Nella prospettiva dell'alleanza biblica, la trascendenza di Dio è libertà di amare l'uomo gratuitamente costituendolo soggettività responsabile.
“Dio altrimenti” indica una via alternativa a Dio, seguendo e tematizzando la traiettoria del senso ultimo della realtà articolato nella Bibbia. Le Scritture ebraico-cristiane non ricalcano l’ontologia cosmologico-naturale e il finalismo teleologico della nobile tradizione teologica dell’uomo “capax Dei”, la quale ha in Tommaso d’Aquino, in Henri de Lubac e in Karl Rahner tre i più originali e significativi interpreti. Dio non viene inteso nelle pagine bibliche quale essere pervertissimo, oggetto attrattivo del dinamismo intellettivo e volitivo dell’essere umano, ma quale Volontà personale e trascendente buona, che ri-fonda la soggettività dell’uomo, liberandola dall’innocente determinismo della ricerca di felicità e offrendo alla sua decisione l’inedita possibilità della responsabilità servizio verso il povero.
IN QUESTO VOLUME SI VUOLE SEMPLICEMENTE CHIARIFICARE COME ANCHE PERSONAGGI AGNOSTICI, ATEI, INDIFFERENTI AL MESSAGGIO RELIGIOSO, MOLTO SPESSO MOSTRINO NEL PROPIO INTIMO NOSTALGIA DEL TOTALMENTE ALTRO". " gia' disponibile la le tteratura contemporanea e`annuncio, minaccia e avvertimento, appello all'impegno, a volte anche invito alla rassegnazione. Gli scrittori di oggi non osano piu`dare certezze; di rado danno risposte, quasi sempre si limitano a fare e a porre domande che possono ridursi a una sola e decisiva: vale la pena vivere? In questo volume l'autore analizza le o pere di alcuni scrittori contemporanei dichiaratamente atei, agnostici, non credenti, evidenziando la loro ricerca di un totalmente altro". G li scrittori presi in considerazione sono: kafka - svevo - lorca -gibran - ungaretti - d. Thomas - h. Hesse - pavese - pasolini - silone - buzzati - calvino - pomillo - quinzio - eco - saviane - coelho - tamaro"
Interim è una raccolta organizzata di idee che oppone ordine e ragione a quel rimasuglio mistico che abbina il non conosciuto alle assurde venerazioni.
Dieci ritratti di grandi anime che hanno fatto della ricerca spirituale uno scopo di vita: filosofi come Panikkar; poeti come Antonia Pozzi, morta suicida per amore; o registi come Ingmar Bergman e Andrej Tarkovskij; scrittori come C.S. Lewis, l'inventore delle Cronache di Narnia; guide spirituali come Krishnamurti o Frère Roger, fondatore della Comunità di Taizé, che accoglie ogni anno migliaia di persone; testimoni del dialogo interiore che oggi vengono riletti in tutto il mondo come Etty Hillesum, morta ad Auschwitz, o il segretario generale dell'Onu Dag Hammarskjöld, ucciso in un attentato, che ha lasciato un diario, testimonianza tra le più alte del Novecento. I dieci agili profili ne ripercorrono - attraverso brani di meditazione, scritti, diari - le vicende umane con gli interrogativi, i dubbi e le illuminazioni di cui hanno lasciato testimonianza e che restano un orientamento sulle questioni fondamentali dell'umanità.
Attraverso uno studio di esegesi spirituale, il libro accompagna il lettore a focalizzare il rapporto Giobbe-Dio, che, pian piano, si trasforma in un più corretto rapporto Dio-Giobbe. "Questo Giobbe fa: si lancia nell''impossibile' umano verso un futuro, che sembra enigmatico, e in questo sforzo di tutta la sua persona incontra il volto vero del suo Dio, che lo invita a discernere ogni cosa eleggendo e scegliendo il linguaggio del più, del meglio, dell'amore. 'Ti conoscevo per sentito dire, ora i miei occhi ti hanno veduto'(42,5)". Poi, nel libro l'esegesi spirituale cede il posto alla contemplazione, per tentare, nell'ultimo capitolo, il parallelo Giobbe-Cantico. La prima cosa che Giobbe chiede a Dio è quella di incarnare il Cantico dei Cantici. La prima cosa che il Cantico dice al Giobbe, che è ognuno di noi, è che il Dio amico è un Dio amante. Alla domanda sulla relazione tra Giobbe e il Cantico l'autore risponde: 'Se si entra nel mistero profondo di questi due libri, si scopre che essi incarnano una ricerca del vero volto di Dio. Giobbe è una ricerca spasmodica della Giustizia di Dio, il Cantico una ricerca viscerale e continua dell'Amore'.
I rapporti tra carisma e istituzioni alle origini del monachesimo. Una esposizione ben informata di fonti della formazione dei carismi tra IV-V secolo in Egitto.