Viene proposta una lettura in chiave vocazionale, secondo il metodo della Lectio divina, dell'incontro di Maria Maddalena con il Signore Risorto. Il motivo che guida la Lectio vocazionale è costituito dalla dimensione della testimonianza cristiana fondata sull'incontro con Gesù Risorto, speranza del mondo. Due sono i temi collegati alla figura della Maddalena: la "ricerca" del Signore, e il successivo invito missionario. La Lectio aiuta ad andare alla "sorgente" dell'esperienza vocazionale del credente, il quale fa l'incontro personale e comunitario con il Cristo Risorto e riceve il compito di testimoniarlo nella storia del proprio quotidiano.
Uno strumento agile per i corsi monografici su formazione e discernimento spirituale.
Testo adatto anche ai “non addetti ai lavori”: in parrocchie, associazioni, gruppi, vita religiosa.
Descrizione
La domanda sulla “vocazione” emerge a più riprese, non solo per rispondere alle concrete scelte di vita, ma per motivare il proprio orientamento verso la realizzazione di un progetto di felicità. Tra successi e fallimenti, a tutti noi è capitato di sperimentare, almeno una volta, la fatica di capire e di interpretare il nostro posto nel mondo.
Per aiutare a comprendere meglio il mistero della vocazione, questo libro propone di esaminare i racconti di chiamata nella Bibbia, approfondendo l’aspetto vocazionale espresso nelle figure e nei simboli della narrazione.
L’itinerario comprende tre capitoli, pensati secondo uno sviluppo progressivo. Il primo riassume la nozione di vocazione-chiamata e l’impiego del verbo “chiamare”, puntualizzando il genere letterario e il funzionamento dei racconti di chiamata. Il secondo mette a fuoco il senso e la funzione dell’immagine e del motivo vocazionale, proponendo una griglia di quindici immagini vocazionali. Infine, il terzo presenta in modo essenziale un percorso di dieci profili biblici con alcune chiavi interpretative, finalizzate alla conoscenza e all’attualizzazione del dinamismo vocazionale.
Accanto alla ricerca del «Gesù storico», sempre più attuale risulta l'opera dell'Apostolo Paolo e il ruolo della riflessione paolina nello sviluppo della teologia neotestamentaria. Per rispondere a questa esigenza, il volume offre una presentazione critica e aggiornata della persona e dell'opera di Paolo di Tarso e del suo epistolario (1-2Ts; 1-2Cor; Gal; Rm; Fm; Fil; Col; Ef; 1Tm; Tt; 2Tm). Il pensiero paolino viene presentato alla luce dei risultati dell'attuale indagine esegetica, declinando in forma unitaria i dati storiografici con quelli letterari e teologici. L'itinerario del manuale consta di due parti, articolate ciascuna in cinque capitoli. Nella prima parte - Paolo di Tarso: la persona e l'opera - si focalizza la vicenda biografica e la missione di Paolo, la peculiarità della sua opera, la profondità del suo pensiero e le principali tappe della sua interpretazione nel corso della storia. Nella seconda parte - L'epistolario paolino - si affronta l'analisi delle tredici lettere attribuite all'Apostolo. Oltre alle rassegne bibliografiche ragionate, corredano il volume tredici appendici esplicative che rappresentano un sussidio didattico per approfondire i contenuti proposti. Nel comporre il manuale si è posta particolare attenzione a una triplice esigenza: il bisogno di formare ad un metodo solido di giudizio e di apprendimento delle scienze bibliche e dei loro limiti; il primato del testo canonico e ispirato, con tutta la sua valenza storico-teologica; la dialettica interdisciplinare aperta al dialogo con le altre discipline e alla ricchezza del loro apporto.
La figura del sacerdote è oggi caratterizzata da una serie di tensioni che riflettono non solo il modo di pensare della cultura contemporanea, ma anche le dinamiche attuali della Chiesa e della sua missione nel mondo. Mediante la collaborazione di re docenti di diverse discipline, un biblista, un sistematico e un teologo spirituale, si propone ai lettori un itinerario didattico aggiornato, unitario e progressivo, che aiuta a riscoprire i fondamenti e le funzioni del ministero ordinato e la sua rilevanza nelle odierne circostanze della vita sociale e religiosa.
Lectio divina sull'Eucaristia, in prospettiva vocazionale. Quinto volume della collana. Al centro dell'attenzione della Lectio divina si colloca la comunita ecclesiale che santifica io giorno del Signore, vivendo la pienezza dell'Eucaristia. Il Giorno del Signore viene visto nella sua dimensione vocazionale, e il racconto della Cena del Signore viene considerato come un percorso vocazionale. La Lectio e articolata in quattro parti che seguono lo sviluppo dell'argomentazione paolina.
