Il testo, breve ed essenziale, accostato a foto simboliche ed evocative, può essere una preghiera per accompagnare quotidianamente le nostre giornate, in una adesione di fede consapevole e grata. Scritto da papa Francesco per essere il brano conclusivo della Via crucis al Colosseo nel 2023, per la sua profondità può diventare il grazie personale da rivolgere a Dio per il grande dono della salvezza e del suo amore.
Attraversiamo tempi quanto mai incerti. La pandemia, la guerra, la crisi climatica, politica e sociale hanno reso il presente un terreno fragile su cui camminare, e il futuro un'incognita che fa paura. In un simile contesto, mantenere accesa la luce della speranza diventa un compito sempre più arduo. Eppure, quella luce, per quanto flebile, continua a splendere. E splende con forza tra le pagine di questo volume, in cui papa Francesco, alla soglia del decimo anno del suo pontificato, riprende il senso degli interventi di riforma del Vaticano e della Chiesa da lui attuati da quel 13 marzo del 2013 e, nelle riflessioni offerte a Hernán Reyes Alcaide, giornalista suo conterraneo, disegna il mondo che vorrebbe vedere realizzato attraverso dieci richieste in nome di Dio. Con la sua voce limpida e diretta, mantenendosi fortemente ancorato all'attualità e riprendendo non solo le parole dei Vangeli, ma anche di pensatori, scrittori e artisti - da Camilleri a Dostoevskij, da Dante Alighieri a Banksy -, Francesco si rivolge a tutti, credenti e non, per pregare per una casa comune pacificata, liberata dalla povertà, custodita per le generazioni a venire, con le porte aperte al prossimo; per un'umanità che ripudia ogni tipo di abuso, riconosce la dignità di ciascuna persona, le pari opportunità di donne e uomini e non usa il nome di Dio per fomentare le guerre. Perché, se è vero che il mondo ci appare oggi un luogo cupo e inospitale, la strada per uscire dalle tenebre esiste, tracciata da tutti coloro che, grazie all'amore e con l'aiuto di Dio, si fanno ogni giorno «pellegrini di speranza», il motto scelto dal Santo Padre per il Giubileo del 2025: come questo libro, un invito di Francesco a camminare insieme verso la luce.
Prima parola della missione, è un elemento imprescindibile e prioritario nella vita del cristiano, sia esso consacrato o laico. Fin dai tempi dell’arcivescovato di Buenos Aires, per papa Francesco «si conosce Dio frequentando le Parole di Dio», e se non si è in relazione con Colui che invia, è impossibile annunciarlo.
La preghiera è necessaria per entrare nella perfetta relazione d’amore con Dio, che si esprime in un continuo donarci e riceverci per poter trovare così la pienezza del nostro essere.
Una raccolta di pensieri tratti dalle parole di Papa Francesco dedicati alla nascita del nucleo familiare secondo il disegno di Dio e sull'importanza del sacramento del matrimonio nel contesto dell'anno Amoris laetitia recentemente indetto dal pontefice.
Il libro raccoglie le parole più significative di Papa Francesco sulla preghiera, per aiutare i cristiani a vivere la relazione personale con il Signore. Un posto speciale in questa raccolta è riservato alle catechesi pronunciate dal Papa sul Padre nostro nelle udienze del mercoledì.
Introduce il volume la prefazione del Patriarca di Mosca Kirill, che mostra la profonda sintonia tra cattolici e ortodossi nel vivere la dimensione cristiana dell'incontro con il Signore; infatti, per la comunione con lo Spirito santo, anche quando si prega nel segreto della propria camera, in realtà tutta la Chiesa e il mondo ne sono partecipi.
Conclude la raccolta un testo inedito di Papa Francesco
Il volume raccoglie il ciclo di catechesi sulla preghiera del “Padre Nostro” tenute da Papa Francesco nel corso delle Udienze generali dal 5 dicembre 2018 al 22 maggio 2019. Con parole semplici il Pontefice spiega a più riprese il significato di questa breve preghiera, che «affonda le sue radici nella realtà concreta dell’uomo» (Udienza generale, 12 dicembre 2018, Piazza San Pietro). Le riflessioni di Papa Francesco evidenziano l’importanza di pregare con umiltà, il valore dell’esame di coscienza e il dono del perdono. La Prefazione è a firma del Cardinale Walter Kasper.
"Papa Francesco ha sempre dichiarato la propria profonda devozione mariana, fin dall’inizio del suo pontificato; si tratta di una devozione che ha un profondo radicamento nell’educazione cristiana ricevuta in famiglia, ma che deve anche molto alla formazione gesuitica. Questo volumetto raccoglie le parole e le preghiere più belle dedicate da Bergoglio alla Madonna."
"La preghiera che purifica, fortifica e illumina il cammino è come il carburante del nostro viaggio verso la piena unità dei cristiani."
Un libro denso e scorrevole ci apre la porta dell'intimità con i cuori di Gesù e di Maria. Scorrendo i vari capitoli possiamo scoprire che cos'è l'oblazione, cioè l'unione a Cristo che si offre al Padre; vivere questa scuola di spiritualità grazie a un ricco apparato di preghiere; infine, conoscere e invocare la straordinaria figura della beata Maria di Gesù Deluil Martiny (1841-1884). Un continuo palpito di amore e di adorazione alla Trinità: è l'opera che il Signore chiede alla Beata. Questa colta francese, dall'intelligenza vivace e dalla profonda vita interiore, viene definita «la Teresa del nostro secolo». Maria di Gesù sarà la fondatrice delle Figlie del Sacro Cuore, ma i primi passi avvengono nel segreto della sua anima in cui il Signore fissa il proprio altare. Egli vuole trasformare il cuore di tutti i fedeli in un altare dove egli si offre continuamente per noi e per i fratelli. Non è un invito limitato alle suore o agli oblati e non richiede gesti eclatanti, ma solo la disponibilità a lasciarsi guidare da Maria: ci insegnerà lei ad adorare e a unirci al sacrificio di Gesù per trasformare ogni gesto quotidiano in una missione per la salvezza del mondo.
L'Anno Santo, secondo papa Francesco, dovrà aiutare i cristiani a saper cogliere i tanti segni della Misericordia divina, della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto a quanti nella sofferenza, sono soli e abbandonati, e anche senza speranza di essere perdonati e di sentirsi amati dal Padre. Grazie all'aiuto della Chiesa, che in questo momento di grandi cambiamenti epocali e di grandi sofferenze per i cristiani, è chiamata a offrire ancora più di prima i segni della presenza e della vicinanza di Dio, i fedeli dovranno sentire dentro di sé di essere stati ritrovati dal Buon Pastore che va alla ricerca di coloro che si sono persi. Solo così ogni cristiano, trasformato dalla Misericordia divina, potrà diventare un testimonio di misericordia per tutti coloro che si troverà ad incontrare.
Meditare dunque, alcune delle tante riflessioni di papa Francesco su questa tematica cristiana fondamentale, che Gesù richiama e testimonia continuamente nel Vangelo, aiuterà tutti noi a prepararci degnamente a questo anno santo.