Il 5 agosto 2015 la città è caldissima, qualcuno è già in vacanza, altri cercano un po' d'aria nei giardini del quartiere. Anche Andrea Soldi è seduto su una panchina, ma quella è la "sua" panchina sempre, in ogni stagione. Lì si rifugia quando i pensieri lo assalgono, lì trova conforto e si sente a casa. Andrea soffre da anni di schizofrenia, la madre, il padre e la sorella sono il suo sostegno e piazza Umbria il posto del cuore. Ha quarantacinque anni, non è violento, non è mai stato pericoloso, eppure, quel 5 agosto morirà a causa di un Trattamento sanitario obbligatorio eseguito da alcuni vigili urbani e dal personale medico. Il processo è arrivato ora alla fase d'appello, ma questa forse è la cosa meno importante della storia. Dopo la morte, la famiglia Soldi ha trovato alcune pagine che erano il diario di Andrea in cui la trascrizione lucidissima della sofferenza illumina il percorso psicologico e i silenzi che per anni lo avevano avvolto. Matteo Spicuglia è un giornalista che ha seguito il caso e non si è fermato alla cronaca: a partire da quel diario e dai ricordi del padre e della sorella di Andrea, allarga lo sguardo dalla panchina su cui è morto al mondo della malattia psichica e dalla famiglia torinese alle tante altre che devono convivere con pregiudizi e inadeguatezza dei servizi medici e sociali nella gestione di patologie che soffrono ancora lo stigma sociale. Nel diario Andrea aveva scritto di sperare che la sua fatica e il suo dolore non passassero invano; questo libro è il motivo per cui ciò non avverrà.
Per la prima volta in questa collana una nuova edizione critica degli Inni orfici, dei quali è latore il codice Vaticano greco 2264. Nel volume trovano spazio, con il testo originale a fronte, ventidue inni, brevi componimenti in esametri dedicati a varie divinità, preceduti dal proemio di Orfeo a Museo e da due biografie su Orfeo. Preghiere maturate in un contesto pagano o poesie rivolte agli dei, l'importanza degli Inni orfici sta nell'influenza che hanno avuto nella storia del pensiero occidentale. Più volte parafrasati e valorizzati nel Rinascimento, offrono al lettore una ricca stratificazione di significati e di elementi riconducibili a una poetica fatta di richiami più o meno espliciti a temi e motivi letterari, filosofici e religiosi di origine misterica.
Le categorie dottrinali di Norma missionis, Norma fidei e communionis spiegano l'identità ecclesiale, collocando il Diritto canonico nella prospettiva della vita concreta della comunità credente. Le regole, però, nascono dalla protezione dei valori condivisi, come accade in qualunque società umana. Nella Chiesa questi sono i contenuti teologici, tradotti in istituti e norme mediante un processo ordinamentale. L'attenzione centrale è rivolta al ramo processuale, ricco di tecnicismi ma non slegato dall'obiettivo di custodire i nuclei della fede cristiana.
Originale e concreta forma di riflessione quaresimale/pasquale in novantasei giorni: dal Mercoledì delle Ceneri alla Pentecoste. Brevi citazioni da voci amiche dei giovani seguite da meditazioni di Armando Matteo (il teologo degli "increduli").
La cronaca e l'analisi politica, le ricerche degli esperti e le previsioni sul futuro della potenza americana. Questo libro mostra il volto degli USA dal punto di vista di chi ha già vissuto la transizione da Barack Obama Trump ed ora spera che la presidenza di Joe Biden possa salvare il sogno americano.
L'Ordinamento dello Stato della Città del Vaticano, nella sua singolarità, presenta dei temi analoghi a qualsiasi altro Ordinamento statale. Detti temi vanno inquadrati secondo le fonti e le normative vigenti entro i confini del medesimo Stato. Ci si potrebbe domandare se alcuni degli stessi - appositamente scelti per una ricerca rapida ed originale - possano avere un senso anche solo a livello giuridico nel perimetro statale più piccolo al mondo. Eppure ce l'hanno, seguono una logica, si adattano a quelle che vengono definite le normative sovranazionali. L'operatore di Diritto Vaticano, soprattutto se alle prime armi, potrà trovare una qualche utilità in questi temi, tra le righe dei quali si potrebbe intravedere anche una riflessione extragiuridica.
