Tra le innumerevoli vicende e i grandi personaggi che hanno segnato la Chiesa, molti sono gli aneddoti e gli episodi legati a pietanze e ricette: dal pane di crusca mangiato dai primi eremiti del deserto al paté di aringhe preparato dai monaci dell'abbazia di Westminster, dal pasticcio di carne di Leone X fino alla bagnacauda prediletta da papa Francesco. Poiché la tavola è anche condivisione e fratellanza, ecco cinquanta ricette che hanno accompagnato in duemila anni di storia il cammino del popolo in comunione con Cristo.
Il pellegrinaggio aiuta la fede, e il cibo che consumiamo durante la strada è parte di un significato più ampio. I cammini verso la Terra Santa, sulla via Francigena puntando a Roma, lungo i sentieri che conducono a Santiago o ai grandi santuari mariani, sono segnati da storie e sapori: tra hummus e scalogni, gnocchi di castagne e sciroppi, torte dolci e salate delle più diverse tradizioni gastronomiche si cammina anche stando in cucina. Così è l'annuncio del Vangelo, itinerante e saporito, e ogni mettersi in viaggio, anche solo con la fantasia. Se per ogni itinerario la meta è fondamentale, anche il cibo che lo accompagna diventa momento di conoscenza ed esplorazione. Partiamo per questo nuovo viaggio, noi viaggiatori nell'anima.
Fonte inesauribile di verità e informazioni su molteplici argomenti, in pochi sanno che la Bibbia è ricchissima anche di... ricette! Nelle sue pagine alcuni piatti sono descritti con precisione, altri soltanto citati, altri ancora provengono dal patrimonio culinario del Vicino Oriente. Questo volume raccoglie sessanta ricette - tutte testate dagli autori - tratte dal testo biblico e ricostruite nel modo più fedele possibile, sia nella scelta degli ingredienti sia nei metodi di cottura. Le ricette sono accompagnate da considerazioni di natura storica, filologica e cultuale e da una fotografia del piatto realizzato.
Anche i santi mangiano! Questo volume raccoglie le ricette più amate dai santi di ogni tempo. Dai mostaccioli di san Francesco ai maccheroni di san Pio da Pietralcina, passando per la polenta di papa Giovanni XXIII. Sessanta modi di scoprire (e gustare) gli aromi e i sapori che hanno accompagnato i santi e i beati più amati. Sessanta ricette legate o ispirate alle vite dei santi più amati. Oltre la ricetta e le indicazioni per prepararla, il libro contiene informazioni, curiosità e una breve biografia del santo.
«Come ogni esperienza autenticamente umana, anche il camminare ha il suo cibo, e le bisacce dei pellegrini raccontano eroismi e sacrifici, profumano di fatica ed entusiasmo, consegnano sapori di terre lontane o custodiscono l’aroma di casa». Con queste parole gli autori riassumo questo loro nuovo volume.
È il momento di mettersi in cammino, in questo mondo così complesso c’è ancora voglia di semplicità e di terra, anche a tavola. Il pellegrinaggio aiuta la fede, e il cibo che consumiamo durante la strada è parte di un significato più ampio. Gli autori hanno individuato otto strade, dalla Terrasanta, meta fondamentale del cristiano; Gerusalemme e il deserto, la Galilea e il Monte Nebo, mentre viene preparata la zuppa di Ascalona, con le omonime cipolle e il famoso hummus. Celebratissima negli ultimi anni, la Via Francigena, che da Canterbury portava a Roma, è il secondo pellegrinaggio scelto dagli autori che vi hanno accostato gli Gnocchi del Viandante, la Torta dei Bischeri e la Minestra romana di fave. Immancabile il cammino di Santiago, legato alla figura di Giacomo – uno dei 12 apostoli – che, secondo la tradizione, dopo la resurrezione di Gesù raggiunse la penisola iberica e lì si impegnò nell’opera di evangelizzazione. Qui gli autori hanno raccolto, tra chiese, monasteri, alloggi, ospizi, ospedali, locande, i prodotti più tipici della terra spagnola, le Empanadas Gallega, la Tarta de Santiago, e un dolce iconico, il Milagros del Santo. Ancora i pellegrinaggi mariani tra Oriente e Occidente, le attività missionarie, il contatto con popoli lontani che ci suggeriscono ottimi piatti come il Sabji e pooris induista, le melanzane buddiste, il canguro all’aborigena, il pilo persiano, gli spiedini alla greca o ancora la trota alle mandorle.
Se per ogni viaggio la meta è fondamentale, anche il cibo che lo accompagna diventa momento di conoscenza ed esplorazione.
"L'amore è come la buona cucina, le cose speciali nascono sempre da ingredienti semplici, ma sono rese magiche dalla fantasia". Scritto a quattro mani da uno degli chef più rinomati d'Italia e da Paolo Palumbo, il più giovane malato di sla, questo non è il classico manuale di gastronomia ma un inno all'amore verso la cucina e nei confronti della vita. Infatti le ricette comprese nel volume sono state ideate per dare nuovamente "sapore" ai cibi che i malati di sla, e non solo, devono ingerire attraverso il pet (la particolare sonda che si inserisce nello stomaco di chi non può più nutrirsi autonomamente). Un libro dunque pensato per tutti coloro che hanno problemi di deglutizione, disfalgia o altre patologie che impediscono un normale procedimento di nutrizione. Ma, soprattutto, un sogno che diventa realtà per un ragazzo che a soli 19 anni ha perso l'uso delle braccia e progressivamente sente il proprio corpo spegnersi senza una ragione plausibile.
