Ambientato a Cartagine, il romanzo alterna tinte cupe e squarci luminosi animando storie di amori e di guerre, di orrori e passioni, di magie e di superstizioni. E sopra a tutto campeggia la vicenda della vergine sacerdotessa Salambò, promessa sposa del guerriero Narr'Havas, e del suo misterioso rapporto con Matho, il ladro del sacro velo, talismano della potenza di Cartagine. Quando il velo sarà tornato al tempio, Cartagine salvata, la vittoria celebrata e Matho portato al supplizio davanti a Narr'Havas e Salambò, lei fisserà lo sguardo negli occhi morenti e senza una parola morirà insieme a lui.
Il secondo e conclusivo volume dell'edizione di Flaubert nei Meridiani raccoglie le opere dal 1863 all'anno della morte, spaziando, sia pure in maniera antologica, per tutti i generi tentati dallo scrittore, compreso il teatro, grande e infelice amore della sua vita. Il libro si apre con uno dei suoi capolavori, la seconda Educazione sentimentale e si chiude con un altro purtroppo incompiuto, Bouvard et Pécuchet, accompagnato dal gustosissimo Dizionario delle idee correnti. Inoltre, la commedia Il candidato, in cui lo scrittore manifesta tutto il suo scetticismo per la vita politica e i suoi rappresentanti, le due diverse redazioni della Tentazione di sant'Antonio e il piccolo gioiello dei Tre racconti. Curatore del volume è Giovanni Bogliolo.
In un unico cofanetto sono racchiusi i due volumi, anche disponibili separatamente, dell'opera di Falubert. I Meridiani dell'opera di Flaubert anticipano l'edizione della Pléiade e si presentano con un corredo critico d'eccezione. Nuove le traduzioni, anch'esse prestigiose: Giovanni Raboni, Ernesto Ferrero, Giovanni Bogliolo, tra i tanti.
Al termine della prima guerra punica i mercenari che hanno combattuto per Amilcare Barca si ribellano. E' l'inizio di una devastante guerra. In questo scenario si colloca l'impossibile storia d'amore tra Salammbò, la bellissima figlia di Amilcare, e Matho, il capo dei ribelli. Romanzo storico, poema epico, opera già parnassiana. La guerra tra mercenari e Cartagine, la Babele dei linguaggi e delle culture, i riti sacrificali, la crocefissione degli schiavi, l'ordinaria crudeltà sono uno specchio terribile per ogni stagione della storia umana, tutte le volte che riemerge il rischio di un ritorno alla barbarie.