiglia, l’amore. E si delinea l’accorata esortazione del grande capo spirituale: avviare una rivoluzione etica che, nutrita di compassione, generosità e tenerezza, consenta di rifondare la società su principi ispirati al vero benessere dell’umanità.
In queste pagine il Dalai Lama legge e commenta il Vangelo, delineando affinità e divergenze fra cristianesimo e buddhismo. Con parole di profonda saggezza, nate dalla serenità del raccoglimento meditativo, da un lato ammonisce coloro che si definiscono "buddhisti cristiani", perché non si deve cercare di "mettere la testa di uno yak sul corpo di una pecora". Dall'altro però non dimentica come sia Buddha sia Gesù sottolineino quel seme di risveglio spirituale presente in tutti noi e traccino la via della salvezza nell'amore compassionevole verso il prossimo. In questa prospettiva è possibile un incontro costruttivo tra le due religioni, nel reciproco rispetto delle specifiche identità. E proprio questo dialogo può insegnarci come gli esseri umani siano in grado di amarsi non malgrado le diversità, ma proprio perché diversi.