Questo volume si presenta come integrazione dei due precedenti pubblicati nel 2014. In San Marco da Aquileia a Venezia venivano raccolti 54 saggi su Terre e Chiese venete e in Cristiani entro e oltre gli Imperi 62 saggi su Terre e Chiese d'Oriente. A sessant'anni dall'inizio della sua produzione scientifica, comprendente una ventina di monografie, l'autore ha recuperato altri studi, pure editi ma ormai poco rintracciabili oppure rimasti inediti. Ad alcuni che riprendono temi riguardanti Venezia e l'Oriente, se ne aggiungono altri, allora esclusi perché riferiti a diverse aree geografiche. Ulteriori ricerche, che avevano indagato manifestazioni della pietà cristiana e della vita religiosa consacrata, possono offrire qualche contributo alla riflessione da tempo aperta sulla presenza e l'impegno degli Istituti di perfezione: questi saggi sono raccolti nella seconda parte.
Il servita Davide Maria Turoldo (1916-1992) ha attraversato, spesso da protagonista, numerosi e significativi episodi civili, sociali ed ecclesiali del secolo scorso: la Resistenza a Milano negli anni Quaranta, la scommessa di una società radicalmente rinnovata nel dopoguerra, la rigogliosa «germinazione» della Firenze di Giorgio La Pira, il superamento delle barriere tra Chiesa e mondo promosso dal Concilio Vaticano II, le battaglie civili iniziate nel Settantotto; l'America Latina e la sua teologia della liberazione. In sintesi un'«utopia che porta avanti il mondo». Non gli sono mancati periodi di contrarietà e di esilio forzato. Prendendo in considerazione la straordinaria produzione in prosa e poesia, le opere di teatro e cinema, la presenza in TV e sulla stampa, Bertezzolo scandaglia del sacerdote, conosciuto anche personalmente, l'inquieta «biografia del pensiero», inseguita nel suo percorso a spirale. Emergono così vita, pensiero, sfide, ancora straordinariamente irrompenti, a trent'anni dalla scomparsa di un testimone unico. Presentazione di Mariangela Maraviglia.
Prima pubblicazione in lingua italiana di tutte le 33 Lettere del vescovo Raterio (887c-974) giunte a noi in lingua latina, non sempre di facile comprensione. Emerge la forte personalità dell'autore, monaco colto, pastore tenace, desideroso di radicali riforme nella Chiesa, probabilmente troppo rigido nell'esigere dal clero obbedienza incondizionata ai precetti biblici, evangelici o ai decreti di concili e sinodi, in un contesto in cui erano radicate la convivenza dei sacerdoti con donne, la loro scarsa preparazione teologica, la simonia ed altre attività poco compatibili con l'esercizio sacerdotale. Coinvolto in ripetuti contrasti, il vescovo Raterio venne allontanato tre volte dalla sede di Verona e anche da quella di Liegi. La lunga vita di quest'uomo di Chiesa, scrittore fra i più fecondi del drammatico secolo X, si intreccia anche con le vicende politiche del tempo, dove toccava anche al clero fornire soldati a chi assumeva il potere a turno, alimentando fazioni regionali e frustrando il sogno riemergente di una renovatio Imperii.
Nella Commedia Dante incontra re, imperatori, papi, vescovi, capi di fazioni politiche e di ordini religiosi che, nel bene e nel male, ritiene responsabili del suo tempo, uno fra i più tribolati della nostra storia: destinandoli all'inferno, al purgatorio o al paradiso pronuncia il suo giudizio su di loro. Ne raccoglie però le confessioni, ricerca i motivi profondi del loro operato, arricchisce il racconto di particolari noti o sconosciuti. Come «ghibellin fuggiasco», è coinvolto in questa storia e la racconta dal suo punto di vista. Leggere la Commedia come opera di uno storico di parte può essere allora un itinerario intrigante.
Fermandosi al XV secolo, le presenti ricerche si propongono un'analisi dettagliata soprattutto degli inizi del cristianesimo in aree del continente asiatico, fino ai territori mongoli-cinesi.Vengono in evidenza le prime missioni apostoliche e quelle di francescani, domenicani e di altri ordini religiosi. Particolare attenzione viene dedicata, dal punto di vista archeologico, alla stele di Xi'an, mentre si rileggono le opere di Guglielmo di Rubruk, Giovanni da Montecorvino, Odorico da Pordenone, Giovanni di Pian di Carpine e "Il Milione" di Marco Polo. Due studi specifici vengono dedicati in appendice alla Georgia e all'India. L'edizione è arricchita da un percorso iconografico sulla Via della Seta curato da Dario Costantini.
Le gravi tensioni che dall'inizio del nuovo millennio sconvolgono il Medio Oriente e l'incidenza sempre maggiore sul mondo globalizzato delle grandi potenze asiatiche richiamano l'attenzione sulle minoranze cristiane che vivono in quest'area. Si tratta di Chiese, spesso di antichissima origine, differenziate per gruppi etnici e per diverse organizzazioni gerarchiche, ricche di storia, fedeli alle loro tradizioni. In quest'epoca di migrazioni, spesso forzate, i cristiani d'Oriente si costituiscono in comunità anche in Europa e in America, aprendo così la strada, non facile, della comprensione ecumenica e di un'azione comune con i cristiani d'Occidente. Questa sintesi storica, stilata da uno dei più accreditati studiosi dell'argomento, ripercorre le millenarie vicende di questo arcipelago di credenti e aiuta a capirne le persecuzioni subite, la forte resistenza alle discriminazioni, il numero continuo di vittime pagate all'intolleranza.
Nella storia della religione ebraico-cristiana si riscontrano avvenimenti non completamente interpretabili con le scienze umane.
L’autore, storico delle Chiese, si è assunto il compito di analizzarli come segni di un ultraterreno, di un aldilà, che a volte apre squarci su se stesso o irrompe con forza, coinvolgendo singole persone o intere masse di credenti e non. Nella prima parte espone gli episodi più significativi e le analisi ritenute più rigorose nel corso dei secoli, fino ai nostri giorni.
Il lettore, anche alla luce dei criteri e delle cautele espresse nella seconda parte, potrà avere un’ampia visione sull’argomento e liberamente formarsi la sua opinione.
Una lettura globale della Scrittura, riferimento per credenti ebrei e cristiani, rivela
una sempre rinnovata alleanza tra Dio e l’umanità: con i progenitori nell’Eden, con Noè,
Abramo e i patriarchi.
Anche l’ebreo Gesù propone una nuova alleanza. Lo Spirito, che
accompagna nella storia la comunità de fedeli, manda nuovi messaggi a esponenti
eroici o a sconosciuti credenti.
Avvenimenti straordinari come miracoli, prodigi, visioni,
profezie si manifestano in ogni epoca.
S’intravede un progetto che può coinvolgere tutti i popoli e ogni persona: da un passato
anche lontano nascono prospettive di mete future, giorno per giorno, anno dopo anno,
fino a far intuire prospettive oltre l’esperienza terrena.
Progetto misterioso come un libro chiuso e sigillato, ma è giunto chi è «degno di prendere
il libro e di aprirne i sigilli» (Ap 5,9). Progetto che esige ricerca e volontà di mettersi in cammino; con il rischio non dissimile da chi compie lunghi pellegrinaggi o si porta in altre terre con spirito di servizio.
Un nuovo contributo di uno storico del cristianesimo, che ha sempre insistito sull’importanza anche di esperienze non analizzabili entro criteri razionalistici.