La vita monastica è sempre stata scandita dai periodi e dalle celebrazioni dell'anno liturgico, in una sinfonia di preghiera e canto che esprime adorazione, contemplazione e rendimento di grazie. Questo libro prende in esame l'esperienza della preghiera oraria vissuta nella ricchezza delle sue sfaccettature: la stessa Regola di San Benedetto si basa sulla preghiera filiale di Gesù. La bellezza e la dignità della celebrazione non sono infatti solo formalismo estetico, ma si fondano su una nobile semplicità capace di manifestare il rapporto tra l'umano e il divino della liturgia. Un'esperienza che non cessa di affascinare religiosi e laici di ogni epoca e che costituisce un percorso di santificazione adatto a chi vuole vivere il proprio monachesimo spirituale.
"Vogliamo percorrere decisamente e profeticamente un itinerario per essere-carità, con un'attenzione ai poveri mai dissociata dal mistero di Cristo povero"
I Padri Conciliari fin dall'inizio del Vaticano II con la costituzione "Sacrosanctum Concilium" hanno indicato la celebrazione liturgica quale "culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la virtù" e dunque fondamento della fede cristiana, affermazione diventata un assioma teologico. La presente ricerca si propone come strumento-guida per sostenere e verificare le nostre celebrazioni liturgiche, espressioni sorgive dell'unità della Chiesa.
Questo volume propone un singolare parallelismo tra la Via Crucis di Gesù e il doloroso cammino di un sacerdote (colpito da un'intossicazione alimentare da botulino) che commenta le tappe della Via Crucis. È una testimonianza di come solo chi vive o ha vissuto davvero un'esperienza impervia e dolorosa possa trovare in Cristo una rinascita, perché Dio, attraverso la Passione di Cristo, abita anche nel nostro dolore.
La Santa Messa tradizionale come la vuole il Papa difesa dai suoi detrattori. Il Motu proprio di Benedetto XVI Summorum Pontificum sull'uso del Messale di Pio V, ha suscitato, come c'era da aspettarselo, reazioni dure e in taluni casi irriguardose e ingiuriose verso l'umile e mite persona del S.Padre. Questo libretto vuole soprattutto offrire ai lettori i documenti ai quali attingere per rispondere ai contestatori del Motu proprio pontificio, nonchè dimostrare l'ingannevole e infondata accusa al Papa di voler affossare il Concilio Vaticano II.
L'Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina in tempi recenti si è interrogato sul cammino percorso dal movimento liturgico dai suoi albori fino ai nostri giorni. Sono state messe a confronto le diverse interpretazioni della scienza liturgica sia in campo storico che in quello teologico. Il quadro che ne emerge offre ai cultori della disciplina liturgica interessanti piste di ricerca, in quanto si evidenzia, ancora una volta, che la liturgia si è evoluta da una concezione prettamente giuridico-cerimoniale a un'altra teologicamente più vitale, strettamente legata al mistero pasquale di Cristo, celebrato nei sacramenti.
Destinatari
Studenti e studiosi di liturgia.
Autore
Il ruolo della liturgia nel suo servizio prestato alla chiesa, tanto nella prassi, quanto nella riflessione teologica vede confrontarsi in uno stimolante dialogo le rispettive competenze degli storici Anna Maria Calapaj, Enrico Mazza, Daniele Menozzi, Gregorio Penco e Francesco Trolese; del biblista Renato De Zan; dei teologi Alceste Catella, Andrea Grillo e Sergio Ubbiali, e di Paola Sofia Baghini, studiosa del pensiero di Odo Casel.
La Messa in latino riabilitata dal Papa: le ragioni storiche e linguistiche. In questo saggio storico si delinea con piacevolezza la storia dell'evoluzione della Sacra Liturgia nelle sue ultime tappe fondamentali che tante reazioni hanno suscitato. Il Santo Sacrificio detta Messa di san Pio V e la Messa riformata dopo il Concilio Vaticano II. Si mostrano le ragioni storiche e culturali di certi cambiamenti e le ragioni del recupero che Papa Benedetto XVI ha fatto della Messa Tradizionale con il Motu Proprio Summorum Pontificum. Si delinano le ragioni della posizione dell'altare, di certe formule tradizionali, dell'uso del latino e del canto gregoriano, e di altri elementi artistici della Sacra Tradizione.