Oggi oltre metà della popolazione mondiale vive in una città, e si stima che nel 2050 questa percentuale salirà ai tre quarti. Le città esistono da migliaia di anni - da quando gli uomini hanno cominciato a vivere insieme in un luogo, lo hanno racchiuso tra mura e arricchito con monumenti e edifici pubblici - ma il significato del termine è profondamente mutato nel corso dei secoli. Basta pensare anche solo agli ultimi decenni, in cui il nostro modo di abitare, di spostarci e di entrare in relazione con lo spazio e gli altri è cambiato in modo radicale. Dagli antichi insediamenti della mezzaluna fertile, passando per i comuni italiani del Medioevo, la Firenze di Leon Battista Alberti e la Londra di Dickens, Cesare de Seta conduce il lettore in un viaggio affascinante, in cui racconta lo sviluppo nei secoli del concetto di "città", e come esso sia costituito da un intreccio indissolubile di geografia, storia, economia e cultura, in cui giocano un ruolo determinante le aspirazioni e i timori di coloro che ci vivono. Per finire con uno sguardo alle nuove realtà dei grandi centri con decine di milioni di abitanti e delle smart city, le città intelligenti, in cui le nuove tecnologie avranno un ruolo fondamentale, ma che pongono interrogativi inquietanti sull'uso degli spazi e sulle relazioni sociali.
Ci sono molti modi per viaggiare come ci sono molti viaggiatori. Cesare de Seta si definisce un "viaggiatore quasi sedentario", ma dietro questa sprezzatura salgariana si nasconde una straordinaria miscela di suole consumate e profonda conoscenza del mondo. Ed è proprio da questa miscela che emerge nitido il ritratto di tantissime città, raccontate non solo attraverso la loro arte e la loro architettura, ma attraverso il loro "volto". Sono città molto lontane o vicinissime, molto antiche o nuovissime, ma tutte hanno in comune i segni di una rapida trasformazione che ne sta stravolgendo i tratti. Negli ultimi decenni, infatti, il cambiamento ha raggiunto un'intensità e un ritmo mai conosciuti nei millenni precedenti. E oggi le città, prede dell'esperanto della modernizzazione, si assomigliano sempre più tra loro. Questo viaggio cerca di capire quale forma avrà il nostro paesaggio urbano. una volta attraversato dalle vie consolari e oggi da una rete invisibile che trasporta messaggi più che uomini. Ma senza le previsioni catastrofiche che ciclicamente e inutilmente si abbattono sulle nostre sorti. Perché di città continueremo a vivere e a morire ancora a lungo, e solo chi è in grado di capire dove sono le loro radici lontane saprà indovinarne il futuro.