Nella Grecia del VI secolo a. C. con i Presocratici, inizia quella che oggi viene chiamata la "storia della filosofia". Guido De Ruggiero, uno dei più autorevoli studiosi del Novecento, analizza in questo saggio questa prima fase della filosofia occidentale che vede la nascita della cosmologia e della teologia razionale, della metafisica, dell'epistemologia, della teoria etica e politica. Il libro presenta una panoramica generale della filosofia presocratica, ricostruisce le idee e le visioni del mondo dei più importanti filosofi greci attivi dal sesto alla metà del quinto secolo a. C.: da Talete a Pitagora, da Parmenide a Eraclito fino a Democrito. L'autore analizza modalità e problematicità della ricostruzione del loro pensiero, rendendo onore ai primi pensatori della nostra civiltà.
Nella Grecia del VI secolo a. C. con i Presocratici, inizia quella che oggi viene chiamata la "storia della filosofia". Guido De Ruggiero, uno dei più autorevoli studiosi del Novecento, analizza in questo saggio questa prima fase della filosofia occidentale che vede la nascita della cosmologia e della teologia razionale, della metafisica, dell'epistemologia, della teoria etica e politica. Il libro presenta una panoramica generale della filosofia presocratica, ricostruisce le idee e le visioni del mondo dei più importanti filosofi greci attivi dal sesto alla metà del quinto secolo a. C.: da Talete a Pitagora, da Parmenide a Eraclito fino a Democrito. L'autore analizza modalità e problematicità della ricostruzione del loro pensiero, rendendo onore ai primi pensatori della nostra civiltà.
Il "prendersi cura" è una dimensione fondamentale dell'esistenza umana, poichè attraverso l'autentica cura di sé l'uomo sa prendersi cura degli altri e del Dio che abita nella persona e nella comunità. I diversi contributi che costituiscono il libro - tramite la riflessione biblico-teologica e filosofico-esperienziale - meditano su un tema particolarmente fecondo per il mondo attuale in un tempo in cui la "cultura dell'umanità" non appare affatto ovvia, a fronte di un sempre più invadente interesse per ciò che è immediatamente riconducibile al binomio produzione-consumo.
Cosa sappiamo dell'efficacia delle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno? Hanno raggiunto gli obiettivi che si proponevano? Ci sono stati degli effetti collaterali negativi? Negli ultimi venticinque anni il progresso della scienza economica e la disponibilità di nuovi dati hanno consentito di passare da una generica aspettativa alla misurazione rigorosa degli effetti degli aiuti al Meridione. Siamo ora in grado di verificare, con metodologie statistiche rigorose, se i trasferimenti monetari abbiano effettivamente contribuito a sollevare le sorti del Sud. Quello che emerge dalla lettura di questo libro è che l'evidenza a favore di tali interventi è scarsa, ed è più deludente di quella desumibile da politiche simili messe in atto negli altri Paesi. Come scrive Nicola Rossi nella sua prefazione, «il pamphlet di Accetturo e de Blasio è, per certi versi e giustamente, financo impietoso nel segnalare l'inefficacia delle politiche di sviluppo territoriale. Non uno degli strumenti messi in campo dalla politica regionale dell'ultimo quarto di secolo viene in qualche senso e in qualche misura risparmiato dal lavoro puntuale dei due economisti».
Cos'è la libertà? È un concetto che appartiene alla sfera privata di ciascun individuo, oppure ha a che fare con le relazioni tra gli individui e le leggi che regolano tali relazioni? I due concetti di realtà si escludono reciprocamente o possono convivere? Proprio al concetto di libertà sono dedicate le pagine delle Lezioni tenute da Guido De Ruggiero pochi mesi dopo la caduta del fascismo. L'opera può essere definita come una completa sintesi del pensiero politico, spesso mal interpretato, del filosofo napoletano. Per De Ruggiero la libertà è una inscindibile saldatura tra vita privata e politica, è la presa di responsabilità di ciascuno nell'ambito della collettività.