Caterina ha vissuto la Grande Interruzione come una tempesta domestica. La Dad, le giornate monotone e complicatissime, i riti e i baci mancati. Passando il tempo tra cantine e terrazze condominiali, ha cercato di non dimenticare i suoi desideri. Una sera, dopo un blackout, si sente stranissima. E non ci mette molto ad accorgersi che - a proposito di desideri - sente quelli degli altri. Li sente senza che siano espressi. Si rivelano senza che lei lo voglia, e non può decidere quando. Sono desideri piccoli e a volte enormi. Quelli della prof di biologia. Quelli dei suoi genitori. Quelli dei suoi coetanei. Quelli di Luca. Luca che la osserva, Luca che c'è. Adesso ha la certezza di piacergli, e la cosa non le dà fastidio. Ma questo "potere" la disorienta e la imbarazza: è come vedere nude le persone che ti vivono accanto. In una serata tra amici che finisce male, le accade di sentire un desiderio di Letizia, la ragazza più antipatica che conosca, e tutto si complica terribilmente. Non può fare finta di niente. E quando cominciano ad arrivarle misteriosi messaggi firmati _sconosciut*, la sua vita diventa un film impazzito, di cui è difficile prevedere il finale. Un libro palpitante che, come le matrioske russe, racchiude al suo interno altre trame e altri personaggi di cui chi legge non potrà non innamorarsi, proprio come Luca si innamora di Caterina.
«Si, cari lettori, sentirete che queste pagine sono ricche di questo timbro, che è fatto di cuore e di speranza, ma soprattutto di calore e di intensità. Un po' - direte - dipende dal tema. Certo, chi è che non si lascia toccare e trasportare da una tematica come questa, tutta incentrata sui sogni e su quella nostra umana e un po' divina capacità di inseguirli e di realizzarli? Ma la passione che avvertirete di più è quella dell'autore... scrittore, ma prima di tutto educatore. Mentre leggerai ti sembrerà di vederlo, anche se non lo hai mai incontrato. Di vederlo lì, in mezzo ai "suoi ragazzi" tutto preso da loro, attento a scrutare le loro ansie, a spingerli, a motivarli. A soffrire un po'; insieme a loro. Come per far sapere a ciascuno: "Voglio che tu sia felice". Ma cosa c'è di più bello di questo? Noi esseri umani, quando riusciamo a esprimere passione, interesse, vicinanza gli uni con gli altri e in modo particolare verso le giovani generazioni, esprimiamo un'energia che sa di bellezza e di futuro. Ecco, l'autore mi è piaciuto per questo, per questa passione, che traspare in ogni capitolo.» (dalla prefazione di Pierluigi Ricci)
Ci sono animali liberi, cupi e selvatici, altri che cercano una mano morbida e un rifugio. In mezzo, tra l'ombra e il sole, scorre il fiume. I due fratelli sono Luigi e Alfredo, un larice e un abete: a dividerli c'è una casa lassù in montagna, ad avvicinarli il bancone del bar. E poi Betta, che fa il bagno nel torrente e aspetta una bambina. In questo romanzo duro e levigato come un sasso, Paolo Cognetti scende dai ghiacciai del Rosa per ascoltare gli urti della vita nel fondovalle. La sua voce canta le esistenze fragili, perse dietro la rabbia, l'alcol e una forza misteriosa che le trascina sempre più giù, travolgendo ogni cosa. Lungo la Sesia come in tutto il mondo, a subire il dolore dell'uomo restano in silenzio gli animali e gli alberi. Un padre ha piantato due alberi davanti alla sua casa, uno per ogni figlio. Il primo, un larice, è Luigi, duro e fragile, che in trentasette anni non se n'è mai andato dalla valle. Lui e Betta si sono innamorati facendo il bagno nelle pozze del fiume, tra le betulle bianche: ora non succede più così di frequente, ma aspettano una bambina e nell'aria si sente il profumo di un nuovo inizio. Lui ha appena accettato un lavoro da forestale, lei viene dalla città e legge Karen Blixen. L'altro albero è un abete: Alfredo è il figlio minore, ombroso e resistente al gelo, irrequieto e attaccabrighe. Per non fare più guai ha scelto di scappare lontano, in Canada, tra gli indiani tristi e i pozzi di petrolio. Ma adesso è tornato. Alfredo e Luigi in comune hanno due cose. La prima sta in un bicchiere: bere senza sosta per giorni, crollare addormentati e riprendere il mattino dopo, un bianco, una birra, un whisky e avanti ancora un altro giro, bere al bancone dove si scommette se l'animale che uccide i cani lungo gli argini sia un lupo, un cane impazzito o chissà cosa. Oltre all'alcol però c'è la casa davanti a quei due alberi. Adesso che il padre se n'è andato, Alfredo è tornato in valle per liberarsi dei legami rimasti: lui non lo sa, ma quella stamberga da un giorno all'altro potrebbe valere una fortuna. Col passo rapido e la lingua tersa dei grandi autori, Paolo Cognetti ha scritto il suo "Nebraska".
