La "Pacem in terris", scritta da papa Giovanni XXIII nel 1963, è un appello alla pace rivolto al mondo che in quegli anni si trovava sull'orlo di una guerra nucleare. Un'enciclica che si rivolge a ogni uomo e donna di buona volontà, che riconosce la pace come un "anelito profondo degli esseri umani di tutti i tempi", e la delinea non semplicemente come assenza di guerra, ma come il risultato di un processo educativo, spirituale, economico e politico. A 60 anni dalla promulgazione dell'enciclica, un'introduzione a un testo oggi di estrema attualità. La pace è promessa già ora, possibile se ciascuno vi anela e la costruisce.
Comunione e Liberazione, Opus Dei, Legionari di Cristo, Focolari, Neocatecumenali: sono solo le sigle più note di una galassia che ha avuto una storia articolata e complessa lungo tutto il Novecento e che ha conosciuto una forte espansione sotto i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI. I movimenti sono le "divisioni militanti" del nuovo cattolicesimo o la loro esuberanza dissimula la debolezza della Chiesa cattolica? Comprenderne la storia è la chiave per cogliere uno snodo dei rapporti tra chiesa, politica e società contemporanea.
L'inizio del ventunesimo secolo ha fornito abbondanti prove della necessità di riesaminare il rapporto tra il cattolicesimo e il mondo moderno globale: dall'11 settembre 2001 alla crisi del cosmopolitismo e al ritorno degli etno-nazionalismi e fondamentalismi e integralismi religiosi, anche all'interno dell'universo delle chiese cristiane. Onesto libro tenta di inoltrarsi su questo cammino focalizzandosi sul significato, l'eredità e la ricezione nel mondo di osai, dell'ecclesiologia del Concilio Vaticano II, a partire dalla costituzione "Gaudium et spes", e soffermandosi su questioni-chiave: il rapporto tra potere e carisma nella Chiesa; il ruolo del movimentismo cattolico; l'eredità del costantinismo; le radici della crisi del cattolicesimo made in USA all'interno della crisi politica e morale americana. Questa serie di saggi riscopre l'immaginazione morale e politica del Concilio Vaticano II per la Chiesa e il mondo del nostro tempo, nel contesto del pontificato di papa Francesco.
Il concilio Vaticano II ha cambiato la chiesa in molti modi: non ultimo, attraverso quelle nuove forme di vita cristiana note come “nuovi movimenti cattolici” (Focolare, Sant’Egidio, Opus Dei, Neocatecumenali, tra gli altri). Analizzare il rapporto tra questi movimenti e il processo di recezione del Vaticano II ancora in corso è essenziale per comprendere uno degli ambiti privilegiati di storia vissuta del Concilio nella chiesa negli ultimi cinquant’anni. Un passaggio obbligato per gettare uno sguardo verso il futuro della chiesa cattolica, in Europa e nel mondo.
L'autore
Massimo Faggioli, già membro della Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII di Bologna, insegna nel dipartimento di teologia della University of Saint Thomas (Minnesota) e collabora con giornali e riviste, nazionali ed estere. Tra i suoi libri pubblicati in italiano: Il vescovo
e il concilio. Modello episcopale e aggiornamento al Vaticano II (Bologna, 2005); Breve storia dei movimenti cattolici (Roma, 2008); Interpretare
il Vaticano II. Storia di un dibattito (Bologna, 2013; ed. originale Paulist Press, 2012); Vera riforma. Liturgia ed ecclesiologia al Vaticano II (Bologna, 2013; ed. originale Liturgical Press, 2012).