Le beatitudini sono formule sintetiche, che bene si prestano a trasmettere il grandioso messaggio teologico con cui Gesù annuncia la gioia piena e completa che l’intervento di Dio nella storia porta con sé. Adoperate dal Maestro in numerose occasioni, le beatitudini si sono impresse nella memoria degli apostoli, i quali le hanno ripetute dopo la Pasqua di risurrezione come sintesi della «buona notizia» del Cristo e le hanno raccolte come primo annuncio del Vangelo stesso. Sono sorprendenti le categorie di persone qualificate come «beate», perché le situazioni che sembrano ostacolare la felicità sono proposte come vie per conseguirla. Eppure non sono queste il fattore determinante. Decisive sono, piuttosto, le motivazioni, che evidenziano l’opera divina a favore dell’umanità: il Signore dell’universo interviene per consolare e saziare, dare la terra in eredità, trattare con misericordia, mostrare il proprio volto e accogliere gli uomini nell’intimità della propria famiglia. Superando una lettura moralistica, questo studio letterario e teologico delle beatitudini privilegia un’interpretazione kerygmatica, che valorizza anzitutto l’annuncio di ciò che fa Dio. Per questo Gesù si congratula con i destinatari, rivelando loro che «possono» vivere quegli atteggiamenti fondamentali in forza dell’opera divina e ripetendo con insistenza: «Beati voi!».
Informazioni sull'autore
Claudio Doglio (1959), presbitero diocesano, laureato in Lettere classiche, ha conseguito la Licenza in Scienze bibliche e il Dottorato in Teologia biblica. è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nelle sedi di Genova e Milano. Condirettore e redattore della rivista «Parole di Vita», ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull’apocalittica: «Il primogenito dei morti. La risurrezione di Cristo e dei cristiani nell’Apocalisse di Giovanni» (Bologna 2005); «I salmi del pellegrino» (Milano 2007); «Introduzione alla Bibbia» (Brescia 2010).
Bibbia significa letteralmente "libretti": si tratta, infatti, di una raccolta di 73 piccoli libri composti nell'arco di circa un millennio, scritti in ebraico, in greco e in aramaico, che rappresentano una variegata antologia sulla tradizione religiosa del popolo di Israele. Questa varietà rappresenta anche una complessità per chi, oggi, decide di esplorare i contenuti delle Sacre Scritture e questo volume vuole offrire una guida che permetta di affrontare e comprendere nel modo più corretto tutte le sfaccettature.
Raccolta di 15 salmi (119-133) chiamati i "Canti delle ascensioni" che probabilmente accompagnavano il cammino dei pellegrini verso la città santa di Gerusalemme. Si ripercorre qui questo cammino ideale del pellegrino di ogni tempo, fornendo precisi elementi storico-letterari e, al contempo, introducendo al significato spirituale che tale cammino rappresenta per i credenti di ogni tempo. Adatto anche come meditazione in preparazione o durante pellegrinaggi.
L’Apocalisse è essenzialmente celebrazione del Cristo glorificato nella risurrezione. Il riferimento al mistero pasquale di Cristo costituisce per Giovanni, autore di Apocalisse, il modello assoluto per la vita della comunità: attraverso la morte, subìta per non mancare di fedeltà alla testimonianza divina, Gesù ottenne la vita; analogamente la comunità cristiana vive il mistero della redenzione.
Per consolare e incoraggiare i cristiani nella prova Giovanni propone Cristo: lo sconfitto che, in realtà, è il vincitore. Il Risorto garantisce quindi ai discepoli la salvezza, il prendere parte da subito alla sua condizione gloriosa.
Il volume propone un’analisi tematica globale sull’Apocalisse: studia in particolare i modi in cui il testo parla della risurrezione di Cristo, presenta quest’ultima in relazione col fedele credente.
La prima parte affronta il fondamento cristologico del testo giovanneo e delinea i motivi per cui l’opera può essere considerata una celebrazione del Cristo risuscitato; la seconda analizza i grandi ambiti simbolici in cui è possibile riconoscere il rapporto che unisce il cristiano alla vita del Risorto.
Sommario
Presentazione. Introduzione. 1. La presentazione iniziale del Cristo risorto. 2. «Primogenito dei morti». 3. «Testimone» e «principe». 4. L’incontro con il Risorto. 5. La somiglianza con Cristo nella vittoria.
6. L’unione con Cristo nella vita. 7. La simbologia del colore «bianco». 8. Le bianche vesti. 9. L’inaugurazione del Regno. 10. «Chi può resistere?». 11. La «prima risurrezione». Conclusioni. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
Claudio Doglio (Savona, 1959) si è laureato in lettere classiche all’Università di Genova con una tesi sulle antiche traduzioni greche e latine del Salmo 109/110. Presbitero diocesano dal 1985, ha conseguito la licenza al Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana con una dissertazione sulla risurrezione di Cristo e dei cristiani nell’Apocalisse. Dal 1988 è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale – sezione di Genova. Ha, tra l’altro, pubblicato: Luca. Il Vangelo della mitezza di Cristo (1998); Figure bibliche della misericordia (2000); ha inoltre curato la raccolta di saggi Cristo Omega e Alfa (1999). Dal 2002 è condirettore della rivista Parole di Vita.
Questa guida al Vangelo secondo Luca intende aprire le vie principali non solo per comprendere ma soprattutto per rivivere il messaggio evangelico in tutta la sua freschezza e nella sua perenne attualità.