La brevità e la semplicità della vita di Teresa di Lisieux è esattamente contraria alla profondità di quella che viene detta «la piccola via».
Non per nulla Teresa è Dottore della Chiesa. Non per nulla la giovane ragazza fiorì in uno specifico contesto storico e culturale di cui assorbì, per osmosi, le tensioni.
È ben noto che l’educazione scolastica della piccola normanna fu molto limitata, da dove nasce allora la sua capacità di scrivere? Da dove le viene la postura all’ascolto dei drammi della sua epoca? Non di certo dalla vastità di letture o di conoscenze: in lei operò invece lo Spirito che la dispose ad accogliere in sé le tensioni dell’ateismo e lasciarsene travagliare. Queste domande, abitate dai grandi nomi e da rinomati personaggi a lei contemporanei, la presero tanto che lei entrò in sintonia con le correnti letterarie e di pensiero, con i grovigli riflessivi e con le inquietudini artistiche, e se ne lasciò risuonare e ne divenne un’eco: ma creante. Donò cioè una risposta che, se accoglieva una lacerazione, sapeva pure porgere una sutura.
Giovane ragazza Teresa dimostra una tempra di donna, un animo che sa percepire e sa ergersi dinanzi alle donne del suo secolo, indubbiamente più colte di lei e più emancipate, ricordate dalla cultura laica come donne d’avanguardia, ma bloccate nel formulare una risposta alle tenebre distruttive, risposta che in lei fluisce spontanea e gioiosa e la rende donna costruttiva, che lascia una traccia cui in molte e in molti, anche a distanza di più di un secolo, si possono specchiare.
Prefazione di Lucetta Scaraffia
GLI AUTORI
CRISTIANA DOBNER, carmelitana, è nata a Trieste, laureata in Lettere e Filosofia e alla Scuola di Lingue Moderne, con studi teologici e biblici, e specializzazione all'estero. Traduttrice e collaboratrice di numerose riviste, testate e l'agenzia SIR. Vive nel monastero di S. Maria del Monte Carmelo a Concenedo di Barzio (Lecco). È autrice di numerosi volumi di spiritualità.
Essere donne, pensare filosoficamente e agire politicamente: Diotima e Teresa di Gesu. La comunita filosofica Diotima, formata da donne che operano la rivoluzione copernicana al femminile e vogliono essere donne, pensare filosoficamente e agire politicamente", ritiene Teresa di Gesu, Madre degli spirituali "esemplare". Teresa, secolo XVI, se "mette al mondo il mondo", gli imprime pero la sua direzione precipua e imprescindibile: inserito in Gesu Cristo verso Dio Padre, perche si interroga da una domanda di fede e non solo da un orizzonte simbolico. Le Diotime, nel loro lessico, hanno coniato l'espressione "fare Diotima", ma non esiste un preciso e ben qualificato "fare Teresa"?"
Un approfondito studio sull'esperienza spirituale carmelitana attraverso le figure dei suoi Santi e protagonisti. La collana Studi Carmelitani", diretta da Luigi Borriello, propone saggi che indagano a fondo sull'esperienza e sul pensiero carmelitano. "
L'esempio di Elisabetta Catez, un percorso appassionato e appassionante che muta e lima un carattere acceso e combattivo, per giungere alla dedizione totale e all'immobilita in Dio
Ricostruzione storica delle vicende legate alla famiglia di Teresa d'Avila, i cui membri vennero accusati di avere origini ebraiche. L'autrice dimostra la piena consapevolezza che la santa aveva della sua discendenza ebraica, trovando ampi riscontri nei suoi scritti e nella sua dottrina. L'ascendenza ebraica della famiglia di Teresa d'Avila, che effetti" ha avuto sulla sua vita? Il contributo di Cristina Dobner e duplice. Da una parte si tratta di una ricostruzione della vicenda teresiana, con un'ampia documentazione finora per lo piu inedita in italiano. Dall'altra si tenta di rilevare la consapevolezza che la Santa aveva delle sue origin i ebraiche. L'autrice si rende conto di introdursi in un sentiero inedito, ma affascinante"
Teresa di Gesu Bambino, Dott. Della Chiesa, ha donato al mondo la dottrina della scienza dell'Amore e della piccola via". In lei tutto conserva il sapore della semplicita della fanciulla, nella maturita e nell'arditezza del soldato che combatte per Cristo. " La scrittura di S. Teresa di Lisieux cela significati e intenzioni originali e audaci, tutte intrise alla Parola di Dio. L'uso spontaneo dei simboli lega il suo sentire e la sua prosa; come in un'immaginetta di maniera, dipinta pochi mesi dopo l'ingresso nel Carmelo. Vi si scorge: il monte dell'amore, la nave e il mare, il cielo, il S. Cuore e una colomba. Tutto si magnetizza nella colomba, in Teresa stessa, nel simbolo del bianco uccello, lieta e pacifica nel suo aspro soffrire perche ha intuito il volere del Dio dell'amore: rendere il suo breve messaggio.