Come è possibile che un Dio buono e potente permetta che il male ferisca in modo straziante il mondo da lui creato e amato? Quali strategie di resistenza può praticare un credente che sperimenti tali ferite? Che rapporto c'è fra queste strategie e la tradizione dei popoli antichi, come quello egizio, che cercavano di contenere, nel culto, la pericolosa potenza degli dèi primigeni? Questo libro ripensa le tradizionali soluzioni proposte dalla teologia naturale e abbozza una linea di ricerca: partendo dalla figura del Cristo che smaschera gli idoli di potenza e ci offre un'icona fragile, bisognosa, ferita e sofferente di Dio, giunge a una riflessione sulla via di redenzione che il cristianesimo offre e che impegna il credente ad aver cura di Dio. Un'attitudine, quella del prendersi cura, che alimenta il desiderio di liberazione dal male, sostiene un'etica della prossimità verso i fratelli e verso il creato e custodisce la verità dei patti biblici.
Questa nuova edizione contiene anche il testo integrale del Discorso che Papa Francesco ha tenuto a Barbiana, nella storica visita fatta il 20 giugno 2017 per i 50 anni dalla morte di Don Lorenzo Milani. È stata anche ampliata e valorizzata la parte dedicata ai "messaggi che non tramontano", raccolta di frasi di Don Milani, divisi per temi, che offrono insegnamenti oggi più che mai urgenti.
C'è dell'arte, nella Bibbia. Da secoli, pittura e letteratura celebrano la bellezza. Cambiano il cuore e ispirano l'anima. Trasmettono un messaggio, talvolta di fede. Come quando attingono alle vicende umane e divine di Cristo rievocate nella Settimana santa: testi sacri e simboli, divinità e umanità si mescolano nelle riletture personali degli artisti, dando vita a esiti nuovi. In questo libro, attraverso dieci tappe – dieci momenti forti del Vangelo, dieci opere della pittura e innumerevoli della letteratura – percorreremo un cammino di riflessione e meditazione che, attraverso il dolore e la bellezza della Pasqua, condurrà dalla resurrezione di Lazzaro a quella di Cristo. E di tutti noi.
Simone M. Varisco, nato in provincia di Milano nel 1983, è storico e saggista. Autore di libri e altre pubblicazioni che uniscono storia, comunicazione e pastorale, è autore del blog Caffestoria.it, aperiodico di storia, arte, Chiesa e attualità storica. Si diverte in radio.
Don Paolo Alliata, nato a Milano nel 1971, dopo la laurea in Lettere classiche è ordinato sacerdote nel 2000 dal cardinale Carlo Maria Martini. Responsabile del Servizio per l’Apostolato Biblico della diocesi di Milano, è autore di testi che intrecciano le Sacre Scritture con le pagine della grande letteratura e del cinema. Nel 2021 ha pubblicato Gesù predicava ai bradipi. Le parabole per destare alla vita.
