Ridestare aspirazioni e tensione ideale; richiamare a valori e atteggiamenti ritenuti importanti. Ecco lo scopo di questa specie di «regola di vita»: una traccia spirituale per i preti romani. Essa prende il via dalle parole dell’omelia che Benedetto XVI ha pronunciato nel giorno del suo sessantesimo di ordinazione sacerdotale (29 giugno 2011), quando ha ricordato che il frutto maturo che ogni sacerdote è chiamato a portare è l’amore di Dio, che si esprime nella fedeltà a Cristo e alla Chiesa e non è esente dalla sofferenza.
Come bene esprimono poi i vari capitoli: Perché sei sacerdote/Con chi sei sacerdote/ Per chi sei sacerdote/Come sei sacerdote/Dove sei sacerdote/Per continuare a formarti/ La gioia di essere sacerdote/, il testo racchiude un invito a ogni sacerdote a rivisitare le ragioni del proprio essere prete.
Il sacerdozio è dono di Cristo, che rende strumenti del suo amore salvifico per tutti; richiede fedeltà alla Parola, volontà di porsi al servizio della comunità cristiana, di testimoniare il Risorto; come la volontà di alimentare la comunione con il Papa, il proprio vescovo e tutto il presbiterio, coltivando la vita di fede, l’impegno della propria scelta e la formazione permanente.
Punti Forti
Il testo costituisce una specie di «regola di vita» per i sacerdoti, in particolare della diocesi di Roma.
Sottolinea con forza come il sacerdote deve essere uomo a servizio degli altri;
Favorire l’unità e la corresponsabilità dei laici e prestare attenzione ai più deboli.
Il volume, che contiene una dedica autografa di Benedetto XVI, è confezionato in modo ricercato, stampato su carta patinata. Sarà consegnato dal Papa ai sacerdoti della diocesi di Roma in occasione di un incontro in calendario per febbraio 2012.
Destinatari
Sacerdoti, clero romano.
Il nuovo anno pastorale coincide con l’Anno Paolino e si svolge dopo la celebrazione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Sydney. Sono due provvidenziali eventi di grande rilevanza sia per la vita pastorale delle comunità cristiane si per la riflessione teologica che sempre deve nutrire e alimentare la loro azione missionaria e formativa. L’Anno Paolino costituisce una significativa sollecitazione a proseguire e sviluppare il dialogo tra Vangelo e cultura. Il richiamo al famoso incontro di Paolo all’Areopago di Atene, facendo risuonare nella comunità accademica romana le sue parole:“Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annuncio” (At. 17,23), espressione della sua sollecitudine verso la ricerca umana, è un invito per tutti gli universitari di Roma a rivivere nell’oggi un nuovo incontro con il Risorto per costruire nella speranza il futuro dell’uomo. L’incontro mondiale di Sydney, con i tre grandi discorsi rivolti ai giovani dal Papa, consolida l’itinerario formativo per i giovani universitari nella prospettiva della riscoperta dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, aprendo un nuovo ciclo triennale. Infatti è il sacramento del Battesimo, porta d’ingresso nella vita della Chiesa, il centro del cammino formativo del nuovo anno pastorale. Mi auguro che l’itinerario formativo possa pro-muovere un’azione pastorale capace di incontrare sia i tanti giovani universitari che hanno ricevuto il Battesimo ma non sempre compreso nella sua vera novità e sia quelli che, provenendo da altre esperienze culturali,non conoscono il Vangelo e desiderano prepararsi ad accogliere la vita nuova del Battesimo. Al tempo stesso auspico che il nuovo anno pastorale costituisca un’ulteriore tappa per il consolidamento di un’organica pastorale integrata. Si fa sempre più decisivo per il futuro dell’evangelizzazione, infatti, che le parrocchie lavorino in stretto coordinamento con le cappellanie universitarie e con le altre realtà impegnate nella pastorale universitaria, come i collegi e le associazioni e i movimenti, in modo che il progetto teologico-pastorale possa accogliere le attese del mondo accademico romano che va inserendosi con maggiore intensità nel tessuto culturale e sociale della città. (dalla Presentazione del Card. Agostino Vallini)
Con Pico e i suoi Cercatori di segni, scopriremo questa estate il meraviglioso mondo dell'archeologia, con avventure in necropoli etrusche, misteriose grotte australiane, templi maya, o nel cuore della giungla africana. Seguendo le imprese dei nostri eroi e guidati dai sacerdoti e dai loro educatori, i ragazzi dei nostri oratori estivi impareranno a decifrare i segni con i quali Qualcuno riempie le nostre vite.
"Loro non capivano che Dio è il Dio delle sorprese, che Dio è sempre nuovo; mai rinnega se stesso, ma ci sorprende sempre. e loro non capivano e chiedevano a Gesù: "Ma, fai un segno!". E non capivano i tanti segni che faceva Gesù e che indicavano che il tempo era maturo"
Papa Francesco, omelia in S.Marta, 13/10/2014
Partire dai giovani per trasmettere la fede in Cristo via, verita, luce". Presentazione del card. Camillo Ruini. " Pratico sussidio che presenta l'itinerario formativo dei giovani universitari per l'anno 2005-2006. Esso e incentrato sulla comunicazione della fede nella citta di Roma, ma anche nella societa contemporanea. La Chiesa punta molto sui giovani, poiche e attraverso di loro che si attuano a pieno i modelli di vita cristiana.