Mille pagine da sfogliare e gustare in un viaggio attraverso l'Italia per scoprire l'eccellenza dell'enogastronomia selezionata da Paolo Massobrio e il suo staff. Divisi per regione, si scoprono i migliori produttori di cose buone, i negozi e le boutique del gusto, i produttori di olio e le cantine con i loro vini più rappresentativi. Il Ggolosario, con le sue circa 10.000 segnalazioni, è diventato negli anni un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del turismo enogastronomico.
Questo libro è una guida alla scoperta dell'Italia del gusto attraverso i migliori prodotti tipici italiani e 170 ricette. Dopo i consigli per l'organizzazione della dispensa e delle tecniche di cottura, seguono i capitoli corrispondenti alle 21 regioni italiane. Ogni regione presenta un'introduzione di Paolo Massobrio con la segnalazione dei luoghi e dei prodotti che più lo hanno colpito dal punto di vista del gusto, seguita dalla descrizione dei prodotti che in quella regione sono stati presi come punto di riferimento per le ricette, quindi dalle ricette di Giovanna Ruo Berchera con l'abbinamento di un vino scelto tra le cantine regionali. Poi gli indirizzi dei produttori citati, tutti tratti da il Golosario, la guida alle cose buone d'Italia di Paolo Massobrio e un breve glossario dei termini di cucina impiegati nel testo. A chiusura due indici delle ricette: uno per portata e uno alfabetico.
Un manuale che insegna a stare a tavola con gusto e senza sprechi attraverso 120 ricette. Una guida pratica per fare una buona spesa, conservare gli alimenti e cuocerli, corredata da un ricettario diviso per mesi con anche 12 ricette originali di grandi chef italiani. Ogni mese si apre con il racconto del professore della Scuola Internazionale di Cucina Italiana Andrea Sinigaglia e con i prodotti che più si hanno in quel periodo, che vengono poi impiegati per realizzare antipasti, primi, secondi, piatti unici, contorni, dolci e conserve all'insegna del gusto, della salute e soprattutto contro lo spreco. Segue un'appendice con gli utensili e gli elettrodomestici per lavorare bene in cucina e un glossario di alcuni termini impiegati nel testo. In chiusura gli indici: uno per portata e uno per tipologia di prodotto.
Due sono i momenti che hanno cambiato la vita di Renato Salvatori. Il 2000, quando è stato scelto per "La prova del cuoco" ed è diventato il Renatone nazionale. Da allora non c'è stagione che non si apra con lui e i suoi famosi "puccini". E prima ancora, quando il suocero Bruno ha proposto di acquistare uno stabilimento balneare sui lido di Maccarese, trascinando l'intera famiglia tra i tavoli e i fornelli. È qui che Renatone ha scoperto il suo talento per la cucina - lui che prima era meccanico! - e in pochi anni il chioschetto sul mare è diventato uno dei ristoranti più rinomati del litorale romano, frequentato da vip e intenditori. In questo libro, per la prima volta, raccoglie e spiega le ricette che hanno decretato il suo successo: dai primi di carne e pesce alle zuppe saporite, dagli sfizi originali all'arte dei crudi, dalla tradizione romana ai dolci della moglie Tiziana, tutti i piatti hanno pochissimi ingredienti (rigorosamente di qualità!) e una preparazione facile che si può ripetere a casa. Perché il vero gusto non ha bisogno di artifici. La filosofia della semplicità, che Renatone racconta sempre in tv, è la stessa che anima il suo locale Puntarossa e lo rende "un posto del cuore e dell'allegria in riva al mare", come lo definisce Antonella Clerici nella Prefazione. Un luogo che scoprirete in questo libro, grazie anche alle fotografie di Paolo Taggi, e che imparerete ad amare. Prefazione di Antonella Clerici.
La tavola è un'occasione di condivisione e di dialogo; Gesù l'ha voluta addirittura come luogo di comunione. Non è allora strano che due sacerdoti si occupino di ricette e - attraverso esse - ripercorrano alcuni dei momenti - e dei personaggi - più importanti della storia della Chiesa. Dal pane di crusca mangiato dai primi eremiti del deserto al paté di aringhe preparato dai monaci dell'abbazia di Westminster, dal pasticcio di carne di Leone X fino alla bagna càuda prediletta da papa Francesco, cinquanta ricette che hanno accompagnato in duemila anni di storia il cammino del popolo in comunione con Cristo.
"Dedico questo libro alla sensibilità dei tacchini, il cui colore della pelle cambia a seconda dell'umore, all'istinto materno delle scrofe, che lasciano entrare nella porcilaia solo le compagne che hanno già partorito, alla gentilezza e alla forza delle mucche, alla cura con cui i conigli scelgono le loro partner, alla memoria e all'istinto vigile dei pesci. Questo libro di ricette nasce per dimostrare che mangiare vegano non è solamente sano, senza crudeltà verso gli animali e rispettoso del pianeta. Ma è anche molto molto gustoso. Ho deciso che non avrei più mangiato carne all'età di dodici anni e sono convinta che questa scelta abbia migliorato da tutti i punti di vista la mia qualità della vita. E non l'ha resa certo, come alcuni potrebbero pensare, troppo seria e piena di rinunce. Tutt'altro! In queste pagine ho raccolto i miei piatti vegani preferiti tra antipasti, primi, secondi e dolci, e per ognuno ho suggerito una canzone. Perché la musica è l'altra mia grande passione. Ma anche perché penso che la cucina vegana sia profondamente rock. E fra una crema di broccoli con crosta di sfoglia e sesamo e delle tagliatelle di farro con rucola e nocciole, fra un tofu strapazzato allo zafferano e porcini e dei macarons alle ciliegie, vi ritroverete anche voi a fare la vostra buonissima rivoluzione in cucina." (Paola Maugeri)