A centocinquant’anni dalla nascita del poeta, vede nuovamente le stampe questo libro dettato medianicamente dallo stesso Trilussa negli anni Ottanta del Novecento a un’anziana quasi cieca, Fernanda De Marco, una trasteverina “doc” con un passato da soprano lirico che cantò in tutto il mondo. Trecento pagine dall’origine senza dubbio misteriosa, ma ricche di umanità, commoventi e spiritose, smaliziate e ingenue: l’autobiografia di uno scrittore navigato, scritta con la freschezza di un fanciullo.
Questo libro rappresenta un'incredibile testimonianza che, attraverso l'esperienza personale dell'autore (ausiliare prima di padre Amorth e ora di don Patrizio Milano), gli insegnamenti di due grandi esorcisti e il commovente racconto di chi ha dovuto vivere gli esorcismi sulla sua pelle e della persona che gli è sempre stata accanto, ci fornisce tutti gli strumenti per conoscere e proteggerci dalle insidie del maligno. Ci conforta scoprire che, dal Paradiso, il caro padre Amorth continua ad intercedere negli esorcismi e a portare avanti la sua missione "speciale".
Queste riflessioni sui ministeri liturgici, cioè sui diversi servizi operati all'interno e a favore della liturgia, sono dedicate ai "sarti" chiamati a tagliare e cucire il giusto "abito liturgico" per ogni assemblea. E provengono dal contatto quotidiano con la "bottega" di un ufficio liturgico diocesano, dove la teoria appresa sui libri è chiamata a confrontarsi con le esigenze di chi, concretamente, opera nel settore. Un aiuto per passare dal "fai da te" alla "bottega d'arte" per trovare la risposta giusta alle diverse questioni e ai singoli problemi posti dal servizio liturgico.
Una storia tira l'altra e non riuscirai più a fermarti! Preparati per un viaggio incredibile tra antiche leggende, storie del bosco, storie di tutti i giorni, storie del mondo, gran bei ricordi.
L'Istituto Paolo VI di Brescia pubblica il terzo tomo (1928-1929) del Carteggio che Giovanni Battista Montini intrecciò negli "anni fucini" (1924-1933), durante i quali fu l'Assistente Ecclesiastico generale della Fuci ed ebbe relazione con moltissimi studenti, non pochi professori e intellettuali, cristiani e non, e con esponenti significativi della Chiesa e della politica italiana. Si va precisando così il ruolo di formatore di giovani, per i quali egli propose e attuò una salda formazione intellettuale, teologica e filosofica, con l'obiettivo di colmare la frattura tra la cultura laica e quella dei credenti. Il "carteggio fucino" segue il volume in due tomi che pubblicò le lettere degli anni 1914-1923 (gli anni dello studio a Brescia, fino alla ordinazione sacerdotale, dell'impegno nelle associazioni giovanili e degli scontri con i gruppi fascisti e quelli massonici, e poi i primi tre anni di studi a Roma). Dilata ora lo sguardo sull'orizzonte religioso, culturale, civile della società italiana, sempre più segnata dalla affermazione del fascismo, nella quale gli studenti e i giovani intellettuali cattolici affrontavano le sfide poste loro dalla cultura filosofica idealista e dalla cultura scientifica, spesso agnostica. In questo contesto Montini seppe dare agli studenti della Fuci orientamenti e strumenti rigorosi ed efficaci, che formarono la futura classe dirigente cattolica del Paese. La corrispondenza si allarga a giovani di grande futuro, a sacerdoti che avranno ruoli di primo piano nella Chiesa, a intellettuali e scienziati influenti. A questo tomo ne seguiranno altri due, per gli anni 1930-1933.
A lungo conosciuto quasi esclusivamente come testimone della Shoah, Primo Levi è stato - oltre a ciò - un uomo di grande intelligenza e sensibilità, uno scrittore poliedrico, un chimico di professione, un alpinista. In questo volume Paolo Di Paolo ricostruisce la personalità umana e letteraria di Primo Levi immaginandolo nel giorno dell'intervista che concesse a un grande scrittore americano; ogni momento della giornata è legato a un aspetto della sua ricca e articolata esistenza: gli studi universitari e il lavoro da chimico, l'impegno politico, la scrittura, la deportazione, la popolarità. Un ritratto che ci svela quanto Primo Levi sia attuale e necessario oggi. Età di lettura: da 10 anni.