Questo volume si presenta come integrazione dei due precedenti pubblicati nel 2014. In San Marco da Aquileia a Venezia venivano raccolti 54 saggi su Terre e Chiese venete e in Cristiani entro e oltre gli Imperi 62 saggi su Terre e Chiese d'Oriente. A sessant'anni dall'inizio della sua produzione scientifica, comprendente una ventina di monografie, l'autore ha recuperato altri studi, pure editi ma ormai poco rintracciabili oppure rimasti inediti. Ad alcuni che riprendono temi riguardanti Venezia e l'Oriente, se ne aggiungono altri, allora esclusi perché riferiti a diverse aree geografiche. Ulteriori ricerche, che avevano indagato manifestazioni della pietà cristiana e della vita religiosa consacrata, possono offrire qualche contributo alla riflessione da tempo aperta sulla presenza e l'impegno degli Istituti di perfezione: questi saggi sono raccolti nella seconda parte.
Fermandosi al XV secolo, le presenti ricerche si propongono un'analisi dettagliata soprattutto degli inizi del cristianesimo in aree del continente asiatico, fino ai territori mongoli-cinesi.Vengono in evidenza le prime missioni apostoliche e quelle di francescani, domenicani e di altri ordini religiosi. Particolare attenzione viene dedicata, dal punto di vista archeologico, alla stele di Xi'an, mentre si rileggono le opere di Guglielmo di Rubruk, Giovanni da Montecorvino, Odorico da Pordenone, Giovanni di Pian di Carpine e "Il Milione" di Marco Polo. Due studi specifici vengono dedicati in appendice alla Georgia e all'India. L'edizione è arricchita da un percorso iconografico sulla Via della Seta curato da Dario Costantini.
Le gravi tensioni che dall'inizio del nuovo millennio sconvolgono il Medio Oriente e l'incidenza sempre maggiore sul mondo globalizzato delle grandi potenze asiatiche richiamano l'attenzione sulle minoranze cristiane che vivono in quest'area. Si tratta di Chiese, spesso di antichissima origine, differenziate per gruppi etnici e per diverse organizzazioni gerarchiche, ricche di storia, fedeli alle loro tradizioni. In quest'epoca di migrazioni, spesso forzate, i cristiani d'Oriente si costituiscono in comunità anche in Europa e in America, aprendo così la strada, non facile, della comprensione ecumenica e di un'azione comune con i cristiani d'Occidente. Questa sintesi storica, stilata da uno dei più accreditati studiosi dell'argomento, ripercorre le millenarie vicende di questo arcipelago di credenti e aiuta a capirne le persecuzioni subite, la forte resistenza alle discriminazioni, il numero continuo di vittime pagate all'intolleranza.
Nella storia della religione ebraico-cristiana si riscontrano avvenimenti non completamente interpretabili con le scienze umane.
L’autore, storico delle Chiese, si è assunto il compito di analizzarli come segni di un ultraterreno, di un aldilà, che a volte apre squarci su se stesso o irrompe con forza, coinvolgendo singole persone o intere masse di credenti e non. Nella prima parte espone gli episodi più significativi e le analisi ritenute più rigorose nel corso dei secoli, fino ai nostri giorni.
Il lettore, anche alla luce dei criteri e delle cautele espresse nella seconda parte, potrà avere un’ampia visione sull’argomento e liberamente formarsi la sua opinione.
Una lettura globale della Scrittura, riferimento per credenti ebrei e cristiani, rivela
una sempre rinnovata alleanza tra Dio e l’umanità: con i progenitori nell’Eden, con Noè,
Abramo e i patriarchi.
Anche l’ebreo Gesù propone una nuova alleanza. Lo Spirito, che
accompagna nella storia la comunità de fedeli, manda nuovi messaggi a esponenti
eroici o a sconosciuti credenti.
Avvenimenti straordinari come miracoli, prodigi, visioni,
profezie si manifestano in ogni epoca.
S’intravede un progetto che può coinvolgere tutti i popoli e ogni persona: da un passato
anche lontano nascono prospettive di mete future, giorno per giorno, anno dopo anno,
fino a far intuire prospettive oltre l’esperienza terrena.
Progetto misterioso come un libro chiuso e sigillato, ma è giunto chi è «degno di prendere
il libro e di aprirne i sigilli» (Ap 5,9). Progetto che esige ricerca e volontà di mettersi in cammino; con il rischio non dissimile da chi compie lunghi pellegrinaggi o si porta in altre terre con spirito di servizio.
Un nuovo contributo di uno storico del cristianesimo, che ha sempre insistito sull’importanza anche di esperienze non analizzabili entro criteri razionalistici.
È possibile e utile investigare il mistero delle realtà eterne, che si incontreranno oltre questa vita terrena? Filosofi dell'antichità, mistici e veggenti di tutti i tempi hanno cercato di svelare almeno alcuni frammenti dell'eternità. Ma la Scrittura, la Parola di Dio rivelata dell'Antico e Nuovo Testamento, offre spunti da mettere insieme, da meditare. Si tratta di espressioni spesso immaginifiche, espresse in paragoni: varchi parziali verso una esistenza non anticipabile nella sua totalità. Ma l'eterno e l'infinito vi possono essere raggiunti attraverso tessere di un mosaico mai completo. Eppure capace di suscitare il desiderio: "Quale gioia, quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore!" (Sal 122,1).