17 marzo 1861. Concluso il tempo delle battaglie risorgimentali e dell'epopea, l'Italia trova espressione in un Parlamento che è insieme istituzione e prassi politica, cassa di risonanza per dibattiti infuocati ed espressione unanime della scommessa unitaria. A dar voce alla Nazione in fieri c'è anche Matteo Raeli, avvocato di Noto, reduce da una convinta adesione al liberalismo che lo ha portato a sperimentare la sconfitta della rivoluzione del 1848 e la solitudine dell'esilio. I suoi discorsi parlamentari sono l'espressione di questo impegno costante in direzione dello State e del Nation building, la testimonianza di una carriera di respiro "italiano" che non dimentica la centralità del Mezzogiorno, la rappresentazione più autentica di un uomo che affronta da protagonista le questioni cruciali della politica nazionale, senza mai smarrire la difesa della libertà e la coerenza ideologica e morale.
La magistratura veneziana dei Sindaci Inquisitori, centrale nell'ordinamento veneziano e oggi ancora poco studiata, era responsabile di un controllo globale - specialmente giudiziario, amministrativo e finanziario - sul dominio in Terraferma della Repubblica di Venezia. I Sindaci, investiti di ampi poteri, nel corso del loro itinerario, che si svolgeva di cinque in cinque anni, esercitavano il loro controllo visitando tutte le città e i territori del Dominio, dall'Istria a Bergamo. Al termine rendicontavano il proprio operato in Collegio con ampie e articolate relazioni. Si pubblicano in questo volume gli unici esemplari superstiti del periodo 1543-1626 e due testi di commissioni sindacali, in grado di far luce sulla condizione della Terraferma veneta con un prezioso sguardo di sintesi.
Che cosa accade quando gli uccelli, anziché spaventarsi, si innamorano degli spaventapasseri realizzati da Caio? Riuscirà Cara ad avere una andatura propria? Avrà l'imbarazzo della scelta alla fiera della camminata! Che bello avere una montagna tutta per sé! Ne saprà avere cura Pietro lo scultore? Trenta commensali a pranzo, ogni giorno. Dite che meriteranno l'ospitalità di don Alfio? Riuscirà ser Beppo, che odiava i romanzi, a trovare il filo della sua vita? Matteo Abbate, nei suoi umoristici racconti propone le risposte a tutte le domande. Età di lettura: da 7 anni.
È tempo di prestare maggiore attenzione a quel miracolo della «natalità» di cui ha parlato Hannah Arendt. È tempo di sondare più in profondità il miracolo dell'essere nati ed il miracolo di aver fatto fronte alla vita e di essercela cavata con essa, quando eravamo bambini, solo bambini. È tempo di scovare meglio le radici di quel portentoso coraggio di essere e di esserci che di continuo ci dona la forza per rinnovare la nostra fiducia e la nostra speranza. È proprio su questa via, infatti, che più felicemente potremo andare di nuovo incontro al Natale: incontro a quella festa che nella fede celebra la meraviglia della nascita al mondo di Dio nel piccolo di Nazareth ed in essa l'offerta a ciascuno di noi della grazia di sempre nuovi inizi, nuove ripartenze, nuovi «natali».
La famiglia è il primo luogo di crescita umana e spirituale. Attraverso azioni quotidiane si possono sperimentare semplici "riti familiari" che lasciano tracce indelebili nel vissuto esistenziale e di fede, soprattutto dei bambini. Sono quegli appuntamenti ripetuti e fedeli in cui si intrecciano gesti, parole e sguardi, di cui è piena la vita familiare, un modo particolare di stare a tavola, di raccontarsi, di augurare la buona notte, di dirsi "grazie" e "scusa", oppure la preparazione del presepe e della ricorrenza dell'onomastico aiutano a far crescere la spiritualità e l'amicizia con Gesù. Il testo propone alcuni semplici ritualità da vivere nella propria "chiesa domestica".