La Prima Lettera ai Tessalonicesi risponde alle domande sul senso della vita e sul suo limite, la morte. Questo sussidio si colloca nel contesto della domanda sul senso della vita umana, la sua realtà vocazionale e la prospettiva escatologica. Dopo aver introdotto le questioni letterarie e teologiche dello scritto paolino, viene presa in considerazione la sezione di 1Ts 4,1-5,18, articolata in tre tappe: I. Chiamati alla santificazione (1Ts 4,1-12); II. La speranza della risurrezione (1Ts 4,13-18); III. Il giorno del Signore verrà (1Ts 5,1-11). Seguendo la scansione della lectio divina viene proposto un percorso centrato sul messaggio del testo paolino e sulle sue conseguenze per la vita dei credenti e il loro discernimento vocazionale, per offrire a quanti stanno vivendo la loro ricerca alcune preziose indicazioni per ritrovare il senso e il gusto della vita e della vocazione.
Nel cammino di preparazione al XV Sinodo dei Vescovi sul tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” spicca il motivo del “discernimento vocazionale”. Questo volumetto riflette sul tema attraverso l’approfondimento esegetico e spirituale della pagina 2Timoteo 1,1-18 in cui l’apostolo Paolo consegna al discepolo il suo testamento spirituale. A Timoteo è affidata la responsabilità di guidare la Chiesa di Efeso e solo mediante un attento discernimento spirituale egli potrà assolvere il suo delicato compito ecclesiale e affrontare le sfide del contesto religioso e socio-culturale del tempo. Approfondendo questa pagina si è invitati a reinterpretare la propria vocazione e missione come dono ricevuto da Dio a favore degli altri. Quanto Paolo affida a Timoteo è rivolto oggi anche a noi e coinvolge ciascun credente nell’avventura dell’amore e del servizio.
E’ un viaggio, questo, che attraversa i due Testamenti, il primo e il nuovo, alla ricerca della relazione tra giustizia e pace. Nella storia di Israele, se il richiamo del primato di Dio e della sua giustizia, nei testi profetici e sapienziali, è una costante, la pace, frutto della giustizia, è collegata alla figura messianica del “Principe della pace”.
Il commento esegetico e spirituale alle lettere paoline. Le due lettere a Timoteo e la lettera a Tito («Lettere Pastorali») sono scritti attribuiti dalla tradizione ecclesiale all'Apostolo, ma redatti posteriormente nell'ambito della cerchia paolina della successiva generazione cristiana. La singolarità di queste lettere, indirizzate a due pastori di comunità (Efeso e Creta), consiste in una raccolta di istruzioni e di ordinamenti che riguardano molteplici aspetti della vita ecclesiale: la preghiera, l'evangelizzazione, il primato della Sacra Scrittura, la custodia dottrinale, il periodo delle eresie incipienti, la successione apostolica e le funzioni ministeriali, la visione "familiare" della Chiesa, le situazioni sociali dei credenti, il ruolo ecclesiale della donna, il rapporto con l'autorità costituita. La Seconda Lettera a Timoteo è ritenuta il "testamento spirituale" dell'Apostolo, la cui missione prosegue attraverso il cammino dei credenti e dei loro pastori.
La lectio divina propone una lettura vocazionale degli inizi della lettera agli Efesini. La pagina paolani aiuta a cogliere la grandezza dell'amore di Dio per ogni essere umano. Nella solenne benedizione rivolta al Padre ci sono tutte le tappe del progetto salvifico di Dio e della sua relazione con gli uomini: elezione, predestinazione, mistero pasquale di Cristo, figliolanza adottiva, redenzione, remissione dei peccati, dono dello Spirito Santo, salvezza universale, eredità finale. A questa benedizione seguono il ringraziamento e l'intercessione a favore della Chiesa. In questa pagina l'Apostolo riassume il senso teologico della vicenda umana e la misericordia con cui Dio ha toccato il cuore dell'uomo. La misericordia divina genera la risposta vocazionale illuminando la consapevolezza di essere chiamati a rispondere con fedeltà all'amore del Padre.
La Lectio divina propone una lettura vocazionale dell'Esordio (1,1-23) della lettera ai Colossesi, che contiene l'inno cristologico (vv. 15-20) in cui si presenta il primato di Cristo nella creazione e nella redenzione. In Cristo immagine, primogenito e pienezza" ogni credente è invitato a rileggere la propria esistenza vocazionale e a vivere la propria missione nella misericordia di Dio. Dopo aver presentato il contesto della lettera e il suo sviluppo tematico, l'analisi del brano poalino si focalizza in tre tappe. "La redenzione e il perdono dei peccati", "La riconciliazione e il dono della pace" e "Santi, immacolati, irreprensibili". "