Data la diversità delle chiese orientali nei territori dove si sono sviluppate e tra i regimi politici nei quali si sono trovate a crescere, il volume, come i precedenti, presenta la successione analitica dei fatti nei singoli patriarcati dal Seicento ai giorni nostri. L’impatto delle nuove idee, maturate con illuminismo, razionalismo, rivoluzione francese, ha avuto un serio influsso provocando spesso delle rotture di quelle chiese coi loro patriarcati di provenienza, controllati da sultani, zar, dittatori. L’esodo di diverse comunità verso luoghi più sicuri in Europa o in altri continenti ha generato il fenomeno, peraltro non nuovo, di chiese autocefale; ai fini dell’unione con le chiese di provenienza, tale processo non è terminato neppure dopo la raggiunta libertà, sollevando nuovi problemi. L’augurio di una sia pur minima unità tra quelle chiese, e con quelle dell’Occidente latino, chiude il lavoro.
La necessità di fissare un'unica data di celebrazione della Pasqua in tutte le Chiese d'Oriente e d'Occidente mise in moto secolari ricerche e polemiche, legate all'uso di calendari diversi. In seguito alla proposta avanzata in merito da Dionigi il Piccolo (VI secolo), che si basava sulla conoscenza di numerose fonti anteriori e sui dati forniti dagli astronomi dell'epoca, prese piede anche la datazione dell'era cristiana. L'autore ripercorre le vicende, verifica le incongruenze tra antichi storici, cristiani e non, cerca di spiegare la loro origine e mette a confronto Dionigi e Giuseppe Flavio sullo spinoso argomento della morte di Erode il Grande, che ha portato a datare la nascita di Gesù a 6 o 7 anni prima di Cristo. Anche il ricorso ai risultati raggiunti dagli studi più recenti di astronomia, in particolare a quelli forniti dal U. S. Naval Observatory, confrontato con i racconti evangelici, appare confermare la datazione che fissa il Venerdì della Passione al 3 aprile 33 e alla successiva domenica 5 la Resurrezione. Fatta questa scelta, anche molte altre date appaiono recuperate con coerenza.
Con la sistematica penetrazione in Europa, il 29 maggio 1453 i turchi ottomani conquistarono Costantinopoli, mutando il massimo tempio della cristianità orientale di S. Sofia in moschea musulmana. Svaniva così il mito della capitale cristiana fondata da Costantino, mettendo a maggiore repentaglio le chiese d’Oriente e aprendo immediate conseguenze per quelle d’Occidente, per Roma in primo luogo: questo era infatti l’obiettivo del giovane sultano Maometto II, che apriva spazi nuovi in Europa per il suo impero in progressiva estensione. Senza dimenticare l’influsso esercitato da spose e concubine cristiane nella Porta, l’abilità politica dei sultani volle che i patriarchi ortodossi rimanessero in sede pagando onerose tasse per ottenere il berat di investitura, che li investiva di potestà civile sui cristiani dell’impero al punto da porre il solo patriarca di Costantinopoli al di sopra degli altri patriarchi d’Oriente. Sul fronte orientale, nel frattempo, con la fine della seconda Roma, a Mosca cresceva l’interesse per avere un proprio patriarcato indipendente da quello costantinopolitano, come avvenne alla fine del Cinquecento. La ricostruzione analitica delle vicende di quelle chiese ci fa cogliere la tenacia e la capacità di convivenza del cristianesimo ortodosso e delle sue varie chiese pur sotto un impero di religione islamica. Ad un tempo ci permette di comprendere le peculiarità che il cristianesimo russo andava assumendo, in questo caso in intesa col potere.
I volti del cristianesimo orientale
La storia del cristianesimo non si esaurisce con le chiese europee. Anche se le chiese occidentali sono meglio conosciute, tuttavia un notevole sviluppo lo ebbero quelle orientali, situate in quella parte dell’impero romano: là si tennero grandi dibattiti teologici e i primi concili ecumenici su cristologia e Trinità; là maturò un diritto ecclesiastico favorevole ai cristiani e alle loro chiese, oltre a un vasto fiorire di comunità per i diversi loro riti. Costantinopoli era il centro di quello sviluppo: le molteplici altre vicende dello stesso cristianesimo con le diverse culture dei popoli interessati e le conseguenze di occupazioni militari e politiche durate secoli, sotto un’unica autorità politica, non beneficiavano però di un’unica autorità religiosa. Dal VII secolo in poi aumentava l’importanza delle chiese occidentali, di Roma anzitutto, dove erano giunti Pietro e Paolo, e dove più tardi Carlo Magno cooperava a unificare la liturgia e a controllare la dottrina, aspetti questi meno facili in Oriente, nonostante le iniziative dell’imperatore Giustiniano tese a mantenere l’unità teologica. Chiese separate dal ceppo bizantino continuarono peraltro a svilupparsi, in specie oltre i confini dell’impero romano d’Oriente, protette o meno dagli stati nei quali erano inserite. La loro storia continua a interessare, anche se la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453 doveva segnare una profonda cesura, con chiare ripercussioni pure in Occidente. La nuova edizione di questo classico, corredata da ulteriori riflessioni sull’opera degli imperatori cristiani e sull’estensione dei movimenti ereticali, con una bibliografia aggiornata offre una guida per chi voglia conoscere il patrimonio di esperienza, teologia, spiritualità di quelle chiese.